Obiettivo bollette più leggere. Alleanza fra Enel e Fondazione Cer

FAVORIRE LA TRANSIZIONE enrgetica e offrire agli utenti bollette più leggere. Questi, in sintesi, gli obittivi dell’accordo tra Fondazione CER...

Mar 24, 2025 - 06:55
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Obiettivo bollette più leggere. Alleanza fra Enel e Fondazione Cer

FAVORIRE LA TRANSIZIONE enrgetica e offrire agli utenti bollette più leggere. Questi, in sintesi, gli obittivi dell’accordo tra Fondazione CER Italia e Enel. Intesa che, precisano i promotori, che "rappresenta un passo decisivo per la diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia". La partnership, in particolare, rimarca l’importanza di modelli energetici innovativi per favorire la sostenibilità e il risparmio economico: non a caso è stata presentata al recente appuntamento KEY – The Energy Transition Expo di Rimini, a cui hanno partecipato anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e il presidente del Gestore dei Servizi Energetici (Gse) Paolo Arrigoni. L’intesa sancisce il supporto di Enel ai membri di Fondazione Cer Italia attraverso soluzioni per l’energia elettrica, il gas e la realizzazione di impianti fotovoltaici, sia per utenze domestiche che con un focus particolare sulle piccole e medie imprese e sulle amministrazioni pubbliche.

Grazie alla collaborazione con Enel – che si aggiunge alle altre partnership in corso con Aboca, Beghelli, Monte dei Paschi e WeEnergy’s – Fondazione Cer Italia offre alla propria rete soluzioni innovative e sostenibili per una crescita equa e partecipata. "Oggi, in piena emergenza energetica, questa iniziativa rappresenta un’azione concreta e strategica per il nostro Paese, a supporto di scelte governative più strutturate e significative ma caratterizzate da tempi attuativi più lunghi", ha spiegato Silvia Chiassai Martini (nella foto), presidente della Fondazione e Sindaco del Comune di Montevarchi. "La partnership con Enel è un ulteriore passo concreto verso un modello di produzione energetica più sostenibile e inclusivo dove la più grande azienda energetica italiana sceglie di collaborare con una progettualità nata dal basso, dimostrando che la transizione ecologica può avvenire attraverso sinergie virtuose. Una collaborazione che coniuga innovazione, risparmio e impegno sociale, ponendo le basi per un futuro energetico più equo e partecipativo". Le ha fatto eco Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel: "Enel è fortemente impegnata nell’accelerazione della transizione energetica del Paese attraverso importanti investimenti nelle rinnovabili e sulla rete di distribuzione elettrica per renderla sempre più digitalizzata e resiliente. I dati sullo sviluppo delle rinnovabili dimostrano che cittadini e imprese hanno pienamente compreso l’importanza e anche la convenienza di queste fonti energetiche. In questo contesto le Cer giocano un ruolo fondamentale perché consentono di condividere i benefici della produzione di energia rinnovabile all’interno delle comunità locali. L’accordo che abbiamo siglato va proprio in questa direzione ed è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di Enel nel sostenere strumenti così strategici per il futuro energetico del Paese". Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano un modello all’avanguardia che consente a cittadini, imprese ed enti locali di produrre, condividere e consumare energia pulita a livello locale. In Italia, la normativa sulle Cer è stata potenziata grazie agli incentivi del Pnrr, che offre un finanziamento a fondo perduto fino al 40% per la realizzazione di impianti fotovoltaici nei comuni sotto i 5000 abitanti.

Secondo il rapporto di Legambiente pubblicato nel 2024, in Italia si contano 154 iniziative di condivisione energetica, tra Cer e configurazioni di autoconsumo collettivo, con un potenziale di crescita significativo per le amministrazioni locali e le imprese che vogliono investire in energia rinnovabile. Tra queste, Fondazione Cer Italia è la prima e unica comunità energetica a trazione pubblica su scala nazionale, senza scopo di lucro, senza burocrazia e priva di rischi economici. Operativa dal 2023, si propone di aggregare cittadini, aziende e amministrazioni locali per creare un sistema di produzione e consumo energetico basato su fonti rinnovabili: "Fondazione Cer Italia è una sfida nuova, una concreta politica green per un imminente risparmio energetico attraverso una comunità solidale", ha sottolineato Chiassai Martini, evidenziando l’approccio “democratico” alla produzione energetica della Fondazione, che soddisfa parte del fabbisogno energetico locale con il ricorso esclusivo a fonti rinnovabili. "Tutti i cittadini – ha aggiunto – possono diventare protagonisti di una storica transizione ambientale, economica, sociale e culturale per un futuro più sostenibile. I nostri figli andranno in scuole che produrranno energia pulita, questa è la vera eredità che lasceremo alle nuove generazioni”,Ad oggi, Fondazione Cer Italia conta 45 Comuni aderenti da tutta Italia, in particolare enti sotto i 5.000 abitanti che non hanno la forza per costituire una comunità energetica, ma facendo parte della Fondazione possono richiedere il 40% a fondo perduto del Pnrr.

Ogni territorio contribuisce a una rivoluzione ambientale, economica, sociale e culturale che non può più essere rimandata. "La transizione energetica non è più differibile – continua Chiassai – e i sindaci hanno la responsabilità di guidare questo cambiamento con una visione strategica a lungo termine. Questo progetto consente di aprire un nuovo modello di servizi di interesse pubblico, in cui il cittadino può partecipare attivamente al mercato energetico. Chi aderisce alla Cer avrà un abbattimento certo della bolletta per i prossimi vent’anni".