Killing Floor 3 Anteprima

Killing Floor 3 è uno sparatutto in prima persona cooperativo fino a sei giocatori. Nei panni di un membro Nightfall, dovremo blastare orde di Zed affamati di cervella con lo scopo di guadagnare denaro e abilità e forgiare un arsenale di tutto rispetto. Il gioco è arebbe dovuto uscire esattamente questo 25 marzo, eppure Tripwire […] L'articolo Killing Floor 3 Anteprima proviene da Vgmag.it.

Apr 19, 2025 - 10:05
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Killing Floor 3 Anteprima
Killing Floor 3

Killing Floor 3 è uno sparatutto in prima persona cooperativo fino a sei giocatori. Nei panni di un membro Nightfall, dovremo blastare orde di Zed affamati di cervella con lo scopo di guadagnare denaro e abilità e forgiare un arsenale di tutto rispetto. Il gioco è arebbe dovuto uscire esattamente questo 25 marzo, eppure Tripwire Interactive ha deciso all’ultimo minuto di rinviare ancora una volta il suo shooter game futuristico a data da destinarsi, in un periodo non meglio definito dell’anno. Questo perché, secondo gli sviluppatori, il gioco avrebbe mancato il bersaglio: tali affermazioni arrivano successivamente al rilascio della closed beta, giacché i risultati non hanno convinto il team. L’obiettivo è quello di offrire la miglior esperienza possibile per il franchise, garantendo un vero e proprio step in avanti rispetto al passato, ma senza tuttavia al contempo smarrire ciò che ha da sempre contraddistinto la serie. Per quanto difficile, rimane indubbiamente la decisione migliore: il titolo ha bisogno di ulteriori rifiniture e molti aspetti non convincono ancora del tutto. Inutile dire che la situazione non sia per nulla rosea, e che i presupposti per un progetto fallimentare siano dietro l’angolo: confidare nella buona riuscita dell’opera, comunque, non fa mai male.

Killing Floor 3
Un gioco Doom-like!

Cos’è andato storto?

Allo stato attuale i problemi principali di Killing Floor 3 sono perlopiù di natura tecnica e stilistica. Purtroppo è abbastanza evidente che lo studio di sviluppo debba prendere ancora dimestichezza con l’Unreal Engine 5. Il prodotto ha perso il fascino e le atmosfere dei primi due capitoli (anche se già con il cambio di rotta del 2 qualcosa cominciava a non convincere), rivelandosi nel complesso molto più generico e meno ispirato, smarrendo di conseguenza la sua identità. Anche le animazioni dei nemici, la qualità e reattività delle armi e altri elementi tecnici ed estetici risultano inoltre di scarsa fattura, non riuscendo a restituire un buon feeling col pad alla mano. Il secondo episodio non aveva convinto per via della sua virata futuristica, che andava a sacrificare la componente horror che ha caratterizzato l’originale; tuttavia, è riuscito comunque a creare una solida base grazie al suo gameplay frenetico e divertente, alle fantastiche animazioni e ad un supporto costante che ha accompagnato la community di appassionati per diversi anni (sebbene negli ultimi tempi abbia ricevuto degli aggiornamenti per nulla soddisfacenti). Killing Floor 3 è partito invece col piede sbagliato, non recuperando nulla dal capostipite della serie ed evolvendosi nella parte peggiore di Killing Floor 2 con il suo look troppo “clean” per essere un gioco a tema zombie. Le mappe lugubri e raccapriccianti sembrano un lontano ricordo, ma confidiamo sul fatto che il team di sviluppo riesca a creare una via di mezzo tra il meglio dei due predecessori. Impresa assai ardua, considerando che la produzione targata Tripwire Interactive verrà comunque rilasciata quest’anno e in termini di creatività il grosso è stato ormai fatto, per cui non è possibile realizzare chissà quali miracoli in così poco tempo. Nonostante tutto, la storia ci insegna che anche quando le premesse non sono delle migliori, non è mai detta l’ultima parola.

Killing Floor 3
Il design dei mostri affascina!

Non tutto da buttare

Nonostante le premesse per nulla entusiasmanti, ci sono elementi di Killing Floor 3 che potremmo definire tutto sommato promettenti. In primis ritroviamo le spietate creature note come Zed avere molti più modi di raggiungere il giocatore e svariate tipologie di attacco inedite. Come se non bastasse, passiamo dai circa trentadue (32) nemici a schermo ad un totale di quarantotto (48). Cifra considerevole, se pensiamo a quanto il numero maggiore di zombie da trucidare possa rendere le battaglie ancora più intense e adrenaliniche. Sebbene risulti complessivamente assai anonimo dal punto di vista tecnico ed estetico, l’utilizzo dell’Unreal Engine 5 permetterà di far schizzare sangue dappertutto, incrementando ulteriormente la sua natura gore: inoltre, sarà possibile far saltare in aria gli Zed in modi del tutto dinamici e creativi, offrendo nelle mani del videogiocatore un potere distruttivo come non si era mai visto fino ad ora nelle precedenti iterazioni del brand. Tripwire Interactive vorrebbe alzare l’asticella anche dal punto di vista narrativo, tanto da indirizzarlo verso tematiche maggiormente fantascientifiche e progettando nemici e armi biologiche che vanno ad adattarsi concettualmente in maniera più coerente sia in termini puramente ludici che di narrazione. L’obiettivo del team è quello di creare quindi una maggior coesione tra concept e gameplay per ricreare la giusta continuità tra questi due elementi. Per sapere se questi nobili intenti verranno rispettati ci toccherà tuttavia attendere il rilascio del gioco, sperando che nel frattempo non venga colpito da una pietra tombale o divorato da Zed affamati di carne umana e sangue.

 

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