La grande corsa globale alla spesa militare è iniziata

Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.

Mag 13, 2025 - 08:50
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La grande corsa globale alla spesa militare è iniziata
  • Secondo l’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma nel 2024 sono stati spesi 2.718 miliardi di dollari in armi a livello globale.
  • Per il decimo anno consecutivo la spesa militare globale è in crescita, e tocca in media il 2,5 per cento del pil.
  • L’Europa ingrana la quinta, aumento le proprie spese anche Stati Uniti e Cina.

In attesa di capire che ne sarà nel 2025 del famigerato piano di riarmo europeo proposto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, l’anno passato ha già fatto segnare il decimo aumento consecutivo della spesa militare globale, toccando la cifra di 2.718 miliardi di dollari di giro d’affari. I dieci paesi più affamati di armi al mondo hanno tutti aumentato la loro spesa militare e la quota del prodotto interno lordo globale destinata alla spesa militare globale è aumentata al 2,5 per cento nel 2024: per capirci, di mezzo punto sopra gli standard richiesti dalla Nato ai propri paesi membri. È quanto emerge dal nuovo rapporto del Sipri, l’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma.

La spesa militare aumenta, inesorabile, da 10 anni

Sono oltre 100 i paesi in tutto il mondo che hanno aumentato la loro spesa in armamenti nel 2024 e questo perché “i governi danno sempre più priorità alla sicurezza militare, spesso a scapito di altre aree di bilancio: i compromessi economici e sociali potrebbero avere effetti significativi sulle società negli anni a venire”, spiega Xiao Liang, ricercatore del programma del Sipri sulle spese militari e la produzione di armi. Pesano, ovviamente, le decine di guerre in corso, come quelle tra Russia e Ucraina, l’assedio di Israele a Gaza, il ritorno alle violenze nel continente africano, le instabilità crescenti tra India e Pakistan (che da soli valgono un continente) e che hanno convinto un po’ tutto il mondo della necessità di un riarmo.

Per esempio, già al 2024 la spesa militare nell’Europa geografica, Russia inclusa, è aumentata del 17 per cento, raggiungendo i 693 miliardi di dollari, e ha contribuito in modo significativo all’aumento globale. Con la guerra in Ucraina al suo terzo anno, la spesa militare ha continuato ad aumentare in tutto il continente, spingendo la spesa militare europea oltre il livello registrato alla fine della Guerra fredda. Tutti i paesi europei hanno aumentato la propria spesa militare nel 2024, tranne la piccolissima Malta. La spesa militare della Russia ha raggiunto una cifra stimata di 149 miliardi di dollari nel 2024, con un aumento del 38 per cento rispetto al 2023. Quella dell’Ucraina è cresciuta del 2,9 per cento, raggiungendo i 64,7 miliardi di dollari: con una spesa pari al 34 per cento del prodotto interno lordo (pil), l’Ucraina ha avuto il maggior onere militare in termini percentuali di qualsiasi altro paese nel 2024.

Ma ci sono anche altri paesi dell’Europa centrale e occidentale che hanno fatto registrare aumenti senza precedenti nella spesa militare nel 2024, grazie all’attuazione di nuovi piani di approvvigionamento su larga scala. La spesa militare della Germania è aumentata del 28 per cento, raggiungendo gli 88,5 miliardi di dollari, diventando il paese che ha allocato più denaro in termini assoluti dell’Europa centrale e occidentale, il quarto al mondo. La spesa militare della Polonia, che confina con l’Ucraina, è cresciuta del 31 per cento, raggiungendo i 38 miliardi di dollari nel 2024, pari al 4,2 per cento del pil polacco.

Ursula von der Leyen
Ursula von der Leyen spinge per un piano di riarmo europeo © Philipp von Ditfurth/picture alliance via Getty Images

“Per la prima volta dalla riunificazione, la Germania è il paese che spende di più in armi dell’Europa occidentale, grazie al fondo speciale per la difesa da 100 miliardi di euro annunciato nel 2022″, spiega Lorenzo Scarazzato, anche lui ricercatore del Sipri: “Le ultime politiche adottate in Germania e in molti altri paesi europei suggeriscono che l’Europa sia entrata in una fase di spesa militare elevata e crescente, destinata a proseguire nel prossimo futuro”.

Anche Francia e Gran Bretagna hanno toccato cifre importanti. Restando in Occidente, anche la spesa militare degli Stati Uniti è aumentata, del 5,7 per cento, raggiungendo i 997 miliardi di dollari, pari al 66 per cento della spesa totale della Nato e al 37 per cento della spesa militare mondiale nel 2024, anche se questo potrebbe essere un trend destinato a modificarsi presto, viste le richieste del presidente Donald Trump all’Europa di controbilanciare maggiormente la ripartizione economica dell’Alleanza atlantica.

È dunque davvero iniziata la stagione del riarmo, come dice Ursula von der Leyen? A LifeGate, Francesco Vignarca, coordinatore di Rete italiana pace disarmo, assicura di no: “Il riarmo non è una stagione come la primavera o l’inverno, è sempre una scelta politica: dal riarmo di qualcuno nascono le preoccupazioni di altri e dunque un nuovo riarmo. Una sorta di profezia che si autoavvera” e che in molti casi porta poi alle tensioni geopolitiche che stiamo sperimentando.

Troppe armi anche in Medio Oriente

Per quanto riguarda il Medio Oriente, invece, il Sipri stima che la spesa militare abbia raggiunto i 243 miliardi di dollari nel 2024, con un aumento del 15 per cento rispetto al 2023 e del 19 per cento rispetto al 2015.

La spesa militare di Israele, ovviamente, è quella che è aumentata di più, del 65 per cento, raggiungendo i 46,5 miliardi di dollari nel 2024, il più forte incremento annuo dalla guerra dei Sei giorni del 1967, mentre Israele continuava a combattere a Gaza e intensificava il conflitto con Hezbollah nel Libano meridionale. Il suo onere militare è salito all’8,8 per cento del pil, il secondo più alto al mondo in termini percentuali. La spesa militare del Libano è aumentata del 58 per cento nel 2024, raggiungendo i 635 milioni di dollari, dopo diversi anni di minori spese dovute alla crisi economica e ai disordini politici. La spesa militare dell’Iran è invece diminuita del 10 per cento in termini reali, attestandosi a 7,9 miliardi di dollari nel 2024, anche per via dell’impatto delle sanzioni su Teheran ha fortemente limitato la sua capacità di aumentare la spesa. La Cina invece, secondo Paese al mondo per spesa militare, ha incrementato del 7 per cento raggiungendo una cifra stimata di 314 miliardi di dollari, segnando tre decenni di crescita consecutiva: gli investimenti riguardano soprattutto la modernizzazione delle sue forze armate e l’espansione delle sue capacità di guerra informatica e del suo arsenale nucleare.