Lulù Selassiè rompe il silenzio: “Se ho picchiato Manuel?”

A pochi mesi dalla notizia della denuncia per stalking che Manuel Bortuzzo ha fatto nei confronti di Lulù Selassié, la settimana scorsa l’ex gieffina è stata condannata dal gup di Roma a un anno e otto mesi, con pena sospesa. La giovane si è comunque dichiarata innocente: “In questi mesi ho sopportato troppo, molte calunnie e non solo dal mio ex compagno, ma da chi manipola i fatti e la realtà. Hanno costruito bugie ai miei danni. Io però continuo a camminare a testa alta e so qual è la verità assoluta. Questo è il periodo più brutto della mia vita. Molti vanno contro di me senza sapere nulla, ma presto parlerò“. E in effetti la ragazza ha parlato, così come le sue sorelle. Clarissa ad esempio ha pubblicato delle foto che smentirebbero la versione di Manuel.

Lulù Selassié assicura: “Mai picchiato il mio ex fidanzato”.

A qualche giorno dalla condanna, l’ex vippona del GF Vip ha deciso di parlare e l’ha fatto in un’intervista rilasciata a Gabriele Parpiglia, che uscirà domenica. La ragazza nell’anteprima ha assicurato di non aver mai tirato schiaffi o picchiato Manuel Bortuzzo.

ANTICIPAZIONE #podcast intervista #luluselassie sul caso di cronaca che la vede coinvolta con una condanna in primo grado di 1 e 8 mesi per Stalking e minacce perdurate nel tempo nei confronti di #manuelbortuzzo. Lucrezia Selassiè non ha mai raccontato la sua versione dei fatti.… pic.twitter.com/vqfKlvXGV7

— Gabriele Parpiglia (@Parpiglia) April 11, 2025

Gabriele Parpiglia ha fatto sapere: “Lei è coinvolta in un caso di cronaca con una condanna in primo grado di 1 e 8 mesi per Stalking e minacce perdurate nel tempo nei confronti di Manuel Bortuzzo. Lucrezia non ha mai raccontato la sua versione dei fatti. Dietro le quinte di una condanna che fa e farà molto discutere, per raccontare questa storia, ve lo assicuro, ci vuole molto coraggio . Che sia molto chiaro. Spieghiamo. La storia pubblica: Lulù Selassié e’ stata condannata per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo. Ma ci sono molti punti interrogativi soprattutto dopo aver letto le carte di questa intricata e ‘velocissima’ vicenda giudiziaria. Ecco alcune verità che troverete nella newsletter: La verità nascosta: lui le mandava messaggi d’amore fino a pochi mesi fa. Mentre lei è costretta a indossare un braccialetto elettronico, abbiamo scoperto fotografie, chat e un braccialetto con scritto il nome di lei, cose che raccontano una versione completamente diversa. Vi svelo le incredibili contraddizioni di questo caso: come può qualcuno dichiarare di vivere nell’ansia e contemporaneamente cercare il contatto con chi dovrebbe “perseguitarlo”? Nella newsletter vi racconto ciò che i media tradizionali hanno totalmente e inspiegabilmente ignorato“.

Non ci resta che attenderà domenica per ascoltare la verità di Lucrezia. [meride embed="22385"]

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