"Il pericolo è l’indifferenza". L’appello di Vannino Chiti: "Non rassegniamoci, difendiamo la democrazia"
La chiamata a raccolta è arrivata dal consiglio comunale solenne ieri al Guglielmi. Persiani: "La liberazione dal nazifascismo non è stata solo la fine della guerra. ma la nascita di un Paese fondato su libertà, giustizia, dignità umana e pace".

"L’indifferenza è un pericolo per la democrazia e la Costituzione, c’è il rischio di una guerra mondiale a pezzi, non rassegniamoci". E’ l’appello di Vannino Chiti, presidente dell’Istituto storico della Resistenza Toscana e dell’età contemporanea, oratore ufficiale della cerimonia dell’80° della Liberazione della città di Massa. Il teatro Guglielmi ha accolto il Consiglio comunale solenne per celebrare l’anniversario. Dopo l’apertura con l’inno nazionale, si sono succeduti gli interventi del presidente del consiglio, Agostino Incoronato, del sindaco Francesco Persiani, del presidente della Provincia Gianni Lorenzetti e di seguito di Ludovica Battelli per l’Anpi, Giancarlo Rivieri per la Fivl e Paolo Chianese per Assoarma.
Persiani ha ringraziato i presenti e coloro che hanno contribuito. "A 80 anni di distanza è importante comprendere insieme il senso del voler commemorare queste date – ha detto –. Non si celebra soltanto un momento istituzionale ufficiale, ma l’occasione collettiva di memoria e coscienza a cui tutti siamo chiamati a portare il nostro contributo. La liberazione dal nazifascismo non è stata soltanto la fine di una guerra ma l’inizio di un’idea di Paese fondato su libertà, giustizia, dignità umana e pace; valori che sono patrimonio di tutti". Ospite in città Daniela Ballard, console generale degli Stati Uniti d’America a Firenze, che ha arricchito la cerimonia con il suo intervento. Lei, tra l’altro, che è figlia di un soldato americano che combatté in Europa. Quell’Europa oggi messa a rischio, come ha ricordato Chiti: "Il rischio di un’estensione dei conflitti, di un anarchismo di contrapposizioni e di una guerra mondiale a pezzi che diventerebbe l’ultimo conflitto perché nel tempo degli armamenti nucleari l’esito sarebbe quello dell’estinzione dell’umanità". E ha aggiunto : "Celebrare la Resistenza e la Liberazione ha senso se segue una rinnovata consapevolezza dei nostri doveri e dei nostri diritti e la volontà di dedicare momenti della nostra vita al bene della comunità e alle istituzioni della democrazia". E con preoccupazione "Il pericolo per la democrazia e la Costituzione è l‘indifferenza che già contribuì un secolo fa all’affermarsi del fascismo".
Quel fascismo che, con il nazismo, seminò morte, terrore e distruzione come ha ricordato il presidente della Provincia, Lorenzetti: "Massa Carrara, e non solo, fu teatro di stragi. Due si consumarono a Massa (ricordate anche dal sindaco): Forno con 68 vittime, tra cui il maresciallo dei carabinieri Ciro Siciliano, e le Fosse del Frigido con 147 morti".
Ricordato anche il ruolo delle donne nella loro battaglia per la sopravvivenza, il loro valore nel ricucire le ferite della guerra, sparse tra le montagne apuane e l’Appennino per racimolare cibo per chi aspettava a casa. Donne che si ribellarono all’invasione nazifascista, trucidate, arse vive con i loro figli durante le terribili stragi dell’estate del 1944.
Angela Maria Fruzzetti