“Non conosco una donna che dica ‘mi piace il mio corpo’. Ogni volta che parlo dicono ‘Rose Villain che fi**a’, ma perché? Fabri Fibra è il mio brontolone preferito”: così l’artista a FqMagazine

Nell'album “Radio Vega” tredici "bambine", nate sotto la direzione artistica del compagno e produttore Sixpm. Collaborazioni con Guè, Lazza, Geolier, chiello e Fabri Fibra L'articolo “Non conosco una donna che dica ‘mi piace il mio corpo’. Ogni volta che parlo dicono ‘Rose Villain che fi**a’, ma perché? Fabri Fibra è il mio brontolone preferito”: così l’artista a FqMagazine proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 11, 2025 - 20:51
 0
“Non conosco una donna che dica ‘mi piace il mio corpo’. Ogni volta che parlo dicono ‘Rose Villain che fi**a’, ma perché? Fabri Fibra è il mio brontolone preferito”: così l’artista a FqMagazine

Dopo aver partecipato all’ultimo Festival di Sanremo con “Fuorilegge”, Rose Villain pubblica venerdì il capitolo conclusivo della trilogia “Radio Vega”. In tutto tredici “bambine”, nate sotto la direzione artistica del compagno e produttore Sixpm, che vede nella tracklist la collaborazione di artisti come Guè, Lazza, Geolier, chiello e Fabri Fibra.

“La costellazione della Lira, illuminata dalla splendida stella Vega, non è solo un punto di riferimento nel cielo, ma è soprattutto simbolo dell’amore sofferto tra Euridice e Orfeo, che porterà quest’ultimo, dopo la morte dalla sua amata, a passare tutta la vita a suonare canzoni tristi”, ha spiegato Rose Villain.

“Non si parla molto dei problemi delle donne” – Io sono sempre conscious nella mia vita, nelle scelte che faccio, mi piace guardarmi intorno e stare attenta e rispettare sempre gli altri. Ho notato che, musicalmente, su certi argomenti non si parla mai abbastanza del ruolo delle donne, dei loro problemi. Credo sia un argomento delicato sicuramente ma penso anche che sia molto bello quando la musica parla anche a delle persone nello specifico. Non c’è una donna che conosco che abbia detto ‘amo molto mio corpo, sono felice così”. Quindi ho sentito molto questo argomento tanto che ne ho scritto di getto nelle mie canzoni e credo si senta anche un po’ della mia sincerità.

“I canoni di bellezza sono stati stravolti dai social e dalla pubblicità” – Sicuramente i social e le varie campagne pubblicitarie hanno offerto, negli anni, standard di bellezza irrealistici. Anche nella vita di tutti i giorni tendiamo a mostrare la parte migliore, la ostentiamo che siano immagini, foto e video. Ormai si posta solo la foto dove si è venuti bene, si è più fighe. Chiaramente siamo persi, secondo me, in mezzo a questo calderone. C’è poco da fare se non parlarci tra di noi per mostrare, come faccio anche io, le nostre insicurezze fisiche e non. I social in questi ha lati positivi e negativi. È positivo per molti artisti che magari vivono un paesino, suonano e vengano notati dalle major grazie al social. Il rovescio della medaglia sono le modelle, come quelle che sono apparse sulle riviste per anni, proponendo un canone estetico di bellezza sempre al top. Per questo noi vogliamo essere più belle e possibili”.

“Noi donne voremmo accettarci di più” – Forse è sbagliato, forse dovremmo accettarci di più, di più per come siamo, ma è un processo molto lungo, molto difficile. Forse voi uomini dovreste aiutarci un pochino di più. Dovreste capire anche voi cosa è realistico e cosa meno. Cominciate a guardare le donne anche con quello che hanno dentro, per quello che hanno da dire, per quello che pensano piuttosto che mettere il lato estetico al primo posto, sempre e comunque. Ogni volta che dico qualcosa scrivono: “Rose Villain è figa”. Ma io sono soprattutto una brava artista, poi certo c’è il lato estetico, ma è un plus. È il mio modo per dire che sono libera di mostrarmi sexy quando mi pare e mi piace, per favore cercate di esserlo tutti.

“C’è anche il gender gap, anche a Sanremo” – Penso che ci sia sempre tanto lavoro da fare in generale, non soltanto nel rap, ma proprio gender gap, e questo mi è capito anche vivendo il Festival di Sanremo. Però secondo me quando ci mostriamo libere, strafottenti, anche un po’ arroganti è fatta. Nel senso che si percepisce all’esterno che non c’è nulla che ci possa fermare. Ci divertiamo così. La musica, continuo a sostenerlo, è e deve essere unisex.

“Fabri Fibra è il mio brontolone preferito” – Ne ha viste di tutti i colori ha tante cose da dire. Il bello di lui è proprio questo e cioè che ha proprio tante cose a dire. Ha sempre un pensiero su tutto e ci tiene tanto alle nuove generazioni. È molto bello vedere un rapper adulto che al posto che dire “no, questo è la copia della copia”, dice “bravo, dai, vai verso questa, bello, qualcuno continua a portare avanti il rap, la musica”. E poi è il mio brontolone preferito.

Appuntamento live il 23 settembre all’Unipol Forum di Milano, il 26 settembre al Kioene Arena di Padova, il 2 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma e il 3 ottobre al Palapartenope di Napoli. Prima ancora però partirà il Summer Tour nei maggiori festival italiani dal 29 giugno.

L'articolo “Non conosco una donna che dica ‘mi piace il mio corpo’. Ogni volta che parlo dicono ‘Rose Villain che fi**a’, ma perché? Fabri Fibra è il mio brontolone preferito”: così l’artista a FqMagazine proviene da Il Fatto Quotidiano.