Hamilton–Leclerc: i veri motivi del gap in Ferrari (che pochi conoscono)
F1, Ferrari: Leclerc è meglio di Hamilton? In tanti se lo stanno chiedendo, e ci sono spiegazioni tecniche molto precise per le quali Lewis non si è ancora adattato alla SF-25, e in generale alla Rossa. Spesso sentiamo dire che sarebbe l’inglese dovrebbe insegnare a Charles, ma attualmente è il contrario, perché il monegasco ha […]

F1, Ferrari: Leclerc è meglio di Hamilton? In tanti se lo stanno chiedendo, e ci sono spiegazioni tecniche molto precise per le quali Lewis non si è ancora adattato alla SF-25, e in generale alla Rossa. Spesso sentiamo dire che sarebbe l’inglese dovrebbe insegnare a Charles, ma attualmente è il contrario, perché il monegasco ha adattato il suo stile di guida ai sistemi montati sulla vettura da anni.
La fase di adattamento di Lewis
I molteplici test effettuati nel pre-stagione da Hamilton avevano una chiara ragione: riuscire a familiarizzare il sette volte campione del mondo di F1 con le procedure della squadra e con tutti i vari manettini presenti sulla monoposto italiana. Lewis, dopo il Gran Premio del Bahrain, ha dato delle indicazioni molto chiare su cosa attualmente gli manchi per raggiungere Leclerc, e non c’è da stupirsi che ci sia questo gap.
In rete si sprecano i commenti che vedono la scelta di prendere Hamilton deficitaria, sostenendo che era molto meglio mantenere Sainz. Lo spagnolo conosceva ormai molto bene l’ambiente che peraltro, in Williams, sta avendo i medesimi problemi di adattamento del britannico, né più né meno. Parliamo di un percorso affatto semplice, dove serve tempo e capacità per adeguare il proprio stile.
Il vantaggio di Charles su Lewis
Ferrari e Mercedes hanno caratteristiche e punti di forza parecchio differenti, che richiedono un particolare adattamento. Lo conferma lo stesso inglese, sostenendo che la SF-25 richiede una guida molto diversa. Per riuscire a estrarre il massimo bisogna spingere sui punti forti dell’auto. L’istinto di Lewis si era ormai adattato alle vetture tedesche, che pur cambiando determinati concetti, hanno sempre portato determinati tratti distintivi.
Questa differenza emerge quando bisogna portare la vettura al limite e predomina l’istinto: Ecco l’aspetto che più sta pensando e limita Hamilton. Lo abbiamo osservato chiaramente in Bahrain, nell’ultimo tentativo della Q3: nello snake, Leclerc ha guadagnato molto sul compagno di squadra, conoscendo tutti i trucchi per portare la monoposto al di sopra delle capacità tecniche.
Al contrario Lewis era costretto ad essere molto più conservativo, senza prendersi il rischio di perdere il posteriore e partire in testacoda. Serve ancora tanto allenamento, visionando la telemetria del monegasco per carpire i punti dove spingere e sbloccare ulteriore rendimento. La curva di apprendistato è in corso e come lo stesso talento di Stevenage ha detto, anche lui arriverà a guidare al limite la Ferrari SF-25.
I problemi di Lewis in frenata
Il bilanciamento della frenata, sia statico che dinamico, era già nelle corde del britannico. Tuttavia Hamilton deve capire come “settarli” al meglio per estrarre il massimo da questo tipo di monoposto. Leclerc è un passo in avanti, è ovvio che sia così. Lewis non aveva mai usato il freno motore e non ha ancora compreso a pieno come sfruttarlo sulle varie piste. Ogni tracciato è differente e va trovata una combinazione adatta alle esigenze.
Senza contare che il setup di Charles non cambia in linea di massima: inizia il fine settimana con una messa a punto che poi mantiene per tutto il week-end, andando solamente a ritoccare quello alcuni parametri per adattarsi al massimo. Al contrario Hamilton vara tante correzioni sull’assetto, dovendo poi ricostruire la fiducia sul mezzo con tempistiche decisamente minori.
Stesso discorso per l’impianto frenante, fattore che fa un’enorme differenza in F1. Il profilo di pressione che i piloti applicano al pedale del freno è fondamentale. C’è tanto studio attorno. Le modalità in cui si scaldano è differente, e soprattutto cambia il feeling in staccata. Per Jeddah Lewis è fiducioso. Pensa di aver capito come guidare la SF-25. Per ttye queste ragioni non si può parlare di talento puro al momento.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV