Marco Giallini: “Sono dimagrito, ciancicato. E vi spiego perché Rocco Schiavone non può essere trasmesso su Rai 1”

Rocco Schiavone torna con i nuovi episodi. La messa in onda è prevista a partire da mercoledì 19 febbraio su Rai 2. A vestire i panni del vicequestore romano trasferitosi ad Aosta è sempre Marco Giallini che in occasione della conferenza stampa di lancio della nuova stagione spiega perché, malgrado il successo di ascolti, la serie non traslochi su Rai 1.

“Non conosco questi meccanismi” fa sapere Giallini, come riporta Fanpage, “ma credo che la serie stia bene su Rai 2. Su Rai 1 c’è stato un momento in cui si paventava l’ipotesi di mandarla in onda lì, ma evidentemente ci sono delle caratteristiche di Schiavone che non posso essere trasmesse lì“.

Il pubblico troverà nei nuovi episodi uno Schiavone particolarmente dimagrito. Esigenze di copione, ma non della serie in questione: “Avevo perso cinque chili per un film precedente, all’età mia si vedono di più. Ho cercato di recuperarli in extremis ma non ce l’ho fatta, ma è una cosa che ha aiutato per restituire il suo senso di sofferenza” sono le parole dell’attore, che descrive così l’evoluzione del suo personaggio – che definisce come quello a cui è più legato, “una sorta di ciancicato maledetto” – dagli inizi a oggi: “È meno alla ricerca dell’amore, in tutti i sensi. All’inizio cercava l’amore in tutte le cose, ora è disilluso, meno presente alla vita di tutti i giorni”. Un po’ come, secondo Giallini, disillusa è la società odierna: “Mi sembra palese che la disillusione serpeggi tra gli Italiani. Oggi non c’è contatto tra la gente, anche a causa della sparizione delle edicole, che favorivano il confronto e lo scambio di idee […] Una volta le persone parlavano tra di loro, ora non c’è più niente”.

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