“Ho fatto sesso nel privé della Gintoneria, non sapevo che filmassero tutto. Ne è valsa la pena”: Genny Urtis parla a La Zanzara

Al podcast Il Borgo delle Perse ha spiegato di aver mantenuto, sui social, il nome maschile Giacomo Urtis perché “è un chirurgo da vent’anni, e tutti lo conoscono così. Funziona da anni, quindi per me è difficilissimo cambiare. Da qualche parte dicono Genny Urtis, ma la gente non sa chi cacchio sia”.

E ora Genny Urtis si è raccontato, ospite di Giuseppe Cruciani, a La Zanzara: “Nel famoso privé ho avuto un incontro intimo e ne è valsa la pena”. Di quale privé parla? Di quello de La Gintoneria, ovvero La Malmaison: si tratta dei due locali milanesi, zona stazione Centrale, ora chiusi e al centro dell’inchiesta che vede Davide Lacerenza e la ex compagna Stefania Nobile ai domiciliari. “Non sapevo che filmassero tutto“, ha aggiunto Urtis. Dalle parole della chirurga si capisce che – secondo lei – esistevano quindi telecamere in quel privè descritto negli atti dell’inchiesta e nel quale venivano accompagnati i clienti più facoltosi per proseguire i ‘festini’. “Mi divertivo tantissimo, l’atmosfera era molto colorita, tra Stefania, Wanna e lo stesso Lacerenza. Sembrava tutto normale, come in qualsiasi altro locale di Milano dove il rimorchio è la prassi”. La droga, ha spiegato Urtis, “probabilmente” la consumavano “nei bagni” e sulle presunte escort ha detto che “c’erano ragazze di facili costumi, ma le riconosci per come si comportano, mica hanno un’etichetta”. Per quanto riguarda invece le sue frequentazioni al di là dell’ora chiusa Gintoneria, Urtis ha detto che la cercano “uomini super virili, anche personalità della politica. Ma a cena mi annoio, sono troppo seri”.

L'articolo “Ho fatto sesso nel privé della Gintoneria, non sapevo che filmassero tutto. Ne è valsa la pena”: Genny Urtis parla a La Zanzara proviene da Il Fatto Quotidiano.