Le terme italiane sono mete ideali da Pasqua al 1° maggio
Il turismo termale cresce tra Pasqua e il 1° maggio con oltre 76mila arrivi, con tanti italiani che scelgono i centri benessere anche solo per un giorno di relax

Il settore del turismo termale apre la stagione pre-estiva con numeri che si fanno notare anche dai più distratti. Le vacanze di Pasqua e il ponte del Primo maggio stanno spingendo migliaia di italiani verso gli hotel con spa e centri benessere, dove l’acqua calda e i fanghi terapeutici battono il caos dei viaggi intercontinentali. Secondo i rilevamenti di Federterme Confindustria, elaborati insieme alle aziende associate, il tasso di occupazione oscilla tra il 65% e il 70%, con un incremento dell’1,2% sul 2024.
Un balzo che non ha nulla di folcloristico: dietro c’è la riscoperta di un turismo meno appariscente, ma molto più efficace, fatto di stabilimenti storici, paesaggi fuori catalogo e week-end rigeneranti.
Terme italiane: boom di prenotazioni e soggiorni sempre più lunghi
Le terme non sono assolutamente delle mete da evitare, anzi per i ponti tra le feste pasquali, il 25 aprile e il Primo maggio sono attesi oltre 76mila visitatori per un totale di circa 251mila presenze distribuite nei 290 hotel specializzati sparsi lungo il territorio nazionale.
La permanenza media supera i 3 giorni, segno che la vacanza termale non è più solo una parentesi terapeutica ma un’esperienza prolungata. Le strutture si distinguono per la varietà dell’offerta e per la capacità di rispondere a una domanda sempre più orientata al benessere personalizzato.
Pacchetti wellness e pensione completa: le formule più scelte
Tra le formule più richieste dai viaggiatori, quella che raccoglie il maggior consenso prevede:
- tre notti in pensione completa;
- accesso illimitato alle piscine termali;
- utilizzo libero delle aree relax e fitness;
- trattamenti dedicati al benessere fisico ed estetico.
A trainare la domanda sono quattro regioni che continuano a macinare numeri:
- Veneto;
- Campania;
- Toscana;
- Emilia-Romagna.
Queste aree coprono da sole l’80% del movimento complessivo e rappresentano modelli consolidati di accoglienza termale. La loro forza sta nella varietà dell’offerta: dai centri storici rinomati agli hotel immersi nella natura, il ventaglio di proposte non ha bisogno di effetti speciali per attrarre chi cerca una pausa senza fronzoli.
Sempre più italiani scelgono le terme anche solo per un giorno
C’è chi alle valigie preferisce lo zaino leggero. Cresce la quota di italiani che sceglie una giornata alle terme senza fermarsi per la notte. È una tendenza tutt’altro che marginale, soprattutto nei territori ben collegati con i centri urbani o le zone di villeggiatura.
Parliamo di una clientela che rappresenta fino al 60% del flusso complessivo. Bastano poche ore, ma fatte bene: tra idromassaggi, percorsi sensoriali e qualche trattamento mirato, si porta a casa una ricarica senza necessità di prenotare un weekend intero.
Turisti da Germania, Austria e Nord Europa scelgono le terme italiane
Tra i frequentatori delle strutture non mancano i visitatori internazionali, provenienti in particolare da:
- Germania;
- Austria;
- Svizzera;
- Nord Europa.
Nel 2024 l’Italia ha superato la Francia per presenze turistiche
Il buon andamento del comparto termale si inserisce in un trend più ampio che riguarda l’intero sistema turistico nazionale. Secondo i dati resi noti da Istat, nel quarto trimestre del 2024 l’Italia ha registrato un incremento delle presenze dell’11,1%, portando il totale annuo a 458,4 milioni.
Un balzo del 2,5% rispetto al 2023, trainato in gran parte dai viaggiatori internazionali, che da soli rappresentano oltre metà degli arrivi complessivi. Un risultato che conferma la posizione dell’Italia tra i Paesi più visitati in Europa, subito dopo la Spagna. Un numero in aumento, nonostante i rincari pasquali.