Internazionali d’Italia 2025: tutti gli azzurri a Roma nel tabellone maschile e femminile
Andiamo alla scoperta dell’enorme numero di giocatori che rappresenteranno l’Italia agli Internazionali al via a Roma dal 6 (donne) e 7 (uomini) maggio. Ce n’è praticamente per tutti i gusti: le stelle, le figure emergenti, i veterani, le storie. Nota pratica: il ranking accanto al nome del giocatore o della giocatrice è quello dell’attuale classifica […]

Andiamo alla scoperta dell’enorme numero di giocatori che rappresenteranno l’Italia agli Internazionali al via a Roma dal 6 (donne) e 7 (uomini) maggio. Ce n’è praticamente per tutti i gusti: le stelle, le figure emergenti, i veterani, le storie.
Nota pratica: il ranking accanto al nome del giocatore o della giocatrice è quello dell’attuale classifica mondiale, ma nella descrizione si riporta la classifica che la persona in questione avrà da lunedì.
TABELLONE MASCHILE
Jannik Sinner (ATP: 1)
Il torneo del ritorno. Nella Capitale l’uomo che da ormai quasi un anno guida incontrastato la classifica mondiale sarà di nuovo in campo, e tutti, dagli avventori del Foro Italico alla platea televisiva che unisce le forze di Rai e Sky, sono mossi dalla curiosità di rivederlo. Sesta presenza al Foro Italico per lui, che manca dal 2023 a causa dell’infortunio che lo costrinse a saltare l’edizione 2024. Obiettivo primario, naturalmente, migliorare i quarti di finale del 2022, che restano ancora il suo miglior risultato agli Internazionali. E risentire un coro che, a Torino, ormai conoscono bene: “Olè, olè olè olè, Sinner, Sinner”.
Lorenzo Musetti (ATP: 11)
Sarà numero 8 o numero 9 del mondo da lunedì, a seconda delle volontà di Casper Ruud e Jack Draper. I risultati parlano chiaro: sulla terra il toscano può tranquillamente valere una pericolosità da top 5, e l’ha dimostrato con il filotto finale a Montecarlo-semifinale a Madrid. Sesta presenza complessiva e quinta in tabellone principale per lui, che vanta come miglior risultato gli ottavi del 2023. L’anno scorso fu sfortunato, perché ebbe i suoi buoni problemi nell’infausta partita con il qualificato francese Terence Atmane. Questa volta le prospettive sono molto diverse.
Matteo Berrettini (ATP: 31)
Lo ritroveremo nella stessa posizione di prima di Madrid al Foro Italico, un luogo dove manca addirittura dal 2021. Poi gli infortuni sono sempre stati un grosso problema per lui, che dalle parti di Viale delle Olimpiadi è padrone di casa a tutti gli effetti e vanta come miglior risultato, tra le cinque partecipazioni avute nell’arco di tempo 2017-2021, i quarti del 2020. Il pubblico di Roma non vede l’ora di riabbracciarlo e, perché no, di vederlo anche competitivo, perché quest’anno Berrettini è stato decisamente in grado di competere a bei livelli, come i quarti di Miami hanno dimostrato in maniera chiara al pari della vittoria su Zverev a Montecarlo.
Flavio Cobolli (ATP: 36)
Sarà numero 33 da lunedì, e c’è un’ulteriore novità per lui: il ruolo di testa di serie, determinato dal forfait di Djokovic che lo farà chiaramente salire a numero 32 del seeding. Una bella soddisfazione per l’altro grande beniamino di casa, uno che a Roma tiene tantissimo, che non si risparmia mai. Eppure nella Capitale deve ancora ottenere grandi soddisfazion, alla sesta partecipazione complessiva e quarta in main draw. Lo scorso anno, al secondo turno, spaventò Sebastian Korda, con l’americano che vinse 6-4 al terzo set, ma quest’anno la musica può decisamente cambiare.
