Nell’epoca vittoriana gli uomini usavano la tazza per baffi per non rovinarli bevendo il tè

Durante l’epoca vittoriana, barba e baffi erano un simbolo di virilità e prestigio, tanto che gli uomini dedicavano particolare attenzione alla loro cura. La cera per baffi era un accessorio essenziale per mantenerli in ordine, ma presentava un inconveniente: a contatto con il calore del tè, tendeva a sciogliersi, compromettendo lo stile impeccabile dei gentlemen....

Mar 18, 2025 - 20:35
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Nell’epoca vittoriana gli uomini usavano la tazza per baffi per non rovinarli bevendo il tè

Durante l’epoca vittoriana, barba e baffi erano un simbolo di virilità e prestigio, tanto che gli uomini dedicavano particolare attenzione alla loro cura. La cera per baffi era un accessorio essenziale per mantenerli in ordine, ma presentava un inconveniente: a contatto con il calore del tè, tendeva a sciogliersi, compromettendo lo stile impeccabile dei gentlemen.

Per ovviare a questo problema, nel 1860 il ceramista inglese Harvey Adams ideò una soluzione tanto semplice quanto ingegnosa: la tazza per baffi. Questa particolare tazza da tè era dotata di una sorta di ripiano semicircolare, posizionato nella parte superiore interna della tazza.

Tale supporto fungeva da barriera, impedendo ai baffi di entrare in contatto con il liquido caldo e proteggendoli così dall’umidità e dal rischio di sciogliere la cera. Grazie a questa invenzione, i gentlemen potevano continuare a sorseggiare il loro tè pomeridiano senza temere di rovinare la loro curata acconciatura facciale.

La tazza per baffi divenne un oggetto di moda

La tazza per baffi divenne rapidamente un oggetto di tendenza tra i membri dell’alta società britannica. Il suo successo non si limitò al Regno Unito, ma si diffuse anche nel resto d’Europa, dove molti artigiani iniziarono a produrre varianti decorate con motivi floreali e dettagli raffinati.

Nonostante fosse un oggetto destinato esclusivamente agli uomini, molte di queste tazze presentavano decorazioni delicate e tipicamente femminili, suggerendo il ruolo che le donne dell’epoca ebbero nella loro diffusione, magari regalandole ai mariti o ai figli.

L’uso di queste tazze si inseriva perfettamente nel rigido galateo vittoriano che imponeva precise regole di comportamento durante il rito del tè. Essere impeccabili era fondamentale e una tazza in grado di prevenire piccoli incidenti di stile rappresentava un accessorio indispensabile.

Tuttavia, con l’avvento del XX secolo, la moda dei baffi folti iniziò a perdere popolarità, specialmente negli anni ’20 e ’30, quando gli uomini iniziarono a preferire un aspetto più pulito e sbarbato. Con il declino di questa tendenza, anche la tazza per baffi finì per scomparire gradualmente dal mercato.

Oggi le tazze per baffi sono oggetti da collezione molto ricercati dagli appassionati di antiquariato e dai nostalgici dello stile vittoriano. Sebbene il loro uso sia ormai raro, restano un affascinante esempio di come il design possa adattarsi alle esigenze della moda e delle abitudini sociali di un’epoca.

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