Hashpower di Bitcoin a 1 Zettahash entro luglio

Una previsione non particolarmente difficile che però rivela le difficoltà che stanno affrontando i miner di BTC.

Apr 28, 2025 - 16:35
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Hashpower di Bitcoin a 1 Zettahash entro luglio
bitcoin hashpower

Secondo un recente report di CoinShares sul mining, l’hashpower di Bitcoin potrebbe raggiungere 1 Zettahash al secondo entro luglio. 

A dire il vero, stando ai dati orari di CoinWarz questo risultato è già stato raggiunto poco prima della metà aprile, ma solo per pochi minuti, e dato che si tratta solo di stime e non di rilevazioni puntuali, il singolo picco orario di aprile non conta molto. 

Prendendo invece come riferimento la media mobile a 7 giorni di Hashrate Index, non sono ancora mai stati superati i 930 Exahash al secondo. 

Come si legge il Zettahash?

Zetta è un prefisso che significa mille miliardi di miliardi.

Quindi un Zettahash al secondo (Zh/s) significa mille miliardi di miliardi di hash al secondo. 

Si tratta di un’unità di misura che serve per misurare la quantità di hash che vengono generati in un secondo in tutto il mondo da tutti i miner. 

Basti pensare che una singola macchina ASIC tra quelle più potenti è in grado di generare centinaia di Th/s (Terahash al secondo), ovvero diverse centinaia di migliaia di miliardi di hash al secondo. Possono pertanto bastare un paio di quelle macchine per arrivare a 1 Ph/s (Petahash al secondo), e con 2.000 di quelle macchine si può arrivare a 1 Eh/s (un miliardo di miliardi di hash al secondo). 

Dato che vi sono diverse mining farm in tutto il mondo che hanno migliaia di ASIC, potrebbero già essercene diverse in grado da sole di superare 1 Eh/s. 

In totale, la media mobile a sette giorni ha raggiunto un picco di 921 Eh/s il 9 aprile, ma si tratta di un record che sembra essere destinato ad essere battuto nei prossimi mesi. 

Il report di CoinShares: hashpower di Bitcoin a 1 Zettahash entro luglio

Il lungo report di CoinShares afferma che l’industria del mining di Bitcoin ha ampiamente ignorato le preoccupazioni legate all’halving dell’anno scorso, con l’hashrate che ha subito una forte accelerazione nel quarto trimestre del 2024 grazie all’incremento del prezzo di BTC. 

Prevede anche che la rete raggiungerà il traguardo simbolico di 1 Zettahash/s entro luglio 2025.

Afferma anche che ormai i multipli di valutazione in tutto il settore si sono compressi, tanto che il mining di Bitcoin ormai sarebbe diventato un gioco a somma zero, in cui i guadagni di capacità di un miner erodono direttamente la quota di mercato degli altri. Infatti diversi miner stanno iniziando a diversificare strategicamente le proprie attività impegnandosi in altre iniziative, come infrastrutture di data center e hosting di sistemi di calcolo ad alte prestazioni (HPC). 

Basti pensare che, stando alle stime di CoinShares, il costo medio ponderato per estrarre 1 BTC nel quarto trimestre del 2024 è stato di 82.162$, mentre il prezzo medio sul mercato di BTC nel medesimo periodo è stato di soli 83.800$. I guadagni pertanto sono ormai diventati minimi, a meno di non riuscire a pagare molto poco l’energia elettrica. 

L’hashpower di Bitcoin

Sempre prendendo come riferimento la media mobile a 7 giorni di Hashrate Index, l’hashpower attuale di Bitcoin sarebbe a circa 822 Eh/s. 

Si tratta di un livello alto ma non altissimo, in calo dalla metà di aprile quando per l’appunto aveva superato i 900 Eh/s. 

Tale calo si deve ovviamente al calo del prezzo di Bitcoin, che però negli ultimi giorni si è ripreso. 

Da notare però che ad inizio anno era a 803, mentre un anno fa era a 647. La cosa davvero curiosa è che il picco del 2021, quando il prezzo di BTC arrivò per la prima volta a sfiorare i 70.000$, fu di soli 180 Eh/s, e questa enorme differenza si spiega solo con un forte aumento dell’efficienza in quattro anni.

Infatti esistono due modi per aumentare l’hashpower, così da aumentare le probabilità di minare un blocco ed incassare il premio in BTC. O si aggiungono altre macchine, o si sostituiscono macchine antiquate con nuove macchine più efficienti. 

Una macchina più efficiente riesce infatti ad estrarre più hash a parità di consumo energetico, ed è proprio l’aumento dell’efficienza degli ASIC che ha consentito di aumentare di quasi 4,5 volte l’hashrate in quattro anni a fronte di un aumento del prezzo di sole 1,4 volte. 

Questo però non sta aiutando molto i miner, se non a farsi più concorrenza tra di loro, perchè ormai le macchine vengono spremute al massimo per raggiungere la maggior quota possibile di hashpower, a scapito però della profittabilità. E così alla fine il mining di Bitcoin da competizione tra miner diventa un gioco a somma zero, per cui ogni punto percentuale in più di hashpower da parte di un miner significa necessariamente un punto percentuale in meno per un altro.