John Elkann (Stellantis) in audizione a Montecitorio sul piano Italia: «Lo stabilimento di Atessa eccellenza italiana. Il 2025 sarà un anno difficile per l’automotive»

Il presidente di Stellantis alla Camera: «In Italia le vendite di auto sono calate del 30%. Il futuro dipende dalla crescita del mercato, che va sempre più verso l'elettrico, e dai dazi»

Mar 19, 2025 - 16:04
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John Elkann (Stellantis) in audizione a Montecitorio sul piano Italia: «Lo stabilimento di Atessa eccellenza italiana. Il 2025 sarà un anno difficile per l’automotive»

In audizione nella sala del Mappamondo di Montecitorio, alla presenza delle commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato, il presidente di Stellantis, John Elkann, spiega i progetti legati al “Piano Italia” sulla produzione automobilistica del gruppo Stellantis in Italia.

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Che cosa ha detto Elkann?

Così il presidente di Stellantis alla Camera: «Grazie a nuove piattaforme possiamo coprire un mercato più ampio. A Pomigliano continuiamo la produzione della Pandina, che ha una quota di mercato del 10%, e lì continueremo a sviluppare il nuovo modello. Nello stabilimento Gian Battista Vico vorremmo installare una nuova piattaforma per la produzione di due modelli compatti. A Melfi, lanciamo l’ADS numero 8 e stiamo preparando la Jeep Compass. Nello stabilimento lucano usciranno la nuova Lancia Gamma e ADS n.7, a Cassino saranno prodotte anche le nuove Alfa Romeo Stelvio, che presenteremo a fine 2025, e la Giulia nel 2026. Per quanto riguarda Mirafiori, non solo prevediamo la produzione della 500 elettrica, ma anche ibrida, e spingiamo perché l’avvio della produzione avvenga da questo novembre. Questo garantirà un aumento di volumi di produzione in linea con il mercato con cambi elettrificati per 600mila unità. A Termoli, in Molise, stiamo valutando la gigafactory, mentre ad Atessa, in Abruzzo, sinora abbiamo prodotto 7 milioni e mezzo di veicoli. Lo stabilimento abruzzese è una delle eccellenze italiane nel mondo che produce un’intera gamma di auto di grandi dimensioni per Fiat, Peugeot, Opel e Citroen, ed esportiamo l’80% della nostra produzione. Poi stiamo lavorando al futuro di Maserati, legato alla Motor Valley di Modena. Nel 2026 lanceremo un aggiornamento di prodotto nella produzione delle macchine italiane. I numeri dipenderanno dal mercato e da fattori esterni, come i dazi. Anche in momenti di difficoltà come quello che sta affrontando l’UE, noi investiamo. Il 2025 sarà un anno difficile per l’automotive e in questo Paese le vendite di auto sono calate del 30%. Io voglio ribadire il nostro impegno con l’Italia e per l’Italia, come abbiamo sempre fatto».