Orrore nei bagni della scuola: sui muri compare la scritta "Viva Turetta"
Una scoperta che preoccupa, quella fatta in un liceo di Barletta. La vicenda ha avuto inizio quando i bagni maschili dell'istituto sono stati chiusi a causa di problemi strutturali. Gli studenti, privati del bagno per ragazzi, hanno iniziato a utilizzare temporaneamente una parte di quelli femminili. Ed è proprio in questo periodo che sono spuntate le scritte offensive, una delle quali inneggiava esplicitamente al nome di Filippo Turetta, l’autore di uno dei femminicidi più tragici degli ultimi tempi, quello di Giulia Cecchettin. Sui muri sono apparse frasi del tipo "Viva Turetta", accompagnate da simboli nazisti e frasi sessiste. Messaggi che hanno sollevato un'onda di indignazione tra studenti e insegnanti, ma anche fuori i confini scolastici, creando una situazione che ha messo in allarme un'intera comunità. Indice La denuncia degli studenti Protesta e mobilitazione La condanna della politica locale La denuncia degli studenti Il rappresentante d’istituto, come riporta ‘Agi’, ha commentato così l’accaduto: “È una situazione che ha scosso tutti, indistintamente, ragazzi e ragazze. È un atto indegno, indegno di questo edificio e di ciò che rappresenta. La maggior parte degli studenti lo ha condannato fermamente”. Lo studente ha aggiunto che l’episodio non può essere giustificato in alcun modo: “Un’azione come questa va condannata a tutti i livelli. La scuola è il luogo in cui si impara a rispettare l’altro. Anche se siamo adolescenti, anche se non conosciamo ancora a fondo tutte le regole della convivenza civile, vogliamo che vengano rispettate. Il rispetto è fondamentale”. Sottolineando: “Non si può parlare di libertà di espressione di fronte a messaggi così pericolosi. Noi vogliamo capire chi sono i responsabili”. Anche la dirigente scolastica ha espresso la sua preoccupazione, ipotizzando che l'autore delle scritte possa essere qualcuno esterno alla scuola. “Potrebbe essersi trattato di soggetti esterni alla comunità scolastica”, ha dichiarato, considerando anche la coincidenza con l'evento della "notte dei licei". Protesta e mobilitazione Gli studenti del liceo pugliese, dal canto loro, hanno reagito con un'iniziativa diretta: un sit-in di protesta davanti all’ingresso della scuola. Ottenendo il sostegno di molti altri studenti. Ma non si tratta solo di una reazione dentro le mura scolastiche, ma anche di una risposta sociale a un messaggio che, secondo gli attivisti, non può rimanere inascoltato. La condanna della politica locale Anche la politica locale ha preso posizione in modo netto. Alcuni consiglieri comunali, insieme agli attivisti di Coalizione Civica Barletta, hanno espresso la loro indignazione. “Questi atti vandalici, corredati da simboli nazisti, rappresentano una chiara manifestazione di ideologie violente e inaccettabili”, hanno dichiarato, condannando fermamente l’episodio. Non si è trattato di una semplice bravata: l’episodio ha suscitato preoccupazione per un’eventuale deriva culturale che glorifichi la violenza e mini i principi di rispetto e convivenza civile. Coalizione Civica ha, perciò, chiesto un intervento immediato delle autorità competenti per identificare i responsabili e intraprendere le azioni necessarie. Infine, un messaggio di solidarietà è arrivato a sostegno degli studenti del Liceo. Le attiviste e gli attivisti hanno assicurato il loro impegno per contrastare questa deriva e hanno invitato la comunità a unirsi per promuovere una vera cultura del rispetto, affinché la scuola possa restare un luogo sicuro e inclusivo per tutti.

Una scoperta che preoccupa, quella fatta in un liceo di Barletta. La vicenda ha avuto inizio quando i bagni maschili dell'istituto sono stati chiusi a causa di problemi strutturali. Gli studenti, privati del bagno per ragazzi, hanno iniziato a utilizzare temporaneamente una parte di quelli femminili.
Ed è proprio in questo periodo che sono spuntate le scritte offensive, una delle quali inneggiava esplicitamente al nome di Filippo Turetta, l’autore di uno dei femminicidi più tragici degli ultimi tempi, quello di Giulia Cecchettin.
Sui muri sono apparse frasi del tipo "Viva Turetta", accompagnate da simboli nazisti e frasi sessiste. Messaggi che hanno sollevato un'onda di indignazione tra studenti e insegnanti, ma anche fuori i confini scolastici, creando una situazione che ha messo in allarme un'intera comunità.
La denuncia degli studenti
Il rappresentante d’istituto, come riporta ‘Agi’, ha commentato così l’accaduto: “È una situazione che ha scosso tutti, indistintamente, ragazzi e ragazze. È un atto indegno, indegno di questo edificio e di ciò che rappresenta. La maggior parte degli studenti lo ha condannato fermamente”.
Lo studente ha aggiunto che l’episodio non può essere giustificato in alcun modo: “Un’azione come questa va condannata a tutti i livelli. La scuola è il luogo in cui si impara a rispettare l’altro. Anche se siamo adolescenti, anche se non conosciamo ancora a fondo tutte le regole della convivenza civile, vogliamo che vengano rispettate. Il rispetto è fondamentale”. Sottolineando: “Non si può parlare di libertà di espressione di fronte a messaggi così pericolosi. Noi vogliamo capire chi sono i responsabili”.
Anche la dirigente scolastica ha espresso la sua preoccupazione, ipotizzando che l'autore delle scritte possa essere qualcuno esterno alla scuola. “Potrebbe essersi trattato di soggetti esterni alla comunità scolastica”, ha dichiarato, considerando anche la coincidenza con l'evento della "notte dei licei".
Protesta e mobilitazione
Gli studenti del liceo pugliese, dal canto loro, hanno reagito con un'iniziativa diretta: un sit-in di protesta davanti all’ingresso della scuola. Ottenendo il sostegno di molti altri studenti. Ma non si tratta solo di una reazione dentro le mura scolastiche, ma anche di una risposta sociale a un messaggio che, secondo gli attivisti, non può rimanere inascoltato.
La condanna della politica locale
Anche la politica locale ha preso posizione in modo netto. Alcuni consiglieri comunali, insieme agli attivisti di Coalizione Civica Barletta, hanno espresso la loro indignazione. “Questi atti vandalici, corredati da simboli nazisti, rappresentano una chiara manifestazione di ideologie violente e inaccettabili”, hanno dichiarato, condannando fermamente l’episodio.
Non si è trattato di una semplice bravata: l’episodio ha suscitato preoccupazione per un’eventuale deriva culturale che glorifichi la violenza e mini i principi di rispetto e convivenza civile. Coalizione Civica ha, perciò, chiesto un intervento immediato delle autorità competenti per identificare i responsabili e intraprendere le azioni necessarie.
Infine, un messaggio di solidarietà è arrivato a sostegno degli studenti del Liceo. Le attiviste e gli attivisti hanno assicurato il loro impegno per contrastare questa deriva e hanno invitato la comunità a unirsi per promuovere una vera cultura del rispetto, affinché la scuola possa restare un luogo sicuro e inclusivo per tutti.