Meteo, 4 Regioni nel FREEZER: arrivano aria Artica e NEVE
L’inizio di aprile sembra voler smentire con decisione l’arrivo della primavera. Le ultime proiezioni dei modelli meteo annunciano un nuovo e deciso peggioramento del quadro climatico. Una massa d’aria fredda in discesa dall’Artico è pronta a irrompere sul continente europeo e a colpire anche l’Italia tra domenica 6 e lunedì 7 aprile. Si tratterebbe […] Meteo, 4 Regioni nel FREEZER: arrivano aria Artica e NEVE

L’inizio di aprile sembra voler smentire con decisione l’arrivo della primavera. Le ultime proiezioni dei modelli meteo annunciano un nuovo e deciso peggioramento del quadro climatico.
Una massa d’aria fredda in discesa dall’Artico è pronta a irrompere sul continente europeo e a colpire anche l’Italia tra domenica 6 e lunedì 7 aprile. Si tratterebbe di una vera e propria ondata di freddo tardivo, con caratteristiche tipicamente invernali, in grado di riportare il gelo su ampie aree del nostro territorio.
Alla base di questo ennesimo colpo di scena atmosferico vi è una particolare configurazione barica che si sta delineando sull’Europa. L’anticiclone delle Azzorre tenderà a muoversi verso la Scandinavia, attivando una discesa di aria freddissima di matrice artica continentale.
Questa massa d’aria scivolerà dapprima sui Balcani e, con un movimento retrogrado, andrà a interessare anche l’Italia, dove si instaureranno condizioni di instabilità localmente marcate.
Le zone più esposte a questo raffreddamento saranno il Nord-Est e il versante adriatico, con l’Abruzzo tra le regioni che potrebbero risentirne in modo significativo. Anche il Nord-Ovest sarà coinvolto, in particolare a causa dell’impatto delle correnti orientali contro la barriera alpina occidentale.
Questo scontro darà vita a un’accentuazione dell’instabilità atmosferica, favorita anche dalla formazione di un vortice ciclonico al suolo nel Golfo Ligure. L’inserimento dell’aria fredda nel bacino padano contribuirà ad approfondire la depressione, generando un effetto Venturi con venti localmente forti che potrebbero raggiungere raffiche fino a 60 km/h.
Successivamente, la lingua d’aria gelida si muoverà verso sud-est, continuando a interessare in modo diretto il settore adriatico della penisola, mentre le Isole Maggiori dovrebbero restare ai margini dell’irruzione, almeno secondo le attuali simulazioni.
Vista la distanza temporale, è però ancora prematuro definire con precisione l’evoluzione delle precipitazioni associate, che potrebbero variare sensibilmente nei prossimi aggiornamenti modellistici.
Una delle conseguenze più probabili di questo episodio sarà l’abbassamento drastico delle temperature su gran parte del Paese. Il freddo si farà sentire in modo particolarmente intenso nelle ore notturne, quando, complici il rasserenamento del cielo e la cessazione dei venti, potrebbero verificarsi gelate tardive, soprattutto nelle aree interne e in pianura.
Nel periodo immediatamente successivo, le condizioni meteorologiche potrebbero mantenersi instabili. Il continuo apporto di aria fredda dal Nord Europa potrebbe infatti favorire lo sviluppo di una vasta circolazione ciclonica nel Mediterraneo occidentale.
Questa struttura depressionaria, qualora si consolidasse, potrebbe determinare una nuova fase di maltempo su diverse regioni italiane, prolungando così questa fase anomala di aprile, che ricorda più un colpo di coda dell’inverno che l’inizio della bella stagione.
Il quadro resta quindi in forte evoluzione e sarà fondamentale monitorare costantemente gli aggiornamenti, per comprendere meglio la traiettoria della massa fredda e le sue reali conseguenze meteo sul nostro territorio.