Mercati: settimana positiva per l’immobiliare con schiarite su dazi e Fed

Riflettori su quello che è successo durante l'ultima settimana nel comparto immobiliare, partendo dalle aziende quotate a Piazza Affari e dai dati di settore

Apr 26, 2025 - 08:13
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Mercati: settimana positiva per l’immobiliare con schiarite su dazi e Fed

Si chiude una settimana di moderati guadagni per i titoli del comparto immobiliare, quotati a Piazza Affari e, in Europa, grazie alle schiarite sul fronte della guerra commerciale, dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato che i dazi sulle merci cinesi saranno presto “decisamente” più bassi. Il Tycoon ha detto inoltre di non avere alcun piano per licenziare il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, eventualità che aveva condizionato molto il corso degli indici azionari mondiali. A dare impulso continua anche l’ultimo taglio dei tassi da parte della BCE, che avrà un effetto positivo sul costo dei mutui, rendendo più convenienti gli acquisti di case.

L’andamento del settore in Borsa

Il settore immobiliare sulla piazza milanese ha vissuto una settimana rialzista con l’indice FTSE Italia All Share Real Estate che porta a casa una salita dello 0,7%. Un guadagno più limitato rispetto a quanto registrato dal comparto, a livello europeo, con l’indice Stoxx 600 Real Estate in progresso dell’1,8%.

I titoli immobiliari quotati a Milano

Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, Brioschi sale del 5%, Abitare In del 2,4%. Aedes guadagna circa l’1%, mentre Gabetti limita il rialzo allo 0,7% e IGD allo 0,5%. Dal lato dei ribassi, Risanamento cede lo 0,4%.

I dati macroeconomici

Sul fronte macroeconomico, in USA, continuano a diminuire le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 18 aprile marzo 2025, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un decremento del 12,7%, dopo il calo del 8,5% della settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è diminuito del 12,7%, mentre quello relativo alle nuove domande è sceso del 6,6%. La Mortgage Bankers Associations (MBA), ha indicato che i tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90% dal 6,81% precedente.

Si rafforza la vendita di case nuove, nel mese di marzo. Il dato comunicato dal Census Bureau ha evidenziato un incremento del 7,4% a 724 mila unità rispetto alle 674 mila unità di febbraio, quando si era registrato un aumento del 3,1%. Le attese degli analisti erano per un aumento meno robusto, ovvero fino a 684 mila unità. Rispetto alle 683 mila unità di marzo 2024 si registra una crescita del 6%.

Con taglio BCE più vicino il riequilibrio tra tasso fisso e variabile

La Banca Centrale Europea ha deciso di tagliare ulteriormente i tassi di interesse di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 2,25%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,40% e quello sui prestiti marginali al 2,65%. Da inizio anno l’istituto di Francoforte ha già ridotto i tassi di riferimento dello 0,75% e, secondo le previsioni degli economisti, ci potrebbe essere spazio per altri tagli anche nelle prossime riunioni, a partire da quella in programma a giugno.

Secondo MutuiOnline.it la forbice tra tasso fisso e variabile, che già negli ultimi 12 mesi è passata dagli oltre 182 di marzo 2024 agli 87 punti attuali, è destinata a ridursi ulteriormente nelle prossime settimane, con il riequilibrio tra le due tipologie di finanziamento che sembra essere sempre più vicino. All’inizio del mese scorso, infatti, i tassi Euribor a 1 e 3 mesi – indici di riferimento per i mutui a tasso variabile – sono scesi per la prima volta da inizio 2023 sotto il valore dell’IRS a 20 e 30 anni, riferimento per il fisso, e le proiezioni indicano che il trend di discesa dell’Euribor dovrebbe continuare fino al termine del 2025, mentre per quanto riguarda l’IRS ci si aspetta rimanga stabile sui valori attuali.

Studi di settore

La redditività lorda di un’abitazione destinata alla locazione cresce nel primo trimestre del 2025, attestandosi al 9,5%, in netto rialzo rispetto all’8,6% registrato nello stesso periodo del 2024. Lo rivela uno studio condotto da idealista. Un rendimento che, di fatto, più che doppia quello dei Buoni del Tesoro decennali, fermi al 3,6%.

Il report, che mette a confronto i prezzi di vendita e affitto per diverse tipologie di immobili, conferma il buon momento del settore, con tutti i segmenti in crescita. I locali commerciali si confermano i più redditizi, con un rendimento lordo del 12,6% (+0,6 punti rispetto al 2024), seguiti dagli uffici al 10,1% (+0,3 punti percentuale). In ripresa anche i garage, che pur restando l’opzione meno redditizia, passano dal 7,3% all’8%.