Mazzata Europea: l’applicazione del sistema ETS sullo scambio del Carbonio farà crescere i costi del riscaldamento sino al 41%

L'applicazione del sistema di scambio del carbonio ETS2 che colpirà anche famiglie e piccole imprese, porterà a un aumento dei costi di trasport del 27% e del riscaldamento del 41% secondo Bloomberg. Un disastro per famiglie e imprese L'articolo Mazzata Europea: l’applicazione del sistema ETS sullo scambio del Carbonio farà crescere i costi del riscaldamento sino al 41% proviene da Scenari Economici.

Mar 7, 2025 - 15:35
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Mazzata Europea: l’applicazione del sistema ETS sullo scambio del Carbonio farà crescere i costi del riscaldamento sino al 41%

Il nuovo sistema di scambio di emissioni dell’Unione Europea, che dovrebbe entrare in vigore nel 2027, è destinato a far lievitare i prezzi del riscaldamento domestico e dei trasporti, come afferma la società di ricerca BloombergNEF in un nuovo rapporto.

Il nuovo sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE per gli edifici, il trasporto su strada e la piccola industria, denominato ETS2, dovrebbe diventare pienamente operativo nel 2027.
L’ETS2 coprirà e affronterà le emissioni di anidride carbonica (CO2) derivanti dalla combustione di combustibili negli edifici, nel trasporto su strada e in altri settori, principalmente la piccola industria, non coperti dall’attuale sistema di scambio di quote di emissioni (EU ETS).

“Finora, le riduzioni delle emissioni in questi settori sono state insufficienti per portare l’UE su un percorso deciso verso l’obiettivo di neutralità climatica del 2050. Il prezzo del carbonio fissato dall’ETS2 fornirà un incentivo di mercato per gli investimenti nella ristrutturazione degli edifici e nella mobilità a basse emissioni”, afferma la Commissione europea. Quindi utilizza l’unica via che conosce la UE: Tassare , taassare e tassare a partire dai più poveri. 

Sebbene si tratti di un sistema “cap and trade” come l’attuale EU ETS, l’ETS2 coprirà le emissioni a monte. Ciò significa che saranno i fornitori di carburante, piuttosto che i consumatori finali come le famiglie o gli utenti di automobili, a dover monitorare e comunicare le proprie emissioni.

Gli utenti non pagheranno direttamente, ma i fornitori di carburante probabilmente trasferiranno i costi più elevati dovuti allo scambio di emissioni di carbonio, ma alla fine i diritti di carbonio saranno pagati dai consumatori

Secondo l’analisi di BloombergNEF, due anni dopo il lancio del 2027, il prezzo della CO2 potrebbe salire fino a 161 dollari (149 euro) per tonnellata metrica nel 2029. Questo sarebbe più del doppio dell’attuale prezzo della CO2 nell’ambito dell’attuale sistema di scambio ETS dell’UE per le emissioni dell’industria e delle centrali elettriche.

Secondo l’analisi del BNEF, il prezzo del carbonio previsto dall’EU ETS2 potrebbe far lievitare i costi del trasporto su strada del 27%, mentre le bollette per il riscaldamento domestico potrebbero aumentare fino al 41%.

“Obiettivi ambiziosi e costi elevati rischiano di far perdere la testa a famiglie e piccole imprese”, si legge nel rapporto. Ovviamente queste tasse avranno delle importanti ricadute politiche di cui i governi dovranno prendersi carico. Ci attende, dal 2027, un periodo di forte istabilità politica: riusciranno i governi a resistere a un simile shock inflazionistico?


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