Pallanuoto, il Recco vola in Serbia per sfidare il Radnicki in gara 1 di finale di Euro Cup

L’obiettivo le accomuna entrambe, vincere per arricchire la bacheca societaria con un prestigioso titolo continentale e guadagnarsi il pass per la prossima Supercoppa europea contro la formazione che vincerà la Final Four di Champions League. Nell’incontro valevole per gara 1 di finale di Euro Cup la Pro Recco affronta a Kragujevac, fischio d’inizio previsto domani […]

Mag 9, 2025 - 17:15
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Pallanuoto, il Recco vola in Serbia per sfidare il Radnicki in gara 1 di finale di Euro Cup

L’obiettivo le accomuna entrambe, vincere per arricchire la bacheca societaria con un prestigioso titolo continentale e guadagnarsi il pass per la prossima Supercoppa europea contro la formazione che vincerà la Final Four di Champions League.

Nell’incontro valevole per gara 1 di finale di Euro Cup la Pro Recco affronta a Kragujevac, fischio d’inizio previsto domani alle ore 21:00, il Radnicki. I biancocelesti hanno ottenuto la qualificazione nel doppio confronto con il Sabadell ipotecando il passaggio del turno grazie al roboante 16-6 ottenuto all’andata per poi impattare sul 10-10 il ritorno in terra spagnola.

Copione diverso quello che ha consentito ai padroni di casa di eliminare la Mladost ribaltando lo svantaggio di tre gol accumulato nel primo atto del doppio confronto. I serbi sono usciti alla distanza in maniera prepotente e negli ultimi otto minuti hanno piazzato il 4-0 che ha consentito loro di chiudere i conti.

Prioritario per i liguri recuperare le energie mentali e fisiche spese in gara 1 di finale scudetto. Ci sarà tempo e modo per preparare la rivincita con i lombardi, adesso bisogna rivolgere la concentrazione al primo atto di una doppia sfida che può portare in dote un nuovo trofeo. L’approccio al match, la grande intensità agonistica da tenere per quattro tempi, la spettacolare organizzazione difensiva che ha caratterizzato tutti i trionfi della gestione Sandro Sukno e il cinismo necessario a finalizzare le occasioni create dovranno essere le armi principali su cui i biancocelesti potranno costruire le possibilità di una prestazione in grado di condurli al risultato positivo.

Quella allenata da Uros Stevanovic è formazione fisicamente strutturata, ben messa in vasca e con tanti elementi in possesso di una consolidata esperienza internazionale. Non sembri esagerato paragonare il Radnicki ad una nazionale serba in miniatura, basti pensare a campioni del calibro di Nikola Jaksic, Pijetlovic, Rasovic e Drasovic che insieme a Petar Jaksic hanno vinto la medaglia d’oro a Parigi 2024.