Il ‘mare’ a Parigi, Anne Hidalgo fa tornare la Senna balneabile. Come sarà la nuova estate
Un anno dopo la fine dei Giochi olimpici di Parigi 2024, la sindaca di Parigi ha mantenuto la promessa di rendere balneabile la Senna. Tra il 5 luglio e il 31 agosto i parigini potranno beneficiare delle acque "pulite" del fiume in tre punti. Il costo totale della gestione ammonta a 14 milioni di euro

Roma, 15 maggio 2025 – Quest’estate i più temerari tra turisti e parigini potranno tuffarsi nella Senna, come promesso dal Anne Hidalgo all’indomani dei Giochi Olimpici dell’anno scorso. A confermarlo è la stessa sindaca di Parigi, attraverso un comunicato del 14 maggio 2025. Dal 5 luglio al 31 agosto 2025, tre siti saranno accessibili gratuitamente nella capitale. Quello più centrale, il Bras Marie, sarà situato di fronte all’isola Saint-Louis, nello stesso punto in cui Anne Hidalgo e Tony Estanguet, il presidente del comitato olimpico di Parigi, si erano tuffati il 17 luglio del 2024.
La zona di balneazione misurerà 70 metri di lunghezza per 20 di larghezza e sarà aperta dal lunedì al sabato tra le 8 e le 11 e 30 del mattino e la domenica fino alle 17 e 30. In questi orari, il traffico fluviale sarà interrotto o limitato. Una scelta a lungo osteggiata dalle compagnie di barche turistiche, abituate finora a circolare senza ostacoli.
Un secondo punto sarà allestito più a valle, a Grenelle, vicino alla Tour Eiffel, capace di accogliere 200 persone e l’unico in cui verrà installata anche una zona per i bambini, con un fondo artificiale.
Infine, un terzo punto, il più grande, accoglierà circa 700 persone a Bercy, non distante dalla Bibliothèque nationale François Mitterrand. Quest’ultima zona sarà accessibile da entrambi i lati del fiume e sarà aperta ogni giorno dalle 11 alle 21.
Dei pontili permetteranno di entrare in acqua, mentre a riva i parigini potranno prendere il sole, usufruire di docce e bagni e provare alcune attività come il kayak, sotto lo sguardo vigile di una dozzina di bagnini. Altri due siti saranno accessibili più a monte, sul principale affluente della Senna, il fiume Marna, all’altezza dei comuni di Joinville-le-Pont e Maisons-Alfort.
Un’operazione da 14 milioni di euro
Il costo totale dell’apertura dei tre siti e della loro gestione ammonta a circa 14 milioni di euro, scrive il quotidiano Le Monde, anche se l’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio di bonifica della Senna, accelerato dall’organizzazione delle Olimpiadi l’anno scorso.
Frutto della collaborazione tra il Comune, la Prefettura della regione Île-de-France e lo Stato, la riconquista della Senna è costata quasi un miliardo e mezzo di euro, destinati principalmente a modernizzare gli impianti di depurazione a monte e a collegare alla rete fognaria circa 23.000 scarichi non a norma.
Ma il tassello più importante per ridurre i livelli di inquinamento del fiume è l’enorme bacino di stoccaggio delle acque piovane, costruito 88 metri sotto la stazione di Austerlitz, capace di accogliere 50.000 m³ di acqua e impedire così che gli scarichi finiscano nel fiume in caso di forti piogge prolungate.
L’idoneità batteriologica è sancita da una direttiva europea che stabilisce una soglia di 900 unità formanti colonia (UFC) per un campione di 100 millilitri d’acqua per quanto riguarda l’Escherichia coli e di 330 UFC/100 ml per gli enterococchi, batteri di origine fecale. A controllare quotidianamente questi livelli sarà l’Agenzia regionale della salute (ARS) e l’ente municipale di distribuzione dell’acqua potabile, Eau de Paris, attraverso un protocollo automatico ColiMinder, che riduce i tempi di analisi da 24–48 ore in laboratorio a solamente 20 minuti.
Oltre al livello batteriologico, anche la forza della corrente e le forti piogge saranno prese in considerazione prima di garantire l’accesso alle zone balneabili.
Un’attesa lunga 100 anni
Per Parigi si tratta inoltre di un avvenimento simbolico: il divieto di fare il bagno nella Senna risale al 1923, quando il Comune emanò un’ordinanza volta a impedire la balneazione ai cittadini, pena una multa compresa tra i 15 e i 38 euro. Solo qualche anno prima, nel 1900, gli atleti svolgevano ancora le gare di nuoto nella Senna. Una tradizione che il comitato organizzativo e il Comune di Parigi hanno voluto ripetere l’anno scorso, non senza qualche polemica.
La scelta era stata fortemente criticata da alcune federazioni sportive, anche perché fino all’ultimo momento i livelli batteriologici delle acque della Senna non erano stati resi noti.
Ma la volontà di restituire la Senna ai parigini risale già agli anni ’80. Il 28 novembre 1988, l’allora sindaco di Parigi Jacques Chirac, eletto poi presidente della Repubblica francese dal 1995 al 2007, prometteva: “mi tufferò nella Senna, davanti a dei testimoni, per provare che il fiume è diventato pulito”. Bisognerà aspettare il 17 luglio 2024 perché un sindaco della capitale compia effettivamente il gesto.