La crisi climatica è la vera emergenza, ma tv e giornali italiani non ne parlano abbastanza

In un momento in cui la crisi climatica continua a peggiorare, i media mainstream in Italia dedicano sempre meno spazio a questo tema ormai urgente. Secondo gli ultimi dati del rapporto annuale dell’Osservatorio di Pavia per Greenpeace, nel 2024 le notizie sul clima si sono ridotte addirittura del 47% sui quotidiani e del 45% sui...

Apr 15, 2025 - 15:36
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La crisi climatica è la vera emergenza, ma tv e giornali italiani non ne parlano abbastanza

In un momento in cui la crisi climatica continua a peggiorare, i media mainstream in Italia dedicano sempre meno spazio a questo tema ormai urgente. Secondo gli ultimi dati del rapporto annuale dell’Osservatorio di Pavia per Greenpeace, nel 2024 le notizie sul clima si sono ridotte addirittura del 47% sui quotidiani e del 45% sui telegiornali, con una copertura sempre più sporadica: un articolo ogni due giorni e un servizio ogni dieci giorni.

E non solo: mentre l’attenzione su queste tematiche cala, cresce il volume delle pubblicità di aziende che continuano a inquinare, arrivando a 1.284 inserzioni sui quotidiani, un numero maggiore rispetto all’anno precedente.

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Purtroppo, insomma, siamo alle solite: il racconto mediatico dà più spazio alle preoccupazioni economiche legate alle politiche climatiche, piuttosto che alle drammatiche conseguenze ambientali del riscaldamento globale. In questo contesto, noi di GreenMe rimaniamo una voce indipendente, una delle poche testate che continua a mettere al centro le reali urgenze del nostro pianeta, senza compromessi.

Il report

Lo studio esamina anche quest’anno come la crisi climatica sia stata raccontata dai cinque quotidiani nazionali più diffusi:

    • Corriere della Sera
    • la Repubblica
  • Il Sole 24 Ore
  • Avvenire
  • La Stampa

classifica quotidiani

e dai telegiornali serali delle reti RAI, Mediaset e La7, prendendo in considerazione anche il numero di spazi destinati dai giornali alle pubblicità di aziende del settore del petrolio e del gas, automobilistico, crocieristico e aereo, e le dichiarazioni dei principali esponenti politici che hanno trovato spazio nel discorso mediatico.

Le principali fonti delle notizie sulla crisi climatica e sulla transizione ecologica sono state aziende e rappresentanti del mondo economico (40%) sui quotidiani, politici e rappresentanti delle istituzioni nei TG (43%).

Tra le pubblicità dei settori inquinanti ospitate dai quotidiani è prevalso il settore del gas e del petrolio, ma con un balzo significativo del comparto automobilistico.

pubblicità giornali

Le responsabilità del riscaldamento globale sono state invece generalmente trascurate dall’informazione italiana: basti pensare che, considerando tutte le edizioni serali dei TG, le compagnie dei combustibili fossili sono state indicate come responsabili della crisi climatica una sola volta in un anno. Quando si è parlato di politiche di transizione, è infine emersa inoltre una tendenza diffusa: ben il 64% delle dichiarazioni dei leader politici non ha mai nominato direttamente la crisi climatica.

Ancora, il 17% degli articoli dei quotidiani e il 19% delle notizie dei TG conteneva narrative di resistenza alla transizione ecologica ed energetica e/o a specifiche azioni per il clima, in crescita rispetto al 2023. Sul piano politico, a guidare il dibattito mediatico sulla crisi climatica sono stati soprattutto i membri dell’esecutivo, a solo per sottolineare quello che pensano essere un eccessivo costo economico della transizione, sulla necessità di rivedere i tempi imposti dal Green Deal, sul sostegno al nucleare “pulito e sicuro” e sull’opposizione alla direttiva Case Green per l’efficientamento e il risparmio energetico nelle abitazioni.

notizie clima

Sulla base dei risultati dello studio condotto dall’Osservatorio di Pavia, Greenpeace ha stilato anche la classifica dei principali quotidiani italiani per l’anno 2024:

  • Avvenire (5,4 punti su 10)
  • Corriere della Sera (3,2 punti)
  • Il Sole 24 Ore (3 punti)
  • a pari merito la Repubblica e La Stampa (2,6 punti)

I giornali sono stati valutati mediante cinque parametri: 1) quanto parlano della crisi climatica; 2) se citano i combustibili fossili tra le cause; 3) quanta voce hanno le aziende inquinanti e 4) quanto spazio è concesso alle loro pubblicità; 5) se le redazioni sono trasparenti rispetto ai finanziamenti ricevuti dalle aziende inquinanti.

Tra i telegiornali, invece, il TG5 è la testata con il maggior numero di notizie pertinenti la crisi climatica e anche quella che trasmette più notizie specificamente dedicate al tema, il TG La7 quello che nel complesso ne trasmette meno.

QUI trovi il rapporto completo.

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