Pensione futura più ricca: nuova opzione per i giovani dal 2025

Pensioni giovani: trattenuta volontaria per pagarsi contributi extra sul montante da riscuotere al raggiungimento dell'età per il trattamento di vecchiaia.

Apr 7, 2025 - 13:28
 0
Pensione futura più ricca: nuova opzione per i giovani dal 2025

I giovani che entrano nel mondo del lavoro a partire dal 2025 aprendo una posizione INPS possono scegliere di versare una quota di contributi aggiuntivi (il 2% di quanto già dovuto) rispetto a quelli obbligatori, così da incrementare il montante su cui si calcolerà la futura pensione una volta raggiunta l’età per il trattamento di vecchiaia.

Lo prevede la Manovra 2025, con una delle misure pensate per la previdenza integrativa a salvaguardia della pensione dei giovani.

Contributi extra per la pensione: come funziona

Chi inizia a versare contributi obbligatori a partire dal 1° gennaio 2025, in base alla nuova regola inserita all’ultimo minuto in Legge di Bilancio, potrà dunque scegliere di versare all’INPS una maggiorazione sui contributi dovuti, pari al massimo a due punti percentuali (il 2% della quota a carico del lavoratore, già trattenuta in busta paga).

Questa nuova possibilità è riservata agli iscritti AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) ed alle sue forme esclusive e sostitutive, così come agli iscritti alla Gestione Separata. Quindi parliamo di dipendenti, collaboratori e autonomi, mentre non sembra che siano inclusi gli enti previdenziali privati dei professionisti.

Maggiorazione valida solo per la misura

I contributi versati volontariamente in aggiunta a quelli obbligatori andranno ad aumentare il montante contributivo individuale del giovane lavoratore (quello su cui si calcola la futura pensione) ma senza contribuire al requisito minimo richiesto per maturare il diritto alla pensione di vecchiaia (con importo soglia oggi pari a quello dell’Assegno Sociale) oppure alla pensione anticipata contributiva a 64 anni (oggi pari a tre volte l’Assegno Sociale ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per quelle con due o più figli).

La quota di trattamento pensionistico che deriva da questi versamenti extra è corrisposta, su domanda, al pensionato dopo il conseguimento del requisito per la pensione di vecchiaia.

Per conoscere il proprio montante contributivo, lo ricordiamo, c’è un apposito servizio online disponibile sul sito INPS in area riservata, nella funzione di estratto conto contributivo.

Versamenti aggiuntivi deducibili a metà

I contributi versati a titolo di maggiorazione saranno però deducibili dal reddito soltanto al 50% e non invece al 100% come quelli ordinari (i contributi previdenziali trattenuti in busta paga in misura ordinaria sono interamente deducibili dal reddito fino a un massimo di 5.164,57 all’anno).

Non si tratta pertanto di una formula particolarmente vantaggiosa, ma potrebbe aiutare a mettere da parte senza troppi pensieri, ad esempio per coloro i quali non hanno dimestichezza con la previdenza integrativa e non vogliono versare in un fondo pensione complementare.

Entrata in vigore della nuova opzione

Un decreto del Ministero del Lavoro dovrà definire le regole attuative della nuova opzione pensata per aumentare il montante contributivo dei futuri pensionati che entrano nel mondo del lavoro quest’anno. Al momento, tuttavia, non se ne sa ancora nulla.