Meteo prossimi giorni: rischiamo grosso

  Chi si aspettava un mese di Maggio dal sapore estivo dovrà, purtroppo, mettere da parte le aspettative. Il quadro meteo attuale indica chiaramente che, almeno per i prossimi dieci giorni, l’Alta Pressione non riuscirà ad esercitare il suo dominio sull’Italia, rimanendo confinata sulle alte latitudini del continente, in prossimità delle regioni settentrionali d’Europa.   […] Meteo prossimi giorni: rischiamo grosso

Mag 11, 2025 - 17:19
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Meteo prossimi giorni: rischiamo grosso
Chi si aspettava un mese di Maggio dal sapore estivo dovrà, purtroppo, mettere da parte le aspettative. Il quadro meteo attuale indica chiaramente che, almeno per i prossimi dieci giorni, l’Alta Pressione non riuscirà ad esercitare il suo dominio sull’Italia, rimanendo confinata sulle alte latitudini del continente, in prossimità delle regioni settentrionali d’Europa. Il cuore dell’Anticiclone rimarrà ben saldo tra la Scandinavia, le Isole Britanniche e l’Islanda, lasciando così libero il campo a masse d’aria instabili che si muovono sia dall’Oceano Atlantico che dall’Est Europa. Una situazione del tutto anomala per un mese come Maggio, tradizionalmente associato all’arrivo delle prime vere ondate di caldo estivo, specialmente nelle regioni meridionali. Weekend con timidi segnali di miglioramento, ma nulla di duraturo Nel fine settimana, in particolare nelle giornate di Sabato 11 e Domenica 12, si osserverà un temporaneo miglioramento delle condizioni meteo. Questo grazie a un debole cuneo anticiclonico che riuscirà a distendersi parzialmente sul nostro Paese. Tuttavia, questa finestra di tempo più stabile sarà di breve durata e non rappresenterà affatto la tanto attesa svolta meteo. Le giornate risulteranno in generale più asciutte e soleggiate, con una diminuzione dei fenomeni temporaleschi, ma già dall’inizio della nuova settimana tornerà a farsi sentire la pressione dell’instabilità. Nuova fase perturbata in arrivo: doppia minaccia da ovest ed est Tra Lunedì 13 e Martedì 14 la configurazione barica tornerà a mostrare segnali di cedimento, lasciando spazio a due diverse strutture di bassa pressione che inizieranno a influenzare il quadro meteorologico del bacino del Mediterraneo. Un primo sistema depressionario si posizionerà sull’Oceano Atlantico, pronto a inviare verso il nostro Paese aria umida e mite. Parallelamente, una seconda circolazione fredda si affaccerà sull’Europa centro-orientale, spingendo correnti d’aria retrograda che potranno penetrare anche in direzione della Penisola Italiana. L’interazione tra questi due flussi atmosferici contrastanti non potrà che favorire lo sviluppo di una nuova fase instabile, capace di coinvolgere buona parte dell’Italia, soprattutto le regioni centro-meridionali e le due Isole Maggiori, ovvero Sicilia e Sardegna. Vortice ciclonico in risalita dal Nord Africa: attenzione ai giorni centrali del mese Tra Martedì 14 e Mercoledì 15 è previsto un evento piuttosto significativo: un vortice ciclonico, in formazione sulle coste settentrionali dell’Africa, tenderà a risalire verso nord, andando ad interessare in modo più diretto i mari meridionali italiani. L’assenza di una figura anticiclonica stabile sul Mediterraneo centrale lascerà campo libero alla risalita del ciclone, che troverà terreno fertile nello scontro tra le correnti più fresche da est e quelle più miti e umide da ovest. Gli scenari modellistici, al momento, confermano questa tendenza, con una certa convergenza tra le principali simulazioni numeriche. Questo tipo di configurazione potrebbe innescare fenomeni anche intensi, con piogge localmente abbondanti e temporali a sviluppo verticale, in particolare sulle regioni meridionali. Il Sud e le Isole