Il sarto che ha vestito gli ultimi tre Papi: “Bergoglio mi diede del ladro quando gli dissi il prezzo di una fascia”

In attesa del Conclave che dovrà eleggere il successore di Papa Francesco, Raniero Mancinelli, titolare della sartoria ecclesiastica Mancinelli a Borgo Pio, a Roma, sta preparando l’abito per il nuovo Pontefice. Intervistato da La Repubblica, il sarto rivela: “Ho vestito gli ultimi tre Papi, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, ho realizzato per loro […]

Apr 30, 2025 - 16:10
 0
Il sarto che ha vestito gli ultimi tre Papi: “Bergoglio mi diede del ladro quando gli dissi il prezzo di una fascia”

In attesa del Conclave che dovrà eleggere il successore di Papa Francesco, Raniero Mancinelli, titolare della sartoria ecclesiastica Mancinelli a Borgo Pio, a Roma, sta preparando l’abito per il nuovo Pontefice. Intervistato da La Repubblica, il sarto rivela: “Ho vestito gli ultimi tre Papi, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, ho realizzato per loro tanti abiti, ma è la prima volta che preparo la talare per un nuovo Papa. Speriamo che sia come Francesco, un grande Pontefice ma anche un uomo semplice, familiare, che non teneva le distanze”.

Mancinelli ha deciso di utilizzare la stessa stoffa che piaceva a Papa Francesco: “Nulla di pregiato, lana leggera e terital che non si sgualcisca facilmente. Lui non amava le cose costose. Certe volte mi metteva in difficoltà. Mi diceva: ‘Pensaci tu’. E io gli dicevo: ma Santità, che intende per cose semplici? Perché poi, sa quante volte ho provato a convincerlo a indossare, magari d’estate, dei pantaloni grigi, più chiari, più leggeri? Ma lui non ne voleva sapere: sempre nero, scarpe nere e pantaloni neri”. Il sarto, quindi, ricorda quando ha incontrato Bergoglio per la prima volta: “Venne qui a comprare una fascia, quando gli dissi il prezzo, mi rispose: ‘Ah però, sei un bel ladro’. La comprò ma deve averla usata poco, perché poi diventò Papa. Un’altra cosa che gli ho venduto è la croce, quella che ha indossato fino all’ultimo”.

“Ratzinger amava stoffe pregiate, seta e lana, e voleva realizzati abiti spessi perché era molto freddoloso. Giovanni Paolo II forse è stato il più facile da vestire. ‘Scegli tu per me’, mi diceva e questo mi riempiva di orgoglio. E poi è arrivato Francesco: come ho detto era già venuto da me quando era cardinale, poi 5-6 mesi dopo la sua elezione sono andato a trovarlo e mi sono proposto. E così sono diventato il suo sarto. Ma non c’era verso di proporgli qualcosa che non fosse l’essenziale. Ricordo una volta che gli portai una scatola per riporre lo zucchetto. Ridendo mi disse: ‘E che me ne devo fare? Io lo zucchetto lo tengo in testa, mica in una scatola’”.

Leggi anche: Parolin entra in Conclave da Papa: “Ha 40 voti sicuri, dopo di lui Zuppi e Pizzaballa”