La QUIETE meteo non è contemplata: ecco cosa ci aspetta ad APRILE

La fase conclusiva di marzo e l’avvio di aprile 2025 sembrano destinati a mantenere un’impronta fortemente instabile sul panorama meteo italiano.   Le proiezioni attuali indicano che la configurazione sinottica continuerà a escludere l’Italia dalla protezione di strutture anticicloniche solide e durature, lasciando invece spazio a dinamiche atmosferiche votate all’instabilità e alla persistenza del maltempo […] La QUIETE meteo non è contemplata: ecco cosa ci aspetta ad APRILE

Mar 24, 2025 - 09:37
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La QUIETE meteo non è contemplata: ecco cosa ci aspetta ad APRILE

La fase conclusiva di marzo e l’avvio di aprile 2025 sembrano destinati a mantenere un’impronta fortemente instabile sul panorama meteo italiano.

 

Le proiezioni attuali indicano che la configurazione sinottica continuerà a escludere l’Italia dalla protezione di strutture anticicloniche solide e durature, lasciando invece spazio a dinamiche atmosferiche votate all’instabilità e alla persistenza del maltempo su molte aree del Paese.

 

In particolare, le alte pressioni resteranno posizionate lontano dal bacino del Mediterraneo: l’anticiclone delle Azzorre, per esempio, manterrà la sua influenza sull’area atlantica e sulla Penisola Iberica, proteggendola dai flussi perturbati.

 

All’estremo opposto, sull’Europa nord-orientale, un’altra cellula di alta pressione contribuirà a indirizzare correnti d’aria più fredde verso le latitudini mediterranee.

 

L’Italia, situata esattamente nel mezzo di queste due forze contrapposte, si troverà nuovamente coinvolta in un canale depressionario attivo tra il Mediterraneo centrale e quello orientale, zona in cui andranno a convergere impulsi instabili di origine nord-atlantica.

 

Questa persistente configurazione sarà alla base di un’elevata, se non molto elevata, probabilità di precipitazioni su gran parte della Penisola. Le condizioni meteorologiche si manterranno dunque incerte e improntate all’instabilità, con rovesci e temporali sparsi, alternati solo da brevi schiarite.

 

Si tratta di una situazione atmosferica che, seppur tipica del periodo primaverile, sembra quest’anno particolarmente insistente, con scarsi segnali di un cambio di rotta verso scenari più stabili e soleggiati.

 

All’inizio di aprile, alcuni modelli indicano un tentativo da parte dell’anticiclone delle Azzorre di espandersi verso l’Europa occidentale. Tuttavia, questa manovra sembrerebbe più orientata a un sollevamento verso l’Europa centro-settentrionale piuttosto che a un’estensione diretta verso est, il che escluderebbe ancora una volta l’Italia dal campo di alta pressione.

 

In questo contesto, l’anticiclone riuscirebbe a consolidarsi sulle Isole Britanniche, sulla Francia settentrionale e, in parte, sulla Scandinavia, rafforzando la sua presenza a latitudini più alte.

 

Nel frattempo, l’Italia resterà esposta all’influenza di correnti fresche e instabili provenienti da nord-est, responsabili di un ulteriore calo delle temperature, soprattutto nelle regioni centro-meridionali.

 

Proprio queste zone, secondo le tendenze attuali, potrebbero risultare maggiormente penalizzate nella prima parte di aprile, con una nuova sequenza di giornate instabili caratterizzate da rovesci diffusi, temporali localmente intensi e un clima generalmente più fresco rispetto alla media stagionale.

 

In sintesi, il passaggio tra la fine di marzo e l’inizio di aprile non segnerà ancora l’arrivo di una primavera stabile e soleggiata sull’Italia. Al contrario, il Paese dovrà fare i conti con una dinamica atmosferica fortemente condizionata da scambi meridiani e intrusioni d’aria fredda che manterranno vive le condizioni di instabilità, con un rischio elevato di precipitazioni e temperature spesso inferiori ai valori tipici del periodo.

 

Solo ulteriori aggiornamenti nelle prossime settimane potranno chiarire se e quando l’alta pressione tornerà davvero protagonista sul Mediterraneo centrale.

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