La lezione del pinguino
La relazione affettiva con un animale è una via d’uscita dalla solitudine. Come il cinema ha recentemente raccontato questi atipici legami d’amicizia

«La mancanza di relazioni sociali è tanto pericolosa quanto fumare 15 sigarette al giorno». Questo è ciò che lo psicologo Chris Blazina afferma in uno studio del 2019, dal titolo Gli uomini sottovalutano e mascherano il loro attaccamento emotivo ai compagni animali? L'influenza della mascolinità precaria sui legami degli uomini con i loro cani.
Blazina evidenzia che molti uomini, in particolare durante la mezza età, scoprono che il loro attaccamento all’animale domestico – in primis al cane - è più sicuro rispetto alle loro relazioni umane più strette. Lo studioso mette in rilievo quanto possa essere vitale una relazione di questo tipo, affermando che la mancanza di connessioni sociali è risultata pericolosa quanto fumare 15 sigarette al giorno. «Abbiamo bisogno di connessioni per sopravvivere, e non solo durante la crescita, ma per tutta la vita, per prosperare come esseri umani completi», sottolinea Blazina, avanzando la teoria secondo cui una relazione affettiva con un animale può essere un'ancora di salvezza per uomini altrimenti inclini al distacco emotivo. «Questi possono rivolgersi ai compagni animali come se fossero amici o un familiari, e ciò aiuta. Non è il pacchetto completo – dichiara lo psicologo - ma può sostenere alcuni uomini in modo che non rinuncino a connettersi e a relazionarsi».
Nel mondo cinematografico, molti sono i film in cui gli umani vengono salvati emotivamente e socialmente dagli animali, talmente tanti da formare un vero e proprio sottogenere, da King Kong a John Wick. Negli ultimi anni, il cinema ha regalato intense pellicole che esplorano i complessi rapporti affettivi che l’uomo insatura con l’animale, in grado di trascinarlo fuori dal mare della solitudine.
La lezione del pinguino
Uno dei più recenti film che si inseriscono in questo contesto è The penguin lesson, di Peter Cattaneo, uscito a settembre 2024, tratto dal libro di memorie del 2015 di Tom Michell. La pellicola utilizza i tumulti politici dell'Argentina del 1976 come sfondo per la trasformazione personale di Michell (Steve Coogan), un burbero insegnante di inglese in una scuola maschile. La lezione del pinguino è prima di tutto la storia di un’amicizia, che comincia quando l’austero professore salva un pinguino di Magellano, intriso di petrolio, da una spiaggia dell'Uruguay, nel tentativo di impressionare una donna attraente. Lei se ne va, ma lui è bloccato con l'uccello, che decide di chiamare Juan Salvador. Il pinguino lo scongelerà abbastanza da farlo legare con studenti e colleghi, elaborare traumi passati e riaccendere un idealismo politico.
Il mio amico in fondo al mare
Come dimenticare la straordinaria amicizia tra un uomo e un polpo, al centro del documentario Netflix premiato agli Oscar, dal titolo My Octopus teacher (del 2021)? Craig Foster, filmmaker e naturalista sudafricano esausto e sull’orlo della depressione, decide di prendersi una pausa dalla carriera e tornare nel suo luogo natale in Sudafrica. Durante alcune immersioni, senza muta, con solo una maschera e una telecamera, incontra un polpo femmina con cui instaurerà un legame che lo aiuterà a ritrovare un equilibrio con se stesso e a riconnettersi con la natura. Foster - aiutato da due registi Pippa Ehrlich e James Reed - è riuscito nell’impresa di raccontare un’amicizia tanto eccezionale quanto commovente, nelle acque oceaniche al largo di Città del Capo (nella foresta sottomarina di kelp). Le riprese ripercorrono il percorso di conoscenza tra il cineasta e la sua amica ondeggiante. Dai primi cauti avvicinamenti, fino a quando lei gli tende un tentacolo per farsi accarezzare. «Il polpo – ha affermato Foster – rappresenta una porta sulla natura profonda e mi ha ispirato, facendomi capire che io non ero solo un visitatore nell’oceano, ma ne ero parte».
Dog
Nel 2022, Channing Tatum, protagonista e regista (per la prima volta) del film Dog, mette in scena un road-drama movie in cui il l’ex-soldato Jackson Briggs (Tatum), dismesso a causa di una ferita alla testa in battaglia, non riesce a ricostruirsi una vita al di fuori di quella militare. Quando però gli viene ordinato di portare il “war dog” Lulù, con cui ha passato molti momenti drammatici in missione, al funerale del sergente Rodriguez, morto in azione, il suo mondo cambia. Il viaggio in macchina servirà a Briggs non soltanto per riallacciare il rapporto con la cagnolina, anche lei traumatizzata, ma soprattutto per tentare di rimettere insieme i pezzi di una vita al limite del baratro. Ma Dog è anche una dedica d’amore. Quella di Tatum al suo cane Lulù, mancato nel 2018. Questo film è un modo per renderle omaggio.
Okja
Okja, il capolavoro del 2017, co-scritto e diretto da Bong Joon-ho, è una favola animalista e satirica che racconta la storia della giovane sud coreana Mija (Ahn Seo-hyun), che da dieci anni divide una vita semplice, immersa nella natura, con la compagna di giochi Okja, un esemplare di super maiale, creato in laboratorio dalla multinazionale Mirando. Quando la Corporation si presenta per riprendersi l'animale e portarlo a New York, dove verrà incoronato vincitore di un concorso televisivo e poi mandato al macello per essere commercializzato su larghissima scala, Mija parte alla rincorsa della sua migliore amica, imbattendosi negli intricati piani di marketing della Mirando ma anche in un gruppo di animalisti ansiosi di denunciarne i soprusi. Il regista esplora il tema della solitudine in modo duplice: da un lato affronta quella provata da Mija, quando la sua amica le viene portata via; dall’altro tratta anche quella del maiale Okja, che cresciuta in condizioni ambientali e sociali ottimali, si ritrova sola in un mondo che la vede unicamente come un pezzo di carne, da cui trarre profitto.
Pinguini, polpi, cani e maiali. Gli amici animali dei protagonisti di questi film sono differenti, ma rappresentano tutti una via di uscita dalla solitudine. La scrittrice statunitense Toni Morrison, prima donna afroamericana a vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1993, disse: «A volte non si sopravvivere interi, si sopravvive solo in parte. Ma la grandezza della vita sta in questo tentativo. Si tratta di essere coraggiosi il più possibile, e di comportarsi nel modo più bello possibile in circostanze completamente impossibili». E se durante la nostra esistenza tutti ci possiamo perdere e la solitudine può sopraffarci, forse la forza per andare avanti - per recuperare quel coraggio di cui parla Morrison - la possiamo trovare nel profondo e autentico legame con un animale. «Una volta ero giovane e idealista, ma poi ho perso qualcosa. Ho avuto paura. La vita ti cambia». Questo afferma il protagonista di The penguin lesson all’inizio del film. Ma l’improbabile amicizia con Juan Salvador lo cambia. Permettendogli di ritrovare infine quello che aveva perduto.