Houthi aiutati da una società cinese: fornisce intelligence per gli attacchi alle navi. E Washington pensa a un’operazione di terra
Gli Stati Uniti si sono lamentati con Pechino, che non ha risposto. Inoltre la Chang Guang Satellite Technology ha legami con l’esercito cinese. Aumentati gli attacchi contro gli Houthi, una seconda portaerei US in zona

Roma, 17 aprile 2025 - Una società cinese, legata all'Esercito Popolare, fornisce ai ribelli Houthi le immagini utili per attaccare le navi da guerra americane e internazionali nel Mar Rosso. Lo scrive il Finantial Times citando fonti governative. Washington si sarebbe più volte lamentata con Pechino per l’attività ostile della società Chang Guang Satellite Technology, gruppo con legami nel People's Liberation Army, accusandola di fornire vera e propria intelligence ai ribelli yemeniti. Ma Pechino fino ad oggi non ha risposto.
Nell’ultimo mese gli Houthi hanno denunciato più di 990 attacchi degli Stati Uniti e alleati, vedi Gb e Israele, "di cui 220 solo la scorsa settimana", ha sottolineato il leader dei ribelli yemeniti legati all'Iran, Abdul-Malik al-Houthi in tv.
Ma il Pentagono non si fermerà, anzi le operazioni contro gli alleati di Teheran stanno aumentando e da qualche giorno una seconda portaerei statunitense è nelle acque mediorientali. Spedita in occasione dei colloqui tra Iran e Stati Uniti sul programma nucleare di Teheran, la Uss Carl Vinson ha anche contribuito ai recenti attacchi aerei statunitensi che martedì notte hanno preso di mira diverse zone dello Yemen controllate dai ribelli. E non è un segreto, come hanno confermato funzionari americani: la campagna contro gli Houthi condotta sotto la presidenza di Donald Trump ha lo scopo di fare pressione sull'Iran nei negoziati.
Ma le bombe sembrano non bastare al disarmo dei ribelli e il Pentagono sta valutando, secondo gli analisti, un'operazione di terra per colpire seriamente l'infrastruttura militare degli Houthi. Un'operazione per scovare e distruggere i missili dei ribelli conservati in grotte e siti sotterranei, quindi impossibili da raggiungere con i soli attacchi aerei.
Dal punto di vista di sanzioni Washington ne ha imposte di nuove alla Banca internazionale dello Yemen perché continua a sostenere il gruppo yemenita filo-iraniano che dal novembre 2023 ha ripetutamente preso di mira le rotte di navigazione usando missili e droni contro obiettivi ritenuti legati a Israele in segno di protesta contro la guerra nella Striscia di Gaza.