Guerra dei dazi, l’Europa passa al contrattacco
L’Europa alza la voce contro Washington: l’UE approva dazi su 21 miliardi di euro di merci americane in risposta alle misure di Trump su acciaio e alluminio del mese scorso. Nel mirino prodotti simbolo e Stati politicamente sensibili. Bruxelles è pronta a trattare, ma solo a condizioni eque.

La Commissione Europea ha approvato un pacchetto di dazi contro gli Stati Uniti che colpirà circa 21 miliardi di euro di beni americani, in risposta alle tariffe del 25% varate lo scorso mese dall’amministrazione Trump su acciaio e alluminio europei.
La decisione è arrivata con il voto favorevole della maggioranza dei 27 Stati membri dell’Unione Europea. Alcune delle nuove tariffe entreranno in vigore a partire da metà aprile, con ulteriori fasi previste nei mesi successivi.
L’obiettivo di Bruxelles è colpire beni provenienti da Stati americani strategici dal punto di vista politico, come la soia della Louisiana, Stato del presidente della Camera Mike Johnson, insieme a diamanti, prodotti agricoli, pollame e moto.
Il pacchetto rappresenta la risposta formale ai dazi del 25% imposti da Donald Trump sulle esportazioni di acciaio e alluminio europei, e si inserisce in un contesto di tensione crescente tra Washington e Bruxelles. Oltre alle misure sui metalli, gli Stati Uniti hanno infatti introdotto un dazio universale del 20% su quasi tutte le esportazioni europee, e altri dazi mirati su auto, semiconduttori, farmaci e legname sono stati preannunciati dal tycoon. Complessivamente, le nuove tariffe di Trump colpiscono circa 380 miliardi di euro di beni europei.
Secondo quanto riporta Bloomberg, le nuove misure europee saranno implementate in tre fasi: la prima scatterà il 15 aprile, la seconda a metà maggio, e la terza il 1° dicembre. La maggior parte dei beni subirà dazi del 25%, con alcune categorie soggette a tariffe del 10%.
Il bourbon è stato rimosso dalla lista delle contromisure a seguito delle pressioni di alcuni Stati membri dell'UE, dopo che Trump ha minacciato dazi del 200% su vino, champagne e altri alcolici provenienti da Francia e altri Paesi.
Trump ha attaccato più volte l’UE, il principale partner commerciale degli Stati Uniti, accusandola di essere nata per “fregare” gli Usa e di mantenere un surplus commerciale ingiusto. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, la media ponderata dei dazi dell’UE era del 2,7% nel 2023.
In un comunicato ufficiale, la Commissione Europea ha specificato che i dazi potranno essere revocati in qualsiasi momento, nel caso in cui gli Stati Uniti accettino di avviare un negoziato equo ed equilibrato.
Intanto, il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha avviato contatti con i rappresentanti statunitensi per esplorare i margini di una soluzione condivisa. Tuttavia, secondo fonti vicine al dossier, l’amministrazione Trump non avrebbe ancora fornito un chiaro mandato negoziale.
La Commissione, secondo quanto riportato da Bloomberg, starebbe lavorando a un “term sheet” preliminare, che includerebbe temi come la riduzione delle tariffe, l’armonizzazione regolamentare e gli standard tecnici, per impostare un’agenda di dialogo futura.
Oltre ai dazi appena approvati, la Commissione sta mettendo a punto un nuovo pacchetto di misure contro i dazi “reciproci” imposti da Washington una settimana fa. L’annuncio formale è atteso per la prossima settimana, seguito da consultazioni con gli Stati membri.
La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’UE “ha molte carte da giocare”, tra cui ulteriori dazi e misure mirate contro aziende americane nei settori tecnologico e dei servizi.
Questa nuova ondata di dazi riaccende le tensioni che affondano le radici nel 2018, quando l’allora presidente Trump colpì le esportazioni europee di acciaio e alluminio con dazi del 25% e 10% rispettivamente, motivando la misura con esigenze di sicurezza nazionale. L’UE rispose colpendo prodotti iconici americani come le Harley-Davidson e i jeans Levi’s, insieme a beni agricoli e manifatturieri.
Nel 2021, le parti avevano raggiunto una tregua temporanea: gli Stati Uniti avevano convertito i dazi in un sistema di quote tariffarie, mentre l’UE aveva congelato le contromisure. Ma le nuove mosse di Trump hanno riportato il conflitto commerciale al centro dell’agenda.
Gli europei “inventano regole e regolamenti con un solo scopo: impedire che si possano vendere prodotti americani in quei Paesi,” ha detto Trump questa settimana. “E noi non lo permetteremo.”
Nonostante le dichiarazioni di apertura al dialogo da entrambe le parti, al momento non esistono negoziati concreti. E il rischio di una guerra commerciale a pieno regime tra le due sponde dell’Atlantico non è mai stato così alto dai tempi della crisi del 2018.