Il turismo al centro dello sviluppo inclusivo

Un nuovo rapporto congiunto di Un Tourism e World Tourism Alliance (Wta) rilancia il ruolo strategico del turismo come motore per uno sviluppo equo e inclusivo. A cinque anni dalla scadenza degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, i dati mostrano un ritardo preoccupante nel raggiungimento dei target.

Secondo Zurab Pololikashvili, segretario generale di Un Tourism, è il momento di mettere le comunità al centro dello sviluppo turistico e attuare politiche mirate affinché i benefici del turismo siano condivisi equamente, a livello sociale, economico e ambientale.

Le leve del cambiamento

Il rapporto evidenzia come il turismo possa agire su molteplici fronti: dalla creazione di occupazione all’empowerment femminile, dallo sviluppo delle comunità locali alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

Le raccomandazioni operative invitano i governi a integrare il turismo nelle politiche di riduzione della povertà e inclusione sociale, assicurando che investimenti e governance creino le condizioni per una prosperità condivisa. Fondamentale anche reinvestire i ricavi turistici in settori chiave come istruzione, sanità e infrastrutture, per favorire una crescita armonica delle destinazioni.

Esperienze concrete da Asia, Africa e America Latina

Il documento include casi studio esemplari: dalla politica cinese di riduzione della povertà attraverso il turismo a sei progetti di villaggi pilota sviluppati con Wta, fino ad esempi virtuosi in Albania, Indonesia, Giordania, Perù, Ruanda e Vanuatu. Tutti dimostrano come approcci strutturati, orientati al lungo periodo e con il coinvolgimento delle comunità locali, possano trasformare il turismo in un vero catalizzatore di sviluppo.

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