Maggiori sotto osservazione Al momento non è ancora possibile stabilire con esattezza la traiettoria del vortice ciclonico, ma le proiezioni attuali suggeriscono un maggiore coinvolgimento delle regioni del Mezzogiorno, così come di Sicilia e Sardegna. L’instabilità atmosferica potrebbe insistere per diversi giorni, con precipitazioni che assumeranno carattere diffuso e a tratti persistente, soprattutto sui settori tirrenici e ionici. Le temperature, di conseguenza, resteranno sotto le medie stagionali, allontanando ancora di più l’arrivo di condizioni tipicamente estive. Nelle zone interne montuose, si potrebbero registrare anche fenomeni temporaleschi con grandine e raffiche di vento, complici i forti gradienti termici verticali e l’energia disponibile al suolo. Un Maggio anomalo: l’Estate resta ancora lontana Nel complesso, quello che ci attende è un scenario meteo tutt’altro che estivo, soprattutto se si considera il periodo dell’anno. Maggio, in particolare nella sua seconda metà, è spesso il mese in cui si iniziano a registrare le prime ondate di caldo sulle regioni più meridionali, con temperature massime che superano spesso i 28-30°C. Quest’anno, invece, ci troviamo di fronte a un contesto decisamente dinamico, con una Primavera che sta mostrando tutte le sue carte in termini di variabilità. Le temperature rimarranno comprese tra i 16°C e i 24°C nella maggior parte delle aree, con valori più bassi nei settori interessati da precipitazioni continue. Le anomalie termiche negative saranno evidenti, soprattutto tra Sud Italia, Sicilia e versanti adriatici, dove la copertura nuvolosa persistente e le piogge manterranno le massime ben sotto la media. Segnali di cambiamento dopo il 20 Maggio: Anticiclone in arrivo? Guardando oltre, verso l’ultima decade del mese, iniziano a emergere le prime indicazioni di una possibile svolta meteorologica. Dopo il 20 Maggio, l’Anticiclone attualmente confinato a ovest dell’Europa potrebbe guadagnare terreno verso est, tentando di estendere la sua influenza anche sul bacino centrale del Mediterraneo. Qualora questa rimonta anticiclonica venisse confermata, si aprirebbe uno scenario più favorevole all’avvio dell’Estate, con temperature in netta risalita e un maggior soleggiamento. Si tratterebbe di un cambiamento piuttosto radicale rispetto al quadro attuale, ma per ora i modelli numerici restano incerti circa la reale portata di questa evoluzione barica. Il Mediterraneo al centro delle dinamiche europee In questa fase della stagione, è proprio il bacino del Mediterraneo a rappresentare il vero teatro delle dinamiche atmosferiche europee. La dislocazione delle figure bariche – con un Anticiclone sbilanciato a nord e circolazioni cicloniche attive a sud – non fa che alimentare forti contrasti termici, che inevitabilmente generano instabilità. Il fatto che l’Anticiclone delle Azzorre non riesca a spingersi con decisione verso l’Italia è un segnale chiaro della debolezza stagionale attuale. Un elemento che conferma come questa fase di Primavera 2025 sia ben lontana da un avvio anticipato dell’Estate. Proiezioni a lungo termine: verso un’Estate tardiva? Gli ultimi scenari climatologici a medio-lungo termine non escludono affatto l’ipotesi di una partenza ritardata della stagione estiva, specie sul fronte mediterraneo centrale. La persistenza di correnti fresche da nord e l’assenza di una configurazione anticiclonica stabile potrebbero infatti ritardare l’insediamento dell’Alta Pressione subtropicale. Bisognerà dunque osservare con attenzione l’evoluzione meteo dei prossimi giorni, poiché sarà proprio nel passaggio tra la seconda e la terza decade di Maggio che si decideranno i destini meteorologici di fine Primavera e inizio Estate.

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