Abarth e quella Frégate di Boano da 170 km/h…

Settant'anni fa, al salone di Torino, fu svelata la Renault-Abarth-Autobleu Frégate, una coupé italo-francese con una bella storia da raccontare L'articolo Abarth e quella Frégate di Boano da 170 km/h… proviene da Veloce.

Mar 21, 2025 - 15:19
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Abarth e quella Frégate di Boano da 170 km/h…

Vi ricordate la Renault Frégate? Probabilmente no, ma è fondamentale fare un piccolo ripasso per “mettere a fuoco” nel migliore dei modi la curiosa one-off franco-italiana che vedete in queste vecchie fotografie.

SFIDA ALLA MODERNITÀ. Nata nel 1951, la Renault Frégate era un’onesta berlina da famiglia che puntava a mettere i bastoni tra le ruote della Citroën Traction Avant, una delle primissime auto a trazione anteriore della storia, modernissima per l’epoca benché fosse sulla breccia da più di quindici anni. La Frégate mossa da un 2.0 a quattro cilindri con 58 CV e toccava i 130 km/h, dieci in più rispetto alla rivale del double chevron nata negli anni ’30.

PERCHÈ NON UNA CABRIO? Della Frégate, una volta risolti i difetti di gioventù che l’afflissero, dando non pochi grattacapi ai tecnici e ai progettisti, la casa francese pensò in un primo momento di realizzare una versione cabriolet in collaborazione con la carrozzeria torinese Ghia, ma ben presto si rese conto che i costi di sviluppo e produzione avrebbero superato i risultati delle potenziali vendite. 

FACCIAMOLA PIÙ “CATTIVA”! L’idea di rendere la Frégate più accattivante, e di conquistare una nuova fetta di pubblico, comunque, non fu messa da parte. Nel 1954 si fece avanti l’Autobleu, azienda nata quattro anni prima che, in Francia, vendeva le marmitte dell’Abarth e cominciava ad avere una certa fama presso gli automobilisti sportivi grazie all’elaborazione della piccola Renault 4CV. Scesero in campo anche l’Abarth e, per lo stile, che doveva distaccarsi in maniera netta da quello della berlina e catturare il cuore e gli occhi degli appassionati, la carrozzeria Boano, altro celebre atelier torinese. 

DODICI CAVALLI E 40 KM/H IN PIÙ. Dotato di un carburatore a doppio corpo e grazie a una serie di sapienti modifiche apportate dai tecnici dell’Abarth, il motore della Frégate Autoblue raggiunse una potenza di 70 CV, consentendo alla coupé nata dalla matita di Boano, che plasmò forme grintose e disegnò un’altrettanto grintosa livrea bianco-rossa, di sfiorare i 170 orari. Niente male, per un’auto derivata da una tranquilla berlina da famiglia di settant’anni fa.    

UNICA AL MONDO. La Renault-Abarth-Autobleu Frégate fu esposta al salone di Torino del 1955 e, benché all’inizio qualcuno pensò al contrario, non vide mai le luci della catena di montaggio, nemmeno per una piccola serie. Il problema, ancora una volta, era legato agli eccessivi costi di messa in produzione. Questa Frégate, quindi, è unica al mondo, e non è così raro incontrarla al concorso d’Eleganza di Villa d’Este, dove, tutte le volte, la sua storia poco conosciuta desta grande meraviglia e curiosità. 

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