Lorenzo Sonego (ATP: 43)
Da lunedì lo ritroveremo al numero 44, ma parliamo di un giocatore che con Roma ha un legame molto lungo. Nel 2016, da quasi sconosciuto, andò a un nonnulla dal battere Joao Sousa, il portoghese che al tempo era negli anni migliori. E, nel 2021, superando prima Thiem e poi Rublev, si giocò una semifinale da brividi contro Djokovic, al quale tolse un set nell’epoca delle tribune che non potevano ancora, causa restrizioni Covid, ospitare tutti gli spettatori possibili. Nona partecipazione in main draw per il torinese, decima in assoluto: nella Capitale, 2021 a parte, mai oltre il terzo turno, ma chissà se stavolta la musica cambierà.
Matteo Arnaldi (ATP: 44)
A Roma giungerà da numero 37, e con pieno merito visti i quarti di finale raggiunti a Madrid. Lo ha fermato solo Draper, ma è un buon viatico in vista del passaggio nella Capitale. Quarta partecipazione agli Internazionali per lui, che finora non è mai andato al di là del secondo turno; la sua è una storia capitolina che dev’essere ancora scritta per larga misura. Resta da capire a quale rischio sarà esposto in sede di primo turno, ma se la condizione è quella madrilena e la fortuna lo assiste le condizioni per far strada ci sono.
Luciano Darderi (ATP: 46)
Lo ritroveremo di nuovo al 46° posto quando varcherà i cancelli del Foro Italico. Agli Internazionali ha partecipato due volte: nel 2020, a livello di qualificazioni, e poi nel 2024, con scalpi di Shapovalov prima e Navone poi prima di cedere a Zverev. Il nativo di Villa Gesell quest’anno si è ripreso contestualmente all’inizio della stagione su terra rossa, ma resta da vedere quanto ha recuperato dal problema di stomaco che lo ha fermato contro Tiafoe a Madrid. Una cosa è sicura: gli basta davvero poco per entrare in fiducia, e con quella può fare molto.
Mattia Bellucci (ATP: 66)
Giocherà al Foro Italico da numero 67 del ranking ATP. Il piemontese è balzato agli onori delle cronache, ma al contrario, per le scene non proprio edificanti di Madrid nella sconfitta con il bosniaco Damir Dzumhur. Una questione che Bellucci vuole cancellare, e in fretta, in quella che è la sua prima partecipazione agli Internazionali nel main draw, dopo che nel 2023 perse al primo turno delle qualificazioni. Ora il suo status è decisamente un altro e almeno una vittoria all’esordio aiuterebbe, forse, a rimettere idealmente sul tennis il focus.
Luca Nardi (ATP: 100)
Da lunedì sarà numero 93 del mondo, ma la sua storia con il Foro Italico dura già dal 2022: è infatti la sua quarta partecipazione consecutiva, con un solo match vinto, datato 2024, e poi la sconfitta con Rune nel primo dei confronti con i grandi suoi coetanei (Alcaraz l’ha affrontato quest’anno a Doha). Risulta sempre un po’ difficile capire il suo momento tennistico: certo è che, quando entra in fiducia, le sue grandi capacità si vedono. Per adesso, però, il problema di costanza c’è. Entra da wild card.
Francesco Passaro (ATP: 101)
La buona notizia è che, dopo Buenos Aires e la presenza quasi estemporanea a Napoli, il perugino si è rivisto in allenamento in questi giorni, smentendo i timori sul lato fisico, il grande problema di questo suo anno. Quarta partecipazione agli Internazionali, dove nel 2024 fece sognare in modo quasi insperato il pubblico capitolino: sfiorò il successo contro il ben più quotato portoghese Nuno Borges al terzo turno. Rimane da vedere se la sua condizione potrà permettergli di ritrovare quelle sensazioni.
