Pagare o cedere i dati? Il Garante indaga sul modello "Pay or OK'"

Una mossa eseguita con parsimonia.

Mag 6, 2025 - 10:07
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Pagare o cedere i dati? Il Garante indaga sul modello "Pay or OK'"

Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato una consultazione pubblica sul modello “Pay or OK”, praticato soprattutto dagli editori di giornali online. Con questa modalità, per continuare a leggere articoli o usare servizi digitali l’utente deve scegliere se pagare un abbonamento oppure acconsentire al tracciamento del proprio comportamento in rete attraverso cookie e altri strumenti di profilazione. Senza un “sì” al trattamento dei dati o un abbonamento a pagamento, l’accesso viene bloccato.

L’obiettivo dell’Autorità è valutare se il consenso espresso in questi contesti possa essere considerato libero e informato, come richiedono il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e la direttiva e-Privacy. Numerosi editori, infatti, fanno leva sulla voglia di fruire di contenuti “gratuiti” per ottenere un sì al tracciamento, talvolta senza che l’utente comprenda appieno le implicazioni di questa scelta. Anche il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha sollevato perplessità in merito alla validità del consenso raccolto con tali metodi.

UNA MOSSA FATTA CON PARSIMONIA

Al tempo stesso, però. il Garante intende evitare un intervento meramente punitivo che potrebbe compromettere il modello di business degli editori italiani, mettendo a rischio la sostenibilità economica dell’informazione online. L’approccio proposto è collaborativo: attraverso la consultazione pubblica, si vogliono raccogliere opinioni, proposte tecniche e soluzioni alternative che rispettino i diritti fondamentali degli utenti e garantiscano una libera circolazione dei contenuti.


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