La pericolosa scia di sangue. Aggredito e ferito in via Meucci. I tre della banda decisi a tutto

L’agguato è avvenuto alle 2,38 di notte: un orientale di 47 anni è stato colpito al braccio e alla spalla sinistra. E’ ricoverato in Rianimazione. Indagini della procura con la squadra mobile.

Apr 20, 2025 - 07:26
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La pericolosa scia di sangue. Aggredito e ferito in via Meucci. I tre della banda decisi a tutto

Una settimana di passione e di violenza inconsueta usata per le strade di una Prato che alla vigilia di Pasqua si è svegliata con la notizia dell’ennesimo fatto di sangue ai danni di un cittadino cinese: si tratta del quarto episodio che si è consumato in città in appena una settimana, il quinto se si considera il duplice omidicio di marito e moglie orientali, freddati da un killer a Roma ed il sesto se si risale fino al tentato omicidio del luglio scorso nell’ambito della cosiddetta ’guerra delle grucce’. Tutte vittime cinesi, un’escalation di violenza in accelerata nell’ambito della comunità orientale.

L’ultimo episodio da far west è avvenuto alle 2,38 di notte a cavallo fra venerdì e sabato in via Meucci, un breve tratto di strada proseguo di via del Seminario fino ad incrociare via Curtatone. La zona a ridosso delle mura di via San Fabiano è all’inizio di Chinatown. In base alle prime indicazioni a finire nel mirino pare di tre persone è un cinese di 47 anni. Inizialmente sembrava che fosse stato ferito a colpi di pistola alla spalla e al braccio sinistro. Poi, dopo che è stato trasferito d’urgenza con un’ambulanza del 112 al pronto soccorso, i sanitari della medicina d’urgenza avrebbero riscontrato ferite da arma bianca, che gli hanno reciso tra l’altro l’arteria omerale. Capita la gravità delle sue condizioni e l’alto rischio di vita per aver perso molto sangue, il cinese è stato sottoposto dai medici del Santo Stefano ad un delicato intervento chirurgico. La vittima dell’agguato adesso si trova ricoverata nel reparto di Rianimazione del nosocomio di Galciana, ma da quanto appreso non sarebbe in pericolo di vita.

Dell’ennesimo episodio di violenza è stato informato il procuratore Luca Tescaroli che coordina le indagini con l’ausilio della Squadra mobile. Indagini che sono proiettate nella ricostruzione della dinamica a partire dalla individuazione del movente che ha spinto ad armare la mano degli aggressori. Per questo motivo, una volta che il 47enne, sulla cui identità sono in corso accertamenti, potrà parlare con gli inquirenti, la sua testimonianza potrebbe risultare importante per chiarire tutti i quesiti.

Sul movente dell’aggressione in corso indagini: al momento non emergerebbero elementi su un possibile collegamento con la cosiddetta ‘guerra delle gruccè alla quale non è invece escluso possa essere ricondotto il ferimento della donna avvenuto l’altro notte. La 46enne, tuttora ricoverata in terapia intensiva, lavora al Number One, night club nella Chinatown dove il 6 luglio 2024 c’è stato uno dei più efferati tentati omicidi degli scontri legati alla battaglia per il monopolio del ricco mercato degli appendiabiti e della logistica.

Sembrava che il periodo da " allarme rosso" avesse raggiunto il culmine quando 24 ore prima dell’episodio di via Meucci la 46enne era stata raggiunta alla testa da un colpo di pistola esploso a bruciapelo da un connazionale, forse a scopo di rapina. Andando a ritroso nel tempo nella notte del 9 aprile scorso è andato in scena il pestaggio di tre cinesi nel privèe del JLD music bar di via Filzi, due uomini e una donna giunti poche ore prima in città da Francoforte: ad avere la peggio uno dei due uomini ridotto in fin di vita dopo essere stato colpito più volte alla testa con una mazza di legno ed operato d’urgenza a Careggi. Invece, nella notte tra venerdì e sabato della settimana precedente c’è stata un’aggressione in via del Purgatorio, nel parcheggio del campo della Zenith. Dieci uomini hanno circondato e accoltellato un cinese che poi si è recato al pronto soccorso per farsi medicare. Nel mezzo anche l’esecuzione per le vie di Roma di due cittadini cinesi (con collegamenti con l’inchiesta Chinatruck), freddati sulla porta di casa da un killer. Le indagini della procura, supportata dalla Squadra mobile, sembrano far emergere in più punti collegamenti con la ’guerra delle grucce’, che pare avere ramificazioni all’estero a partire dagli attentati incendiari ad aziende fra Prato e Campi Bisenzio e anche a Madrid e Parigi. Gli inquirenti fanno presente come in città ci siano gruppi criminali differenziati, non solo collegati a gruppi imprenditoriali antagonisti ma pure ad esempio al mondo della prostituzione.

Sara Bessi