
Aprile continua a giocare con le aspettative di chi sperava in una primavera lineare, proponendo invece una sequenza incalzante di cambi di scena meteorologici.
Il clima si muove su un’altalena di contrasti, dove giornate miti e soleggiate lasciano spazio a rapide incursioni fredde, dando vita a un’atmosfera instabile e difficile da prevedere. Ogni giorno sembra voler scrivere la sua pagina a parte, in un romanzo stagionale dove il protagonista è l’imprevedibilità. Di recente, una
debole zona di alta pressione ha provato a ripristinare un minimo di equilibrio, cercando di estendersi verso il Mediterraneo centrale per contrastare le continue irruzioni cicloniche. Questo tentativo ha portato qualche giorno di tregua, con cieli sereni e un evidente aumento delle temperature, specialmente nelle aree interne del Centro e Sud Italia. In alcune località si sono registrati valori ben oltre le medie tipiche di aprile, creando l’illusione di un anticipo d’estate. Tuttavia, questa parentesi di stabilità è risultata effimera e presto è stata interrotta. Una nuova perturbazione in arrivo dall’Atlantico ha già cominciato a
mostrare i suoi effetti sulle regioni nordoccidentali, facendo precipitare nuovamente le condizioni del tempo. Su Piemonte, Liguria e parte della Lombardia occidentale si sono registrati i primi segnali di un deciso peggioramento, con rovesci intensi,
forti temporali e locali grandinate, a testimonianza del fatto che l’influenza atlantica è tutt’altro che esaurita. Questo nuovo impulso instabile pare destinato a estendersi progressivamente, coinvolgendo anche il resto del paese nei giorni a seguire. Le principali simulazioni modellistiche, comprese quelle del GFS e dell’ECMWF,
convergono verso una previsione poco rassicurante per le festività pasquali. Tra la domenica di Pasqua e il lunedì dell’Angelo potrebbe farsi strada una nuova discesa ciclonica di origine oceanica, che riporterebbe piogge diffuse e clima instabile su gran parte della penisola. Non mancano tuttavia alcuni modelli che lasciano intravedere una possibile rimonta dell’anticiclone subtropicale, in grado di garantire una temporanea fase più tranquilla. Ma anche in questo caso si tratterebbe di
una tregua fragile, facilmente sopraffatta da ulteriori incursioni perturbate. Guardando oltre Pasqua, le prospettive per il periodo che conduce al ponte del primo maggio non sembrano migliorare.
Il pattern meteorologico resta improntato alla variabilità, con probabili nuovi episodi di maltempo, fenomeni intensi e un andamento termico piuttosto altalenante. Temporali pomeridiani, acquazzoni improvvisi e sbalzi di temperatura potrebbero continuare a caratterizzare le giornate,
rendendo difficile qualsiasi previsione a lungo termine. In sostanza, aprile e l’inizio di maggio si preannunciano come un periodo in cui il clima metterà a dura prova sia gli amanti delle gite all’aria aperta sia gli esperti del settore, costretti a confrontarsi con uno scenario in costante evoluzione.
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