Lega, Salvini: “Noi collante del governo”. La richiesta del congresso: “Torni al Viminale”

A Firenze la due giorni del Carroccio, che rinnoverà la carica di segretario allo stesso Salvini. “Noi contro ogni tipo di guerra e conflitto. Sui dazi dialogare con gli Usa”

Apr 5, 2025 - 17:52
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Lega, Salvini: “Noi collante del governo”. La richiesta del congresso: “Torni al Viminale”

Firenze, 5 aprile 2025 – "La Lega è una comunità, è una famiglia". Matteo Salvini apre così, al primo congresso nazionale del Carroccio, che "non sarà un congresso contro qualcuno". "Noi non siamo contro l'Europa, contro gli stranieri, contro le diversità, anzi, noi siamo un movimento politico che adora, tutela e difende le diversità, perché il buon Dio ci ha fatto diversi", continua il vicepremier e ministro dal palco della Fortezza da Basso di Firenze mentre dà il benvenuto a tutti i “fratelli veneti, lombardi, piemontesi, siciliani, pugliesi, romani e di tutte le regioni d'Italia". "Sicuramente questo è un congresso contro ogni tipo di guerra e di conflitto, contro le guerre militari, contro le guerre commerciali, e noi vogliamo proporre un futuro diverso che non significa sfilare in piazza con idee confuse e delle bandiere rosse", dice Salvini lanciando una frecciata all'opposizione e, in particolare, al M5s che nello stesso momento manifesta a Roma contro il piano di riarmo dell'Ue.

CONGRESSO LEGA FIRENZE
MATTEO SALVINI MINISTRO DEI TRASPORTI

"La Lega e il governo sono una cosa sola, si mettano l'animo in pace, Conte, la Schlein, e compagnia varia. La Lega è garanzia che il governo avrà vita lunga, la Lega è il collante del governo", sottolinea cercando di allontanare le voci di tensioni con Forza Italia.

Non manca poi il riferimento ai dazi Usa, di cui già in mattinata aveva parlato anche il ministro dell'Economia, e collega di partito, Giancarlo Giorgetti al Forum Ambrosetti. "La trattativa col governo americano ci deve essere, meglio dialogare che guerreggiare – dice Salvini, che sarà riconfermato nel ruolo di segretario del partito –. Quello che può cambiare sono le politiche suicide dell'Ue: azzerare il green deal, la sbornia elettrica, il patto di stabilità, i danni fatti agli agricoltori. Parlano dei pericoli dei dazi di Trump sulle auto europee ma stando alle folli direttive 7 milioni di veicoli euro-5 tra poche settimane dovrebbero essere fuori legge. In attesa di portare a casa una trattativa utile con gli Usa azzeriamo le politiche suicide Ue che stanno massacrando le nostre imprese, azzeriamo la burocrazia europea".

Da Romeo a Molinari: “Salvini torni al Viminale”

E dal congresso arriva la richiesta a Salvini di tornare a fare il ministro dell’Interno. "In questo momento sull'amministrazione della giustizia e sulla sicurezza credo si stia facendo bene l'ordinario, ma credo che su questi temi serva qualcosa di straordinario e solo Matteo Salvini tornando al Viminale potrà farlo. Il congresso deve chiedere a Matteo Salvini il sacrificio di tornare al Viminale. Matteo pensaci perché credo che qui saranno tutti quanti d'accordo", dice il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari. "Uscito indenne dal processo di Palermo, Matteo Salvini è il miglior garante della sicurezza del Paese, l'unico che può darci un Paese più sicuro", aggiunge. 

Gli fa eco Massimiliano Romeo. "Se si dovesse aprire una strada percorribile che possa portare Matteo Salvini a tornare a fare il ministro dell'Interno, dobbiamo per forza e a tutti i costi seguirla, perché è quello che dobbiamo fare proprio per il grande lavoro concreto e quello che ha dimostrato sul campo", afferma il segretario regionale del carroccio in Lombardia. "Dal 2007 in poi ci sono stati due ministri dell'Interno che hanno fermato maggiormente l'immigrazione, lo dicono i numeri degli sbarchi – sottolinea Romeo –Roberto Maroni e Matteo Salvini".