Investimenti alla prova dei dati e della revisione fiscale in Germania

Di fronte a un contesto economico e politico incerto, gli ultimi sviluppi nelle politiche commerciali statunitensi e le decisioni fiscali tedesche hanno attirato l’attenzione degli analisti e degli investitori globali. Marco Giordano, Investment Director di Wellington Management, ha recentemente analizzato la situazione in un contesto più ampio, evidenziando le potenziali implicazioni per i mercati e... Leggi tutto

Mar 10, 2025 - 14:32
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Investimenti alla prova dei dati e della revisione fiscale in Germania

Di fronte a un contesto economico e politico incerto, gli ultimi sviluppi nelle politiche commerciali statunitensi e le decisioni fiscali tedesche hanno attirato l’attenzione degli analisti e degli investitori globali. Marco Giordano, Investment Director di Wellington Management, ha recentemente analizzato la situazione in un contesto più ampio, evidenziando le potenziali implicazioni per i mercati e l’economia mondiale.

Dazi e incertezze commerciali

Trump ha annunciato l’introduzione di nuovi dazi sulle importazioni da Canada, Messico e Cina. Un dazio del 25% colpirà le merci provenienti da Canada e Messico, con l’intento di contrastare il traffico di droghe illegali attraverso il confine. “Mentre scriviamo, tuttavia, sembra che le merci conformi all’accordo USA-Messico-Canada (USMCA) del 2020 potrebbero ottenere un’esenzione”, ha sottolineato Giordano, aggiungendo che questo rende l’annuncio ancora più incerto. Anche la Cina non è esente da misure punitive: un dazio del 10% si aggiungerà a quello già imposto, accusando il Paese di essere un attore chiave nel traffico di fentanyl.

Le conseguenze di queste misure non si sono fatte attendere. La fiducia degli investitori ha risentito della negatività che permea il clima politico e commerciale, con un rialzo dei rendimenti obbligazionari globali nel mese di febbraio, spinto principalmente dall’incertezza che circonda gli Stati Uniti.

Le elezioni tedesche e il “bazooka fiscale”

Parallelamente a queste vicende, la politica interna europea è stata scossa dal risultato delle elezioni tedesche, che hanno visto l’Unione Cristiano-Democratica (CDU) formare una coalizione con i socialdemocratici (SPD). Tuttavia, le difficoltà di una maggioranza stabile hanno posto limiti alle potenziali riforme fiscali, rendendo il contesto incerto anche per la Germania.

Tuttavia, il 4 marzo è arrivato un cambiamento radicale: il leader della CDU, Friedrich Merz, e i suoi alleati di coalizione hanno annunciato un’ampia revisione fiscale che segna una rottura con la tradizionale disciplina fiscale tedesca. I piani, che includono 400 miliardi di euro per la difesa e 500 miliardi di euro per investimenti pubblici nei prossimi dieci anni, hanno sorpreso i mercati, facendo impennare i rendimenti obbligazionari in tutta l’area dell’euro. Questo “bazooka fiscale” potrebbe avere conseguenze rilevanti per l’economia tedesca e per l’area dell’euro nel suo complesso.

Giordano ha osservato che “la Germania si impegna ad aumentare il livello del debito rispetto al PIL fino al 20%, il che ha scosso i mercati, con i rendimenti obbligazionari in netto rialzo in tutta l’area dell’euro”. Un’iniezione fiscale di queste proporzioni potrebbe portare a un aumento strutturale del PIL tedesco e spingere la crescita a un ritmo superiore alle aspettative.

Implicazioni globali e sfide future

Queste manovre fiscali, seppur destinate a stimolare la domanda interna in Germania, potrebbero avere ripercussioni sull’intera zona euro. Un’inflazione potenzialmente più alta potrebbe allentare le condizioni monetarie in Europa, mentre l’aumento della spesa potrebbe portare a una revisione delle politiche della Banca Centrale Europea (BCE).

Ma le sfide non si limitano all’Europa. A livello globale, la situazione politica rimane fragile, con la continua incertezza riguardo alle politiche commerciali statunitensi e agli sviluppi geopolitici, come la guerra in Ucraina. Recentemente, il Presidente ucraino Zelensky ha incontrato Donald Trump, ma l’incontro non ha prodotto risultati concreti, con Trump riluttante a offrire garanzie di sicurezza. Giordano osserva che “la situazione rimane fluida”, evidenziando come il dibattito sulle garanzie di sicurezza potrebbe influire sulla stabilità geopolitica.

Conclusioni

Le decisioni fiscali della Germania e le politiche commerciali aggressive degli Stati Uniti rappresentano un incrocio di forze che potrebbero ridisegnare l’equilibrio globale. Mentre l’Europa si prepara a una revisione fiscale senza precedenti, gli Stati Uniti navigano tra dazi e incertezze politiche. Gli sviluppi futuri, tra cui le risposte del mercato e la reazione delle altre nazioni, determineranno in gran parte il corso dell’economia globale nei mesi a venire.

Giordano ha riassunto efficacemente il quadro, sottolineando che “i mercati devono ora affrontare un periodo di crescente incertezza, sia per gli effetti immediati dei dazi che per l’influenza delle politiche fiscali tedesche”. Con il rallentamento del commercio globale e l’incertezza politica che si estende su più fronti, le prospettive per il futuro sembrano meno certe di quanto i mercati si fossero inizialmente immaginati.