Nordio: «L’aumento dei detenuti non è colpa del governo, ma della magistratura che li mette in carcere»

Eppure, in due anni il governo ha introdotto quasi 50 nuovi reati e svariati aumenti di pena. Durante il question time al Senato, il ministro della Giustizia è stato inoltre interpellato sull'occupazione abusiva delle case: «Fenomeno doloroso, ma che non stupisce con Salis in Europa» L'articolo Nordio: «L’aumento dei detenuti non è colpa del governo, ma della magistratura che li mette in carcere» proviene da Open.

Apr 10, 2025 - 22:28
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Nordio: «L’aumento dei detenuti non è colpa del governo, ma della magistratura che li mette in carcere»

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«Se aumenta il numero dei carcerati non è colpa del Governo, ma di chi commette dei reati e della magistratura che li mette in prigione». A dirlo è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo al question time al Senato. «Anche perché – continua – non mi risulta che siano stati imprigionati in base a nuove leggi promulgate da questo Parlamento». Eppure, in due anni il governo Meloni – uno degli esecutivi recenti più attivi nell’allungare il codice penale – ha introdotto quasi 50 nuovi reati e svariati aumenti di pena per un totale di 417 anni di carcere in più nel nostro ordinamento, scriveva il Foglio a ottobre. Altri saranno, inoltre, in arrivo con l’imminente entrata in vigore del decreto Sicurezza. Per citare qualche dato, la popolazione detenuta – stando all’ultimo rapporto di Antigone – ha raggiunto le 62.153 unità al 16 dicembre 2024, a fronte di una capienza effettiva di circa 47.000 posti. Questo porta il tasso di sovraffollamento al 132,6%, con picchi critici in istituti come San Vittore a Milano (225%) e Brescia Canton Mombello (205%).

Sovraffollamento che incide anche sul numero elevato di suicidi in carcere, che nel 2024 sono stati 91. «È vero che il numero è aumentato – afferma Nordio -, però se adesso sono 80, era intollerabile anche quando erano 50 o 60, dieci anni fa. Certamente, più aumenta il numero e più aumenta il nostro fardello di dolore e la nostra preoccupazione, ma è anche vero che è un fenomeno che evidentemente è radicato nel sistema carcerario e che non può essere risolto né con una legge né con l’aumento dell’edilizia carceraria», sottolinea il ministro del governo Meloni. «Probabilmente – prosegue – va risolto con tutta una rimodulazione di un sistema penitenziario che però richiede una rimodulazione dell’intero codice penale; non è una cosa che si possa fare oggi».

«Vicario al Dap? L’hanno fatto anche altri ministri»

Per quanto riguarda, invece, la poltrona del nuovo capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, vacante da tre mesi, Nordio spiega come «ai sensi della legge, il capo del Dap» sia «nominato con decreto del presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministero della Giustizia. Spetta quindi al ministro proporre al Consiglio dei ministri la nomina del capo del Dap, non certamente al sottosegretario. Giovanni Russo si è dimesso per ricoprire un incarico internazionale per il quale aveva manifestato interesse. Non c’è nulla di strano, è fisiologico – afferma -. Durante i trascorsi mesi il posto di Russo è stato occupato dalla vice Lina Di Domenico che ha messo in campo molteplici interventi. In passato affidamenti analoghi ai vicari sono stati fatti dai miei predecessori Piero Fassino, Andrea Orlando e Marta Cartabia: non c’è niente di nuovo sotto il sole». La nomina, comunque, assicura il ministro, «sarà abbastanza imminente».

«Case occupate? Non stupiscono con Salis all’Europarlamento»

Interpellato poi sul fenomeno dell’occupazione abusiva delle case, Nordio sottolinea: «Si tratta di un fenomeno doloroso in un Paese civile, tenendo conto che la casa è spesso acquistata con sacrifici e a un certo punto uno va a fare la spesa o in vacanza, torna e la trova occupata – afferma -. È un reato permanente di violazione di domicilio e la magistratura avrebbe avuto il dovere di evitare che venisse portato a conseguenze ulteriori. Ma non mi stupisco, perché al Parlamento europeo è stato spedito chi ha detto che è legittimo occupare le case, cioè è legittimo violare la legge», conclude il ministro riferendosi all’europarlamentare Ilaria Salis, attivista per il diritto alla casa. «La situazione – osserva – non è normale e per questo abbiamo cercato di porvi rimedio con il decreto dell’altro giorno che introduce un nuovo reato e aumenta l’efficienza delle procedure».

Foto copertina: ANSA / GIUSEPPE LAMI | Il ministro della Giustizia Carlo Nordio in Senato durante il Question time, 10 Aprile 2025

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