Mercati Azionari: improvviso rovesciamento di tendenza rimette nuovamente tutto in discussione

Nella nostra precedente analisi del 10 febbraio, avevamo evidenziato che sembrava che situazione stesse evolvendo effettivamente verso un nuovo rally, che sarebbe confermato con la rottura definitiva del pivot point a 6120, che ha bloccato il mercato azionario per 3 mesi, anche perché rappresenta livello di obiettivo sia dell’analisi swing che di quella counterswing. In […] L'articolo Mercati Azionari: improvviso rovesciamento di tendenza rimette nuovamente tutto in discussione proviene da Word2Invest.

Feb 24, 2025 - 10:14
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Mercati Azionari: improvviso rovesciamento di tendenza rimette nuovamente tutto in discussione

Nella nostra precedente analisi del 10 febbraio, avevamo evidenziato che sembrava che situazione stesse evolvendo effettivamente verso un nuovo rally, che sarebbe confermato con la rottura definitiva del pivot point a 6120, che ha bloccato il mercato azionario per 3 mesi, anche perché rappresenta livello di obiettivo sia dell’analisi swing che di quella counterswing. In caso di conferma, l’obiettivo è posto tra 6300, dove ci potrebbe essere una nuova pausa, e 6500 come fascia alta. L’analisi tecnica, va ricordato, ragiona sempre in termini di probabilità e non ci certezze, ma in questo momento la bilancia delle probabilità è spostata verso un ultimo rally finale.

Malgrado la forte correzione di venerdì, seguita alla falsa rottura di 6120 di due giorni prima, non vi sono evidenti segnali di inversione di tendenza, a patto che venga mantenuto il livello compreso tra 5900 e 6000.

Nonostante il ribasso di venerdì, il carico speculativo è ancora molto forte, come si può vedere dagli ETF a leva e dalla put/call ratio. È in atto un tentativo di rotazione, con gli investitori che scaricano posizioni sul settore tecnologico, andando a comprare i settori più difensivi, come spesso accade nei momenti finali di un lungo ciclo rialzista.

La somma delle capitalizzazioni è però molto sbilanciata sui Magnificent Seven del settore tecnologico, come si nota dal brusco ribasso. Sarebbe importante tenere il livello di 6000, a cui l’indice SP500 è arrivato molto vicino già venerdì 21.

Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly

Malgrado ci siano stati nelle settimane scorse molteplici segni di scricchiolio sul chart weekly, i punti fondamentali dell’indicatore RSI a 21 settimane non sono stati ancora rotti al ribasso. Sul chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane è evidente la convergenza di linee orizzontali e di linee di trend, che rimangono gli strumenti migliori per poter avere una conferma affidabile che si è formato un top importante di medio termine.

In mancanza della rottura di queste linee, finché tengono queste linee e non viene violato il pivot point a 5800-5860, l’indice SP500 sembra aver la forza di puntare all’obiettivo successivo posto tra 6300-6500.

Ripetiamo comunque ancora una volta che, in un’ottica di più lungo termine, rimaniamo nella fase finale del bull market e il risk/reward di posizioni Long rimane molto sbilanciato dalla parte del rischio.

Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine

La spinta al rialzo si è esaurita negli ultimi due giorni della settimana, con superamento del massimo posto a 6120 nella giornata di mercoledì, che si è rivelato essere un falso segnale positivo di forza e il rovesciamento al ribasso che ne è seguito si fermato sull’area pivot attorno a 6000 dell’indice SP500, con il mercato che ha tentato una rotazione dal settore tecnologico verso settori più difensivi come il farmaceutico.

Sotto 6000, c’è un’altra area pivot a 5920-5940, al di sotto della quale si aprirebbe un allargamento della correzione, con allert anche sul trend di medio termine, anche se solo sotto 5800 si potrebbe parlare di inversione.

I risultati di Nvidia, che saranno pubblicati a metà della settimana entrante, diventano a questo punto un test per tutto il settore tecnologico.

Chiusura della settimana al ribasso per l’indice Nasdaq, che sfiora addirittura un key reversal week perdendo il 2% nella sola sola giornata di venerdì 21. Può aver pesato un’importante scadenza tecnica su futures ed opzioni, ma lo capiremo solo nei prossimi giorni, per ora dobbiamo registrare che il settore tecnologico sta perdendo forza, con ribassi concentrati nei titoli più legati all’Artificial intelligence e ai semiconduttori.

Senza un allargamento del numero dei settori al rialzo, Il peso dell’indice Nasdaq 100 rimane l’ago dell bilancia del mercato azionario U.S.A.. in caso di ripresa della debolezza anche la settimana entrante, la linea Maginot rimane l’importante pivot point a 20630.

Rimane fondamentale tenere sempre il baluardo difensivo del livello di 50-51 dello stesso RSI, al di sopra del quale il trend dell’indice Nasdaq 100 rimane al rialzo.

Mercati Azionari: il sentiment torna in una fase leggero pessimismo, malgrado un eccesso di euforia ancora presente sulla put/call ratio

Chiusura settimanale in ribasso da 44 a 35 dell’indice di sentiment composito CNN Fear & Greed, che si posiziona nuovamente in una fascia di moderato pessimismo.

Rimane invece in eccesso di euforia la Put/Call ratio, malgrado il forte ribasso coincidente con le scadenze tecniche di febbraio, sintomo che permane una leva al rialzo stratificata.

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