Fabio Fognini (ATP: 112)
Venti. A tanto ammontano le partecipazioni del ligure agli Internazionali, e questa potrebbe essere l’ultima wild card della carriera, un cammino nel quale per anni ha retto (assieme ad Andreas Seppi) il tennis italiano in molti modi. Tanti i match memorabili giocati a Roma, con il picco del 2018, l’anno in cui si issò fino ai quarti di finale e tolse un set a Nadal, prima di cedere i successivi due. Dalle qualificazioni del 2005 a questo momento il tennis è cambiato davvero tantissimo: di quell’edizione è rimasto uno degli ultimi ancora in attività (ci sono ancora Wawrinka e Gasquet, Djokovic al Foro non aveva ancora debuttato). Meriterà davvero tanti applausi, comunque vada. Entrerà da numero 106.
Matteo Gigante (ATP: 195)
Sarà numero 162 quando verrà aggiornato il ranking mondiale. La wild card se l’è di fatto guadagnata vincendo il Challenger al TC Garden, classico appuntamento precedente nella Capitale che ha un po’ perso forza nell’ultimo paio d’anni, ma rimane una tappa dalla quale in molti passano benvolentieri, quando ne hanno la possibilità. Un’occasione per lui di provare a ripetere il secondo turno di un anno fa, se le circostanze saranno dalla sua parte.
Federico Cinà (ATP: 373)
Attesissimo il debutto del siciliano a Roma, dopo i match già vinti negli altri 1000 cui ha partecipato tramite wild card. L’IMG lo ha chiamato, lui ha risposto e ha ben più che onorato le sue partecipazioni: adesso c’è il Foro Italico per il classe 2007 che si propone, con l’appoggio di un team solido e di un padre che sa benissimo il fatto suo, di tentare l’assalto a piani davvero alti in un futuro. Gli va dato il suo tempo, ma avrà tanti occhi addosso. Di tutti i citati è l’unico vero debuttante. Sarà numero 320 quando varcherà i cancelli romani.
TABELLONE FEMMINILE
Jasmine Paolini (WTA: 6)
Entrerà al Foro Italico da numero 5 della graduatoria mondiale, ma soprattutto tutti sperano che la versione che si vedrà di lei sarà quella di Miami e Stoccarda, e non quella di una giornata no madrilena che è stata tutto fuorché gradita. Per la toscana settima partecipazione assoluta e sesta in tabellone principale, dove non è mai andata al di là del secondo turno. Quest’anno si attende il momento di una decisa svolta (che, peraltro, le darebbe una mano importante in vista di una combo durissima per risultati da difendere: Roland Garros-Wimbledon). Una certezza c’è: Roma sarà lì con lei, a supportarla, perché ha saputo davvero prendersi un posto di rilievo anche tra gli appassionati con il mix di bel tennis e di incrollabile sorriso.
Lucia Bronzetti (WTA: 59)
Gareggerà a Roma da numero 58. Anno finora altalenante, tra belle vittorie e sconfitte un po’ più evitabili, ma nel complesso la voglia di far bene c’è tutta. Alla quinta partecipazione agli Internazionali, la riminese cerca la prima vittoria tra qualificazioni (2021) e tabellone principale (dal 2022 in avanti); ci proverà partendo dal primo turno, nonché da unica altra italiana che non ha avuto bisogno
Elisabetta Cocciaretto (WTA: 87)
Ha avuto bisogno di una wild card, la marchigiana, per giocare a Roma: sarà numero 86 quando varcherà le porte del Foro Italico, ma dovrà fare i conti con un periodo che, dal Wimbledon saltato, è stato semplicemente lontanissimo dai suoi picchi abituali e che aveva ben dimostrato di poter raggiungere. Alla settima partecipazione agli Internazionali, ha bisogno di migliorare il secondo turno di un anno fa e, possibilmente, di mettere in cascina punti per evitare problemi seri legati alla cambiale degli ottavi al Roland Garros.
