“Katy Perry deve cancellare il tour prima che distrugga la sua carriera. È cringe, non si può guardare. Smettete di seguirla”: l’artista travolta dalle critiche sul Web
Essere amata o criticata aspramente può essere questione di un volo nello spazio. Anche per una popstar. E anche per una del calibro di Katy Perry. Il suo “The Lifetimes tour” (primo dopo sette anni) è partito il 23 aprile scorso da Città del Messico e il Web è già in rivolta. La cantautrice statunitense […] L'articolo “Katy Perry deve cancellare il tour prima che distrugga la sua carriera. È cringe, non si può guardare. Smettete di seguirla”: l’artista travolta dalle critiche sul Web proviene da Il Fatto Quotidiano.

Essere amata o criticata aspramente può essere questione di un volo nello spazio. Anche per una popstar. E anche per una del calibro di Katy Perry. Il suo “The Lifetimes tour” (primo dopo sette anni) è partito il 23 aprile scorso da Città del Messico e il Web è già in rivolta. La cantautrice statunitense è stata protagonista degli undici minuti di missione sulla navicella New Shepard di Blue Origin, ma per alcuni è stata più in orbita che in sala prove. Sotto alcuni video del concerto, pubblicati sui social, sono fioccati meme e accuse feroci e, sul suo account Instagram, l’artista ha limitato i commenti. La tournée mondiale è solo all’inizio e toccherà Stati Uniti, Australia, Canada, Sud America ed Europa, con un unica data italiana, all’Unipol Arena di Bologna, il prossimo 2 novembre. Ma per molti, Perry dovrebbe interromperla prima. Anzi, proprio annullarla.
She needs to cancel this tour before it cancels her career I’m so serious pic.twitter.com/BhIOF0sOte
— Mo (@rwylmo) April 24, 2025
“Deve cancellare questo tour prima che questo cancelli la sua carriera. Sono serio”, scrive un utente su X. Ed è uno dei post con il maggior numero di condivisioni. L’aggettivo più usato è “cringe” (imbarazzante, ndr), ma tutti hanno da dire qualcosa. Le critiche partono dalla musica e dallo show. Le stroncature vanno dai visual creati con l’AI “perché è milionaria, potrebbe farli diversamente”, alle coreografie fino alle interazioni con il pubblico, in cui “prova a imitare Taylor Swift, ma non lo è. Ed è terribile”.
Durante il brano “E.T.”, in particolare, l’artista impugna una spada laser fingendo un combattimento con degli alieni. Un momento che non è stato particolarmente apprezzato. “Ridete quanto volete, ma ha trascorso dieci interi minuti interi su quella coreografia della battaglia”; “Ho bisogno di un rimborso per aver visto questa cosa online”, ironizzano alcuni spettatori, riferendosi ai movimenti di Perry, che sembrano goffi.
E ancora, altri si scagliano contro la mancanza di ballerine sul palco durante “Woman’s World”: “Questo dice tante cose su di lei e sul tipo di femminismo che dichiara di rappresentare. C’è una disconnessione tra il messaggio di emancipazione femminile nella canzone e la mancanza di donne nella performance. È una scelta che fa sorgere domande sull’autenticità e sulla profondità dei suoi propositi”.
Il suo spettacolo, comunque, Katy Perry l’ha pensato in grande. Vola sulla platea su una farfalla gigante, rotea su se stessa in aria sorretta da due fili, come se mancasse la gravità, canta a testa in giù dentro una gabbia sospesa nel vuoto. Balla pure. I riferimenti al suo viaggio spaziale – durante il quale ha anche promosso il tour svelandone le canzoni – riempiono lo show. E ha posato addirittura in un selfie con due fan che indossavano la tuta della Nasa. Ma la missione fuori dall’atmosfera dello scorso 14 aprile ha aperto il vaso di Pandora dell’odio contro di lei. Il The Atlantic l’ha definita “la popstar perfetta per una trovata stupida”.
E il bacio a terra (che ha fatto il giro del web) dopo l’atterraggio non ha di certo contribuito a raffreddare gli animi. Le obiezioni che vanno per la maggiore sono che “è stata nello spazio per 4 minuti, bacia il terreno per che cosa…”; “È strana”. La gente, in generale, non apprezza. “Non posso supportarla come un’ecologista quando è andata nello spazio e letteralmente bruciato così tanta benzina”, tuona un utente su Threads. Altri sono categorici: “Per favore, state sicuri di smettere di seguirla e non darle attenzioni in qualunque modo. Non mettete like, non condividete, non fate fare visualizzazioni ai video. Niente”; “Sono grata che la stiamo criticando tutti”.
Dal punto di vista musicale, l’apprezzamento del pubblico per Perry non sembra essere più quello dei primi anni del decennio scorso, quando erano tutti pazzi per “Dark Horse”, “Unconditionally”, “Firework” e “Roar”. Ormai da un po’ di anni la “Regina del Camp” (kitsch, ndr), come è stata soprannominata da Vogue e Rolling Stone, fatica ad azzeccare una hit. Adesso, le critiche portano con sé anche l’indignazione per la collaborazione con il musicista e produttore Dr Luke (accusato di violenza sessuale e psicologica nei confronti della cantante Kesha, ndr) in “Woman’s World” e gli strascichi del flop di “143”, il settimo album in studio uscito il 20 settembre 2024. E non solo.
Perché il Web ha riportato a galla anche altre storie. Come la disputa legale dell’artista con alcune suore per l’acquisto di un convento di Los Angeles che, secondo l’anziana consacrata Rita Callanan, avrebbe provocato la morte di una delle consorelle. O le accuse del modello e ballerino del videoclip di “Teenage Dream”, Josh Kloss, che diversi anni fa aveva affermato di essere stato “umiliato sessualmente” dalla cantante.
Nella valanga di critiche, però, c’è stato anche chi ha apprezzato lo spettacolo di Perry. E tra i momenti più condivisi sui social c’è anche l’esibizione di “Pearl”, durante la quale l’artista è commossa e il suo pubblico ha continuato a cantare forte, illuminando l’arena con le torce dei cellulari. “Dietro la fama c’è comunque una persona con dei sentimenti. Il successo non rende impenetrabili. Lasciatela respirare”, le parole di una fan.
Intanto, concluse le tre date a Città del Messico, il “The Lifetimes tour” continuerà sempre in Messico a Monterrey con altri due appuntamenti, prima di spostarsi negli Stati Uniti. Cancellati, invece, i due concerti previsti a Guadalajara (Messico) perché l’arena che doveva essere costruita per ospitare lo show non è stata completata in tempo.






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