Oman, viaggio insolito nella terra del sultano
Nel sultanato dell’Oman dove le montagne dividono il deserto dal mare, tra incenso, datteri, wadi dall'acqua smeraldo e notti dorate sotto le stelle.

- Punto di incontro tra l’Asia e l’Africa, l’Oman è fatto di montagne, mare, wadi e deserti.
- Il sultanato si percorre dalla capitale Muscat con la grande moschea ai piccoli villaggi circondati da piantagioni di datteri.
- E quando il sole tramonta sulle dune di sabbia, si scopre la bellezza del silenzio e del cielo stellato.
Il bianco abbagliante del marmo della grande moschea, il profumo penetrante dell’incenso e del sandalo, l’avventura in un wadi tra rocce e corsi d’acqua smeraldo, il caffè coi datteri in una tenda beduina prima che scenda la notte fatta di sabbia, stelle e silenzi. L’Oman è seducente e ammaliante come solo il Medio Oriente sa essere, è la terra del sultano dove le montagne dividono il deserto dal mare.
Per scoprire questo affascinante Paese, sospeso nel tempo nella suggestione di paesaggi e tradizioni e, allo stesso tempo, affacciato alla modernità, Turisanda propone un tour di gruppo di nove giorni attraverso un itinerario inedito che si sviluppa dalla capitale fino ai piccoli villaggi alla ricerca del lato più autentico dell’Oman.
Muscat, la capitale dell’Oman con la grande moschea e il suk
Il punto di partenza del viaggio è una tappa classica, ma imperdibile, la capitale Muscat con la grande moschea del sultano Qaboos: un edificio imponente, edificato con tonnellate di arenaria e marmo bianco, in cui un enorme tappeto persiano cucito a mano e un lampadario con migliaia di cristalli adornano la sala principale dedicata alla preghiera. La città è un contrasto di antico e moderno che si snoda tra l’area dei Ministeri, il palazzo del sultano, i fortini e il suk di Mutrah.
Dopo Muscat l’itinerario è un susseguirsi di villaggi remoti e pittoreschi con giardini terrazzati, antiche case e piantagioni di datteri, di città antiche, di rovine persiane, di wadi (canyon) da attraversare in 4×4, fino ad arrivare al castello di Jabrin, un forte perfettamente conservato con i suoi cinque piani e le 55 camere dove perdersi tra iscrizioni e affreschi.
Tappa poi al forte di Bahla, patrimonio Unesco quale esempio eccezionale di insediamento fortificato in un’oasi del periodo islamico medievale e testimonianza dell’abilità dei primi abitanti nell’ingegneria idraulica per scopi agricoli e domestici. Si giunge quindi alla cittadina di Nizwa con il suo centro storico e il tradizionale mercato del bestiame del venerdì.
Avventura e silenzio tra wadi e deserto
Il Wadi Bani Khalid, uno dei wadi più belli dell’Oman con le sue piscine naturali dove è possibile tuffarsi, è la sosta che precede il deserto Wahiba, le sabbie orientali che devono il loro nome a una tribù beduina. Qui, raggiunto il profilo di una duna, ci si accomoda per ammirare lo spettacolo del tramonto per poi coricarsi in una tenda sotto le stelle, rifugio nella notte silenziosa.
“Chi non conosce il silenzio del deserto, non conosce il silenzio”.
Proverbio beduino
E, ancora, durante l’itinerario si visiteranno la moschea Hammouda con le sue 52 cupole, il Khabba Cliff, la scogliera dove il golfo dell’Oman incontra l’Oceano Indiano, la riserva per tartarughe di Ras AI Jinz, dove nidifica la tartaruga verde e dove si pernotterà per avvistare in notturna della posa delle uova, quindi la cittadina costiera di Sur con la fabbrica di dhow, le imbarcazioni tipiche arabe.
I wadi saranno la costante del percorso come il Wadi Tiwi, una gola stretta tra le montagne, il Wadi Shabi dove si incontrano l’acqua dolce e l’acqua salmastra e il Wadi Al Arbeieen, paesaggio naturale tra i più affascinanti dell’Oman.
Informazioni utili e curiosità
- Il Sultanato dell’Oman è situato nella porzione sud-orientale della penisola arabica, si affaccia sull’Oceano Indiano e sul Mar d’Arabia, ed è caratterizzato da 3 climi diversi, temperato, desertico e tropicale.
- L’Oman si raggiunge in meno di 8 ore di volo dall’Italia con +3 ore di fuso (+2 quando in Italia vige l’ora legale).
- Turisanda propone sistemazioni in piccoli hotel, semplici ma con molta personalità e in posizione strategica per la scoperta del Paese.
- “Corpi celesti” di Jokha al-Harthi è un romanzo con cui immergersi nelle atmosfere dei villaggi omaniti. È stato il primo libro in lingua araba a vincere l’International booker prize.