L’INTERPOL ha sospeso la Red Notice contro Paul Watson: ecco cosa significa (e perché è una grande vittoria)

Nel 2024 il Capitano Paul Watson, storico fondatore del movimento Sea Shepherd, è stato arrestato in Groenlandia mentre faceva rifornimento alla sua imbarcazione. Un evento che ha smobilitato il mondo intero dato perché l’arresto non è avvenuto per un crimine, ma per la sua lotta a difesa delle balene e della vita marina. Dietro al...

Apr 10, 2025 - 11:18
 0
L’INTERPOL ha sospeso la Red Notice contro Paul Watson: ecco cosa significa (e perché è una grande vittoria)

Nel 2024 il Capitano Paul Watson, storico fondatore del movimento Sea Shepherd, è stato arrestato in Groenlandia mentre faceva rifornimento alla sua imbarcazione. Un evento che ha smobilitato il mondo intero dato perché l’arresto non è avvenuto per un crimine, ma per la sua lotta a difesa delle balene e della vita marina.

Dietro al fermo vi era una Red Notice emessa dal Giappone tramite INTERPOL, collegata a passate azioni di Watson contro la caccia alle balene nell’Antartide. Tuttavia la situazione si è rivelata più complessa e ambigua di quanto sembrasse. La notifica, che si pensava fosse stata ritirata, era in realtà rimasta attiva ma riservata, probabilmente per agevolare l’arresto senza allertare il Capitano.

L’arresto ha dato il via a un periodo di quasi cinque mesi di incertezza, con Watson trattenuto in attesa di una possibile estradizione in Giappone. Solo a ridosso della decisione finale, la Danimarca ha respinto la richiesta, riconoscendo la debolezza del caso giapponese e rilasciando Watson. Il caso ha suscitato indignazione internazionale, non solo per la sua natura, ma anche per le pressioni politiche che sembrano averne influenzato l’origine.

Le motivazioni della sospensione

Ebbene, ora la Commissione per il Controllo dei File di INTERPOL ha deciso di sospendere la Red Notice, evidenziando gravi violazioni dei diritti fondamentali e mettendo in discussione la legittimità dell’intero procedimento. Tra le motivazioni indicate: l’evidente motivazione politica del mandato, l’assenza di proporzionalità, e l’alto rischio di ingiusto processo o maltrattamenti in caso di estradizione.

Con la rimozione del mandato dal sistema informatico di INTERPOL, nessuno dei suoi 196 membri può più agire contro Watson. Questo gli ha restituito la libertà di movimento e rappresenta un importante passo avanti nella sua battaglia per la verità.

Nel frattempo, il Capitano continua a essere una voce di primo piano nella difesa degli oceani. È atteso come relatore alla Conferenza ONU sugli Oceani (UNOC3) di giugno 2025, a Nizza, dove porterà la sua testimonianza e la sua visione per un futuro marino più giusto e sostenibile. Questa vicenda è un chiaro segnale: non si possono criminalizzare i difensori del Pianeta.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Fonte: Captain Paul Watson Foundation

Ti potrebbe interessare anche: