I massaggi in Italia: un settore in crescita
Oltre 4mila centri, si cercano sempre più i trattamenti personalizzati. Un settore che a livello globale potrebbe raggiungere i 9 miliardi di dollari entro il 2028

Roma, 8 maggio 2025 – E’ una delle coccole che sempre più ci si concede, dopo una giornata stressante al lavoro, per avere un momento tutto per sé. Ma è anche un modo per alleviare dolori derivanti da cattive posture o da tante ore al pc, quando questi non diventino una patologia. Parliamo dei massaggi, un business che viene portato avanti da oltre 4mila centri presenti in Italia, anche se si stima che ne esistano almeno altrettanti abusivi, cioè appartamenti in cui a prezzi più bassi si effettuano gli stessi trattamenti, senza ricevuta fiscale e con un rispetto delle norme igienico-sanitarie meno scrupoloso. Le preferenze degli italiani sono per il massaggio svedese, quello decontratturante, quello thai e quello aromaterapico.
I dati del Global Wellness Economy Monitor 2024
Secondo il Global Wellness Economy Monitor 2024, l’economia globale del benessere è in crescita, avendo raggiunto un picco di 6,3 miliardi di dollari nel 2023 (6,03% del Pil globale). Secondo uno studio del Global Wellness Institute, tale settore toccherà i 9 miliardi di dollari entro il 2028, anche grazie al benessere autogestito, tra cui il biohacking, che consiste nell’apportare modifiche allo stile di vita al fine di ottenere risultati a lungo termine.
Quanto spendono gli italiani in massaggi
Uno degli ultimi report disponibili sul tema del benessere, realizzato dall’Osservatorio Compass nel 2024, ci dice che gli italiani spendono in media 320 euro per la cura del proprio aspetto fisico. La cura del corpo sta a cuore a molti italiani, e per l’80% è importante perché aiuta a sentirsi meglio, influenzando positivamente autostima, sicurezza di sé e umore. Il 57% degli italiani si dichiara interessato a trattamenti estetici, soprattutto a massaggi, e pensa di incrementare la spesa. Il 13% ha effettuato massaggi terapeutici con un costo medio di 312 euro, importo pressoché in linea con quello riservato ai massaggi rilassanti, pari a €317.
Pace: “La cura dell’aspetto fisico è sempre più diffusa"
“I dati dell’Osservatorio Compass descrivono una tendenza di spesa solida, sostenuta dal desiderio di migliorare la propria immagine, anche se il costo dei cicli di trattamenti estetici può costituire un ostacolo alla scelta. Il Buy Now Pay Later rappresenta un valido supporto in questo senso, come dimostrano anche le percentuali in crescita di utilizzo tra i clienti degli esercizi commerciali”, ha dichiarato Luigi Pace, direttore centrale marketing & innovation di Compass. Anche per gli abbonamenti ai massaggi, che spesso vengono proposti a cicli di 5 o 10, tale forma di pagamento sta avendo sempre maggiore diffusione.
La situazione dei centri massaggi regione per regione
Dal punto di vista territoriale, vi è grande omogeneità nella diffusione dei centri massaggi in Italia, col 29,9% che si concentrano nel Nord-Ovest, il 22,7% nel Nord-Est, il 22,9% nel Centro, il 18,9% nel Sud e il restante 5,6% nelle Isole. Nello specifico circa quattro attività legate al benessere su cinque si trovano tra Lombardia (19,1% di cui il 6,6% tra Milano e provincia), Lazio (10,8%, di cui il 7,9% in provincia di Roma), Veneto (9,7%), Emilia-Romagna (8,4%), Piemonte (7,7%), Toscana (7,4%), Campania (6,5%), Puglia (5,5%), Sicilia (3,4%) e Abruzzo (3%). In termini di attività la quota più ampia del mercato è rappresentata dagli istituti di bellezza che rappresentano il 78,3% delle imprese totali del settore.