Lucrezia Stefanini (WTA: 150)
Numero 147 da lunedì, parteciperà per la quarta volta in assoluto agli Internazionali, dove, tra qualificazioni e tabellone principale, ha raccolto un’unica vittoria contro Vittoria Paganetti lo scorso anno. Finora la stagione non l’ha vista particolarmente schiodarsi dalla zona del 150° posto: qualora riuscisse a trovare un buon percorso qui, anche con un po’ di fortuna, ecco che potrebbe pure salire la fiducia. Quella che da tempo cerca per provare a raggiungere quelle top 100 che sono il suo grande obiettivo.
Sara Errani (WTA: 154)
Partecipazione numero 21, tra qualificazioni e main draw. Sì: numero 21. Dal 2004 tante sono state le occasioni in cui la romagnola ha varcato le porte del Foro Italico. Di allora praticamente tutte hanno smesso, mentre lei è ancora lì, a lottare quando può farlo nelle qualificazioni dei maggiori tornei. Stavolta è qui con wild card, e al di là del doppio che la vedrà protagonista con Paolini c’è ancora qualcosa da vedere di una giocatrice che mille ne inventa, quando ne ha la possibilità, dotata com’è di un tocco con pochissimi pari. Comunque andrà, Roma ha un solo imperativo: tributare anche a lei un enorme applauso e il tifo, sia in singolare che in doppio. Sarà numero 176 da lunedì, ma è solo un numero che non spiega la giocatrice e la persona, la battagliera di sempre.
Nuria Brancaccio (WTA: 200)
Sarà numero 183 da lunedì perché, nel frattempo, è arrivata la vittoria, la scorsa domenica, nell’ITF W35 di Santa Margherita di Pula, in Sardegna, dove vengono molto spesso organizzati tornei sia maschili che femminili spesso anche con una buona frequentazione. Quest’anno ha giocato a Rouen da lucky loser, perdendo da quell’Uchijima poi diventata enorme sorpresa a Madrid. Per il resto, di fatto, si è sbloccata solo ora in stagione. Quarta partecipazione, e seconda in tabellone principale, per lei agli Internazionali: deve ancora vincere una partita.
Giorgia Pedone (WTA: 237)
Numero 229 da lunedì, giocherà per la seconda volta al Foro Italico dopo il debutto del 2024. Entrata nelle 200 dopo una serie di buoni risultati nel finale di scorso anno, nel 2025 ha dovuto fare i conti con un tennis che è ancora un po’ troppo leggero per quelle che sono le necessità del circuito WTA. E, finora, l’annata non l’ha nemmeno premiata particolarmente neppure in quota ITF.
Tyra Caterina Grant (WTA: 356)
Numero 335 da lunedì. Parliamo della giocatrice più sotto i riflettori (Paolini a parte) del momento: tutto in virtù dell’annunciato cambio di nazionalità, perché da The Athletic è arrivata la conferma della sua scelta. Rappresenterà l’Italia, la sua terra di nascita (e, a sentirla parlare, sorgono pochi dubbi sul fatto che sia romana), non gli USA, il Paese del padre Tyrone che girò mezza Serie A di basket. Prima partecipazione assoluta dalle parti del Foro Italico, ma nelle ultime settimane ha fatto vedere di esserci: semifinale a Bellinzona (W75) e un turno superato nelle qualificazioni a Madrid. Classe 2008, se ne osserveranno i progressi con interesse.
Federica Urgesi (WTA: 458)
Prima delle due wild card arrivate tramite prequalificazioni. Classe 2005, numero 455 da lunedì, è la vincitrice (assieme alla slovacca Renata Jamrichova) degli Australian Open junior in doppio nel 2023. Tre ITF W15 vinti fino ad ora, a Roma si è già presentata nelle qualificazioni del 2023, dove perse dalla polacca Magdalena Frech, ma un set lo resse eccome.
Arianna Zucchini (WTA: 626)
Seconda delle due wild card arrivate tramite prequalificazioni. Numero 620 da lunedì, la classe 2003 proprio nello scorso aprile aveva vinto un ITF a Monastir: sta provando a mettere insieme i pezzi di un tennis regolare per portarli a un livello più alto.