Le grazie concesse da Joe Biden non sono nulle perché firmate con l’autopen

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Mar 18, 2025 - 23:08
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Le grazie concesse da Joe Biden non sono nulle perché firmate con l’autopen

In un post pubblicato su Truth, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha insinuato che le grazie concesse da Joe Biden al Comitato che indagò sull’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021 non fossero valide. Il motivo? Secondo Trump, l’allora Presidente in carica non le avrebbe firmate personalmente, poiché le firme sarebbero state fatte da un macchinario noto come “autopen”.

A seguito di questa accusa contro gli atti del suo predecessore, è partita una campagna denigratoria nei suoi confronti. Si riscontra, infatti, la diffusione di un meme in cui tra le foto di Trump durante la sua prima e seconda amministrazione non compare Biden, ma la foto di un autopen raffigurato mentre firma al suo posto. A rilanciare il meme è stato l’account X ufficiale del Presidente degli Stati Uniti (@POTUS), che ha ripreso lo screenshot del post pubblicato dall’account personale di Donald Trump su Truth. Il tutto è stato poi ulteriormente condiviso da Elon Musk.

Questa storia non è nuova. In un altro post su Truth, pubblicato lo scorso 15 marzo, Donald Trump insinuò che Joe Biden non avesse firmato alcun ordine e che qualcun altro avesse operato al suo posto come “real President”, utilizzando proprio l’autopen. Qualche giorno prima, durante la conferenza stampa del 13 marzo, Trump aveva dichiarato che durante l’amministrazione Biden quasi tutti i documenti sarebbero stati firmati con l’autopen e che «nessuno ha mai sentito parlare di una cosa del genere». In realtà, l’autopen è uno strumento ben noto e utilizzato dai Presidenti americani suoi predecessori.

L’uso dell’autopen nella storia presidenziale americana

In realtà, come spiegato il 17 marzo dai colleghi fact-checker di PolitiFact e Snopes, Joe Biden non è stato il primo Presidente americano ad aver utilizzato l’autopen durante il proprio mandato. Questo venne usato anche da Barack Obama, George W. Bush e John F. Kennedy, mentre Thomas Jefferson fece uso del poligrafo. La foto dell’autopen usata per creare il meme è quella della Autopen Model 80.

Cosa dice la Costituzione americana

La Costituzione americana non fa menzione di un segno o una firma per la concessione della grazia. Inoltre, una sentenza della Corte d’Appello degli Stati Uniti del 2024 afferma che «nulla nella Costituzione limita l’esercizio del potere di clemenza da parte del Presidente alle commutazioni che sono state rese tramite un documento scritto».

Secondo Bernadette Meyler, studiosa di diritto costituzionale britannico e americano alla Stanford University, «il presidente ha il potere di perdonare, ma non c’è alcuna specifica (a differenza della firma di progetti di legge) che questo perdono debba essere scritto. Pertanto, non è chiaro se una firma sarebbe richiesta, poiché la decisione di perdonare potrebbe essere orale piuttosto che scritta». Quelli che devono essere firmati sono, invece, i progetti di legge approvati.

Frank O. Bowman III, professore di legge presso l’Università del Missouri, racconta che i documenti delle grazie concesse dalla presidenza di Abraham Lincoln non corrispondono tra loro (foto sopra) per un semplice motivo: «Nel 1800, il segretario di Stato, o uno dei suoi funzionari, spesso preparava e firmava mandati di grazia a nome del presidente».

I pareri del Dipartimento di Giustizia

Il Dipartimento di Giustizia americano, nel 2005, dichiarò che vi possono essere ragioni pratiche per l’utilizzo dell’autopen, ad esempio quando il Presidente è lontano dalla Casa Bianca e desidera che una legge entri in vigore nell’immediato. Secondo Brian Kalt, professore di giurisprudenza alla Michigan State University, questo parere del Dipartimento di Giustizia giustifica l’uso dell’autopen da parte di Joe Biden.

Un altro parere, realizzato nel 1929, sostiene che la grazia non necessita di una firma da parte del Presidente in persona: «Se deve riportare la firma in facsimile ed essere certificato da un funzionario incaricato dei registri come rilasciato dal Presidente, o su sua direttiva, ciò sarà sufficiente».

Trump può revocare le grazie concesse da Biden?

La risposta è chiara: non può farlo. Come spiegato dalla Corte Federale, in una sentenza del 1869, una grazia concessa non può essere revocata. Se ciò fosse possibile, sarebbe un problema anche per Trump secondo Michael Gerhardt, professore di giurisprudenza presso l’Università della Carolina del Nord: «Anche secondo la concezione di Trump di un potere presidenziale illimitato, un futuro presidente potrebbe annullare qualsiasi cosa abbia fatto». Ad esempio, seguendo l’idea di Trump, in un futuro qualcuno potrebbe revocare la grazia da lui concessa ai delinquenti che hanno preso d’assalto il Campidoglio il 6 gennaio 2021.

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