Il Pilato di Riondino si lava le mani tra la folla
L’attore nella sacra rappresentazione di Terranuova: torna ogni sette anni, l’hanno seguita in cinquemila. Maxischermi sui volti

La Processione di Gesù Morto si conferma un grande rito della tradizione in occasione della Santa Pasqua. Circa 5mila tra fedeli e spettatori da tutto il Valdarno si sono riversati nella città di Poggio per assistere ad un evento che si ripete ogni 7 anni e di cui si hanno notizie già a partire dal 1797. La macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione: la regia di Dritto&Rovescio, gli uffici comunali e l’amministrazione in campo quotidianamente da un mese affinché tutto filasse liscio. E la pioggia ha risparmiato Terranuova. Il pubblico si è accalcato già prima delle 21 di fronte all’ingresso dell’oratorio per assistere alla partenza del corteo. Una volta iniziata la rappresentazione scenica della Passione di Cristo la folla ha seguito con interesse tutte le tappe della celebrazione che ha dato vita e respiro alle pagine del Vangelo.
Grande prova di teatro da parte di tutti i partecipanti. Impressionante l’interpretazione del dottor Simone Nocentini, che ha saputo dare voce e corpo alle sofferenze di Gesù. Magistrali il Pilato di David Riondino e Re Erode, così come Alessandra Bedino nel ruolo di Claudia Procula e Francesca Poccetti in quello di Maria. Tra i discepoli anche il sindaco Sergio Chienni e don Enrico. Con i maxi-schermi installati in paese il pubblico ha potuto osservare tutte le tappe della Via Crucis, una vera e propria pièce teatrale che ha unito la performance dal vivo a intermezzi cinematografici montati per l’occasione. Insomma, un’edizione innovativa che è riuscita a fare centro, raccogliendo l’interesse e la partecipazione di religiosi e laici. Il corteo è partito dall’oratorio San Benedetto per l’Ultima Cena, poi si è spostato in piazza Canevaro, location del Getsemani.
La nuova piazza è stata svelata in anteprima alla cittadinanza in attesa dell’inaugurazione ufficiale. Gli attori hanno poi attraversato via Concini fino a piazza Liberazione, dove Cristo si è presentato dinanzi al Sinedrio. In piazza si è tenuto il processo di Pilato, poi il lungo calvario della Via Crucis e infine la crocifissione davanti al cimitero. Il tutto avvolto da un’atmosfera suggestiva, con la nebbia che calava sul campo di olivi, mentre risuonavano nell’aria i colpi di martello che inchiodavano i corpi alle croci. "Come accade per il Perdono - ha detto Chienni - è la testimonianza della capacità di custodire e rinnovare le tradizioni. E la grande partecipazione che la contraddistingue ne è una conferma. Nella Processione di Gesù Morto la narrazione assume il volto dei nostri concittadini rendendocela ancora più prossima. Un ringraziamento a tutti i volontari ed in particolar modo alla Parrocchia e a Riccardo Vannelli".