
Dopo un’illusoria parentesi più mite durante il weekend, la
terza settimana di Maggio 2025 riporta l’Italia nella morsa del
maltempo severo. Mentre il Sud Italia vedrà l’arrivo di aria calda africana, il
Nord Italia, già segnato da numerosi episodi di instabilità nei giorni precedenti, si prepara ad affrontare
un nuovo ciclone di origine atlantica che, secondo le ultime elaborazioni modellistiche, colpirà con particolare intensità le
regioni nord-occidentali. Le prime avvisaglie si manifesteranno già nel corso di
martedì 20 maggio, ma sarà tra
mercoledì 21 e
giovedì 22 che la situazione raggiungerà il
massimo della criticità. Questo sistema depressionario, in formazione tra la
Corsica e il
Mar Ligure, sarà alimentato da una combinazione di
aria fredda in quota e
forte umidità nei bassi strati, una miscela perfetta per
temporali violenti e
precipitazioni eccezionalmente abbondanti. La sua traiettoria, con spinta da sudovest verso nordest, favorirà un impatto diretto proprio sulle
aree alpine e prealpine, ma anche sulle
pianure pedemontane, dove i terreni risultano già saturi d’acqua.
Accumuli estremi: le province più esposte Le simulazioni più aggiornate stimano
accumuli pluviometrici ben superiori ai 100 mm in meno di 48 ore su vaste aree del Nord. I picchi maggiori sono previsti su
Verbania, dove si potrebbe superare la soglia dei
200 mm, e su
Varese,
Como,
Lecco e
Biella, con valori tra i
130 e i 180 mm. Anche le
pianure lombarde, il
Friuli Venezia Giulia e le
zone alpine del Veneto sono indicate come
aree a rischio elevato di
allagamenti, frane e smottamenti. In questi contesti, la risposta del suolo sarà rapida e critica, con la possibilità concreta di
attivazione di allerte idrogeologiche.
Centro-Sud ancora più caldo, ma per poco Mentre il Nord affronterà
una fase di intenso maltempo, le
regioni meridionali e le
Isole maggiori vivranno un
temporaneo richiamo caldo di natura subtropicale. Si registreranno
temperature sopra media, con punte fino a
30 °C, specie in
Sicilia,
Calabria e
Puglia centro-meridionale. Ma si tratterà di
un’illusione breve, legata al flusso meridionale che precede il fronte instabile. L’avanzata del ciclone verso levante determinerà, già dalla
seconda metà della settimana, un
peggioramento anche su queste zone, con fenomeni che tenderanno a
estendersi lungo l’Appennino centrale e meridionale, coinvolgendo
Umbria,
Lazio,
Campania e
Basso Adriatico. Non si esclude la possibilità di
temporali localmente intensi, accompagnati da
raffiche di vento e grandinate, soprattutto nelle ore pomeridiane.
Un maggio che continua a sorprendere per instabilità Questo mese di Maggio, ormai entrato nella sua fase finale, si conferma
estremamente anomalo e lontano dalla tipica transizione verso l’estate. Le
alte pressioni restano
concentrate sull’Europa settentrionale, in particolare tra
Islanda,
Scandinavia e
Regno Unito, mentre il bacino centrale del Mediterraneo si configura come
zona di scontro e instabilità persistente. La struttura barica prevista dai modelli non mostra segnali di consolidamento dell’estate almeno fino all’ultima settimana del mese. In questo contesto, anche il
Centro-Sud, pur con intermezzi caldi, sarà soggetto a
ripetuti affondi instabili, con alternanza di giornate soleggiate e rovesci improvvisi.
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