Incentivi per investimenti privati in Startup e PMI Innovative: guida alle agevolazioni

Le Start-up e le PMI innovative possono beneficiare di finanziamenti da privati agevolati con incentivi fiscali "de minimis": regole, domanda e FAQ.

Mar 21, 2025 - 12:41
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Incentivi per investimenti privati in Startup e PMI Innovative: guida alle agevolazioni

Le Start-up Innovative e le PMI Innovative rappresentano una delle principali forze di crescita economica e di innovazione in Italia. Per supportare il loro sviluppo, il governo incentiva gli investimenti nel capitale di queste realtà tramite specifiche agevolazioni fiscali.

L’incentivo fiscale in de minimis all’investimento in Startup Innovative e PMI Innovative è stato di recente modificato dalle leggi 162/2024 e 193/2024, che ne hanno aggiornato ambito di applicazione e requisiti. Vediamo come funziona.

Incentivi all’investimento in PMI e Startup Innovative

Gli incentivi “de minimis” all’investimento in Startup Innovative (fino al terzo anno di iscrizione nella sezione speciale del Registro Imprese) e in PMI Innovative costituiscono un regime di aiuti fiscali che consente agli investitori privati di beneficiare di detrazioni fiscali per gli investimenti effettuati in queste imprese.

Originariamente previsti dal Decreto Rilancio (D.L. 34/2020, art. 38, commi 7 e 8) e attuato daDecreto 28 dicembre 2020 (in corso di revisione), prevedono una detrazione per gli investimenti effettuati da persone fisiche nel capitale di rischio di Startup e PMI innovative, mirati a stimolarne la crescita.

Con le ultime novità di legge, tale sgravio IRPEF è stato portato al 65% dal 1° gennaio 2025 (rispetto al precedente 50%) se l’investimento non produce partecipazioni qualificate oltre il 25% del capitale sociale o dei diritti di governance.

Il diritto viene meno se l’investitore è un fornitore di servizi , direttamente o tramite controllata o collegata, per un fatturato superiore al 25% dell’investimento agevolato.

Il Regolamento (UE) n. 2831/2023 sugli aiuti “de minimis” stabilisce poi il limite di aiuto per ciascun investitore: la Startup/PMI innovativa che riceve l’investimento non può ottenere aiuti de minimis per oltre 300mila euro in tre esercizi finanziari.

Come funziona l’investimento agevolato

Ecco le caratteristiche salienti dell’investimento agevolato in una Start-up Innovativa (MPMI che non svolge attività prevalente di agenzia e di consulenza) o PMI Innovativa:

  • può essere effettuato direttamente o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che investono prevalentemente in startup innovative o PMI innovative;
  • deve essere mantenuto per almeno tre anni;
  • per investimenti in startup innovative la quota agevolabile è di massimo di 100mila euro per periodo di imposta;
  • per investimenti in PMI innovative è agevolato l’investimento fino a 300mila euro per periodo di imposta (sulla parte eccedente l’investitore poteva detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta).

Modalità di richiesta degli incentivi

Per accedere agli incentivi, la domanda deve essere inoltrata dal legale rappresentante dell’impresa finanziata e include una serie di documenti a corredo (assieme all’indirizzo PEC dell’impresa beneficiaria e quello dell’investitore), utilizzando la piattaforma informatica “Incentivi fiscali in regime «de minimis» per investimenti in start-up e PMI innovative”.

La piattaforma consente di monitorare e gestire le richieste, garantendo trasparenza e correttezza nel processo di accesso agli incentivi.

Le FAQ del MIMIT sull’incentivo

Tra i dubbi sciolti dalle FAQ, segnaliamo che, per godere dei benefici fiscali in “de minimis” è necessario che l’impresa sia iscritta nella sezione speciale del Registro delle imprese,. Inoltre, la domanda deve essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma informatica e quelle inviate con modalità diverse non verranno considerate valide. Infine, l’investimento non deve necessariamente avvenire durante la costituzione societaria, ma può riguardare aumenti di capitale successivi alla creazione dell’impresa.

Ecco una sintesi delle risposte fornite nelle FAQ sugli incentivi fiscali de minimis per start-up e PMI innovative:

  • Chi può beneficiare degli incentivi? Le start-up e le PMI innovative che sono iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese possono accedere agli incentivi fiscali. Inoltre, l’impresa deve rispettare i requisiti stabiliti per qualificarsi come start-up innovativa o PMI innovativa.
  • Come si presenta la domanda? La domanda per gli incentivi deve essere presentata tramite la piattaforma online dedicata, gestita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). L’impresa deve fornire una serie di informazioni, tra cui l’indirizzo PEC e i dettagli relativi all’investitore.
  • Quali documenti sono necessari per la domanda? È necessario fornire la documentazione che attesti l’iscrizione dell’impresa nella sezione speciale del Registro delle imprese, insieme ai dettagli del piano di investimento e l’indirizzo PEC di tutti i soggetti coinvolti.
  • Possono essere richiesti incentivi anche in fase di aumento di capitale? Sì, gli incentivi possono essere richiesti anche durante l’aumento di capitale di una start-up o di una PMI innovativa, non solo durante la costituzione iniziale dell’impresa.
  • Cosa succede se la domanda non viene presentata correttamente? Le domande che non soddisfano tutti i requisiti e che non vengono inviate tramite la piattaforma ufficiale non verranno considerate valide.
  • Quali sono i limiti di aiuto per l’investitore? Esistono limiti specifici legati agli importi che ciascun investitore può ricevere come detrazione fiscale. Tali limiti sono definiti dal regolamento de minimis e variano a seconda della tipologia di investimento e del tipo di impresa.
  • Come vengono monitorate le domande? La piattaforma online consente agli investitori e alle imprese di monitorare lo stato della propria domanda in tempo reale, garantendo trasparenza nel processo.