La Confessione stasera alle 20.15 su Rai3. Montanari su Renzi compagno di liceo, Gene Gnocchi e il regalo a Gomez – LE ANTICIPAZIONI

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Feb 22, 2025 - 11:11
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La Confessione stasera alle 20.15 su Rai3. Montanari su Renzi compagno di liceo, Gene Gnocchi e il regalo a Gomez – LE ANTICIPAZIONI

“Trump, Milei, Meloni e Orban: sono tutti un pericolo per la democrazia“. Così parlò Tomaso Montanari. Lo storico dell’arte fiorentino sarà ospite insieme al comico Gene Gnocchi a La Confessione, il programma condotto da Peter Gomez, in onda stasera alle 20.15 su Rai3. Trenta minuti al fulmicotone quelli di Montanari pronto a menar fendenti a destra, a sinistra, e soprattutto all’ex compagno del liceo, Matteo Renzi. L’ultimo pepatissimo minuto di “confessione” con un messaggio all’ex sindaco di Firenze lo lasciamo a chi vedrà la puntata, nel frattempo devono bastare una manciata di bordate a Silvio Berlusconi (“sì, siamo sopravvissuti a lui, ma malamente (…) con una democrazia malconcia, una democrazia che è stata dimezzata”); ad Oriana Fallaci (“seminatrice di odio alla fine della sua vita”) e a Chiara Ferragni, che per “rilanciare” gli Uffizi in chiave social scelse una foto in cui dava le spalle alla Venere di Botticelli: “Ferragni non guarda il quadro, ma gli dà le spalle e propone se stessa come Venere a chi a guarda. I musei sono lì per mostrare che abbiamo vissuto, dipinto, creato in maniera diversa da oggi. Invece Ferragni, ponendosi in quel modo si porta in questo presente ossessivo. Ricordiamo che Botticelli non è un pandoro”.

Montanari ha poi ricordato le sue radici cattoliche, la messa ogni domenica, e la sua posizione pacifista nei conflitti contemporanei: “Vediamo se Trump riuscirà a chiudere la tregua in Medio Oriente e la pace in Ucraina. Temo, invece, che andrà male. A Trump interessano i suoi affari, non la pace. Vorrei ricordare che i pacifisti non sono dalla parte di Putin, ma dalla parte della pace. Se l’Unione Europea si fosse fermata prima e avesse avviato una trattativa di pace tra Ucraina e Russia, oggi non avremmo una trattativa di pace tra Trump e Putin”.

Bizzarra e comicamente surreale la seconda parte della puntata in compagnia di Gene Gnocchi, che subito regala a Gomez una pianta per lo studio (“visto che sei sempre impegnato basta poca acqua, al massimo un po’ di vino”) e poi ricorda alcuni tra i momenti più divertenti della sua carriera, come quando condusse Sanremo 2004 insieme a Simona Ventura. “Le case discografiche volevano distruggere la kermesse non mandandoci i big e ci affidammo a Tony Renis, che sulla barca al largo di Sanremo faceva dei gran barbecue con Jack Nicholson e Brad Pitt. Ci diceva ogni giorno che li avrebbe portati sul palco, ma non venne nessuno”. Memorabile anche la puntata di Quelli che il Calcio nel 2001 durante la quale intervenne l’allora ministro delle Telecomunicazioni Maurizio Gasparri: “Gasparri aveva un gran senso dell’umorismo. Avrebbe potuto duettare lui con Topo Gigio a Sanremo, sarebbe stato perfetto”.

Tanti i ricordi di Gnocchi sui suoi 40 anni di carriera: due in particolare danno risposta a quesiti rimasti in sospeso. Il primo è il distacco dalla Gialappa’s band: “C’era stato uno screzio quando feci Ninetta De Cesari e Marco Santin disse che quando uno si traveste da donna vuol dire che non ha più argomenti. Da lì ci siamo lasciati. Poi con Gialappa’s tornati a lavorare insieme è oggi c’è un ottimo rapporto”. Il secondo è l’origine spassosa e irresistibile del personaggio Ermes Rubagotti, che lasciamo alla visione della puntata (anticipiamo solo che ha a che fare con il calcio e un bergamasco molto particolare, ndr). Gnocchi ha poi concluso serio commentando una delle ultime esternazioni del segretario della Cgil. “Maurizio Landini che parla di rivolta sociale? Ormai è dappertutto, rischia di diventare una macchietta“. Figlio di un sindacalista proprio della Cgil stessa, Gnocchi ha proprio rievocato i tempi in cui “mio padre riceveva a casa Luciano Lama, Fernando Santi, però il sindacalista, come il politico, non appariva mai. Adesso è diventato puro chiacchiericcio. E questo è faticoso, è faticoso anche fare il sindacalista perché ormai diventi, inevitabilmente, una macchietta, cioè uno che non ha quello spessore per dire una certa cosa”.

La Confessione è un programma realizzato da Loft Produzioni, ideato da Luca Sommi e Peter Gomez, scritto da Cecilia Pandolfi ed Elena Rosselli, con la regia di Matteo Forzano, fotografia di Mauro Ricci, scenografia di Giorgia Ricci.

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