Nasce Protoclone, il robot domestico più umano di sempre: la sfida di una startup polacca
Una startup polacca, Clone Robotics, ha recentemente catturato l’attenzione del settore tecnologico con un innovativo prototipo di robot domestico, completamente diverso da qualsiasi altro prodotto commercializzato finora. Il robot, chiamato Protoclone, rappresenta uno dei progressi più significativi nella robotica umanoide, tanto da guadagnarsi l’appellativo di primo “essere umano sintetico“. Di cosa si tratta? Protoclone è […] L'articolo Nasce Protoclone, il robot domestico più umano di sempre: la sfida di una startup polacca proviene da Economy Magazine.

Una startup polacca, Clone Robotics, ha recentemente catturato l’attenzione del settore tecnologico con un innovativo prototipo di robot domestico, completamente diverso da qualsiasi altro prodotto commercializzato finora.
Il robot, chiamato Protoclone, rappresenta uno dei progressi più significativi nella robotica umanoide, tanto da guadagnarsi l’appellativo di primo “essere umano sintetico“.
Di cosa si tratta?
Protoclone è un robot domestico dotato di uno scheletro polimerico che riproduce fedelmente la maggior parte delle 206 ossa del corpo umano, con alcune fusioni strategiche per ottimizzarne la funzionalità. Il suo sistema muscoloscheletrico integra oltre 1.000 fibre muscolari artificiali e più di 200 sensori, consentendogli di raggiungere oltre 200 gradi di libertà nei movimenti.
Il suo sistema nervoso artificiale è altrettanto avanzato: include quattro telecamere di profondità per la visione, 70 sensori inerziali per monitorare le posizioni articolari e 320 sensori di pressione per fornire feedback sulla forza muscolare.
Chi è Clone Robotics?
Fondata nel 2021, Clone Robotics si sta affermando rapidamente nel settore della robotica umanoide. Di recente, la startup ha raccolto 6,5 milioni di dollari in un round di finanziamento seed supportato da tre investitori. Con un team di circa 25 dipendenti, l’azienda punta a sviluppare un assistente robotico in grado di svolgere compiti domestici quotidiani, come lavare i piatti, fare il bucato e cucinare pasti semplici.
Sul loro sito web, dichiarano: “La nostra missione è sfruttare la tecnologia muscoloscheletrica avanzata per creare robot bionici capaci di affrontare le attività quotidiane”.
Clone Robotics ha annunciato il lancio di una serie limitata di 279 unità, denominate Clone Alpha, con preordini previsti per la fine dell’anno. Sebbene il prezzo non sia ancora stato rivelato, inizialmente il prodotto sarà destinato a un mercato di nicchia, in attesa di economie di scala che ne possano abbassare i costi e renderlo più accessibile al grande pubblico.
Il mercato della robotica domestica
Il settore della robotica domestica sta attraversando un periodo di forte crescita. Nel 2024, il mercato è stato valutato circa 8,55 miliardi di dollari e si prevede che raggiunga i 22,46 miliardi di dollari entro il 2029, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 18,81% tra il 2025 e il 2030. Questa espansione è alimentata dalla crescente domanda di automazione domestica e dall’adozione di tecnologie avanzate per migliorare la qualità della vita.
La concorrenza
Clone Robotics non è l’unico attore in questo settore. Aziende come Unitree Robotics hanno già introdotto sul mercato il loro robot domestico G1, venduto a un prezzo competitivo di circa 16mila dollari. Nel frattempo, colossi tecnologici come Meta stanno investendo in robot domestici, mirando a diversificare le proprie attività in un mercato in rapida espansione.
L’ingresso di Clone Robotics in questo contesto rappresenta una mossa strategica per capitalizzare la crescente domanda di soluzioni robotiche avanzate. Tuttavia, il successo commerciale di Protoclone dipenderà dalla capacità dell’azienda di bilanciare innovazione e accessibilità economica.
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