La preoccupazione di Mattarella sui “salari insufficienti”: “Le famiglie non reggono l’aumento del costo della vita”

“Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia”. È l’allarme lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la sua visita a Latina all’azienda BSP Pharmaceuticals S.p.a. in occasione della celebrazione della Festa del lavoro. Il Capo dello Stato entra nel merito delle “questioni salariali” sottolineando […] L'articolo La preoccupazione di Mattarella sui “salari insufficienti”: “Le famiglie non reggono l’aumento del costo della vita” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 29, 2025 - 12:33
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La preoccupazione di Mattarella sui “salari insufficienti”: “Le famiglie non reggono l’aumento del costo della vita”

“Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia”. È l’allarme lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la sua visita a Latina all’azienda BSP Pharmaceuticals S.p.a. in occasione della celebrazione della Festa del lavoro. Il Capo dello Stato entra nel merito delle “questioni salariali” sottolineando quanto queste siano “fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso”.

I salari bassi – “Si registrano segnali incoraggianti sui livelli di occupazione”, ricorda Mattarella, sottolineando però che “permangono, d’altro lato, aspetti di preoccupazione sui livelli salariali, come segnalano i dati statistici e anche l’ultimo Rapporto mondiale 2024-2025 dell’Organizzazione internazionale del lavoro”. Salari insufficienti che “incidono anche sul preoccupante calo demografico“, ricorda il Capo dello Stato, “perché i giovani incontrano difficoltà a progettare con solidità il proprio futuro. Resta, inoltre, alto il numero di giovani, con preparazione anche di alta qualificazione, spinti all’emigrazione. Questi fenomeni impoveriscono il nostro capitale umano”.

Il trattamento dei lavoratori migranti – Equità che è fondamentale anche per i salari dei lavoratori stranieri. “Il trattamento dei migranti – con salari che, secondo l’Oil, risultano inferiori di un quarto rispetto a quelli dei connazionali – se non con fenomeni scandalosi come il caporalato, va contrastato con fermezza. Il carattere della nostra società è a misura della dignità della persona che lavora, anche per rispettare l’articolo 36 della nostra Costituzione”, ha aggiunto il Capo dello Stato citando Papa Francesco e la sua frase sul “principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano”.

La piaga dei morti sul lavoro – Non solo i salati bassi. Il presidente della Repubblica punta il dito anche sui morti del lavoro “una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione”. “Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione”, incalza Mattarella aggiungendo che “è evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori”.

I rischi dei dazi – Uno sguardo anche ai “nuovi rischi” che “si affacciano” davanti a noi. “Le prospettive di ampio ricorso ai dazi, antica forma di prove di forza, che possono ostacolare il diritto all’accesso alle cure, alla salute, per ogni popolo del mondo, specialmente i più poveri e fragili. Prospettive che, inoltre, producono effetti negativi sull’economia globale. Effetti che possono interpellare anche il nostro Paese”, ha ricordato Mattarella.

Il confronto tra le parti sociali – Ringraziando Cgil, Cisl e Uil “per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo maggio unitario”, il presidente della Repubblica sottolinea anche che “il confronto tra le parti sociali, il dialogo favorito dalle istituzioni, è stato nella nostra storia – con intese dal valore epocale – un volano di progresso civile, sociale, economico”. Un dialogo tra imprese e sindacati che “ha molti ambiti in cui può svilupparsi”, continua Mattarella. “Conviene sempre investire nel dialogo, aiuta a raggiungere mete di progresso, come è stato con l’invenzione, nel secolo scorso, dello Stato sociale. È questo un tema fondamentale nell’agenda pubblica“, ha rimarcato.

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