Microrobot green, da Bari un'innovazione sostenibile a base di alghe

Studio per lo sviluppo di microrobot innovativi a partire dalle alghe diatomee, applicando la regola delle "5R"

Mag 5, 2025 - 08:29
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Microrobot green, da Bari un'innovazione sostenibile a base di alghe

Un'avanzata sfida ingegneristica, amica dell'ambiente e basata sulla tecnologia, sta emergendo grazie all'iniziativa europea denominata Greens, sotto la guida dell'Università di Bari Aldo Moro. Questa ricerca introduce per la prima volta i principi delle "5 R" nel campo della robotica: ridurre, riciclare, ripensare, riparare e riutilizzare. Secondo Gianluca Maria Farinola, figura di spicco nel progetto Greens e presidente della Società Chimica Italiana, questa è un'opportunità irripetibile per rendere sostenibile un settore tecnologico in ascesa, prima che raggiunga la sua piena evoluzione. Il fulcro di questa innovazione risiede nell'impiego di alghe, in particolare le diatomee, per lo sviluppo di robot di dimensioni estremamente ridotte, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dalla Commissione Europea, in un'era in cui tali dispositivi sono destinati a integrarsi sempre più nel quotidiano.

IL PROGETTO

Un insieme diversificato di alghe unicellulari, classificate nel phylum Bacillariophyta e comunemente note come diatomee, rappresentano entità microscopiche diffuse prevalentemente in habitat acquatici, che spaziano dalle acque dolci a quelle salate, comprendendo oceani, laghi e persino raccolte d'acqua temporanee o artificiali. In virtù di questa ubiquità, esse esercitano un'influenza cruciale sugli equilibri degli ecosistemi acquatici e sul ciclo globale del carbonio.

Questi microrganismi figurano tra i principali artefici della produzione di ossigeno a livello planetario, contribuendo, attraverso il processo di fotosintesi, alla generazione di circa un quinto dell'ossigeno atmosferico essenziale per la vita. Parallelamente, la loro capacità di assorbire notevoli quantità di anidride carbonica le rende attori significativi nella regolazione climatica e nel mantenimento del bilancio del carbonio. Dal punto di vista delle applicazioni tecnologiche avanzate, la complessa architettura delle loro pareti silicee è oggetto di approfonditi studi finalizzati allo sviluppo di materiali innovativi, sensori e biosensori di nuova generazione.


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