GP Imola, Red Bull in allerta: sconnessioni asfalto possibile limite

Con Verstappen, Red Bull vuole restare agganciata in F1 al treno McLaren. Il titolo costruttori è praticamente andato, a meno di ribaltamenti inattesi. Mentre quello piloti potrebbe riservare sorprese, specie se la scuderia di Milton Keynes sarà brava ad aggiornare la sua monoposto. È questa la speranza che spinge il team a dare il massimo […]

Mag 14, 2025 - 16:34
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GP Imola, Red Bull in allerta: sconnessioni asfalto possibile limite

Con Verstappen, Red Bull vuole restare agganciata in F1 al treno McLaren. Il titolo costruttori è praticamente andato, a meno di ribaltamenti inattesi. Mentre quello piloti potrebbe riservare sorprese, specie se la scuderia di Milton Keynes sarà brava ad aggiornare la sua monoposto. È questa la speranza che spinge il team a dare il massimo pure a Imola, settimo appuntamento iridato 2025.

GP Imola 2025: l’importante sfida per gli ingegneri di Milton Keynes

La pista imolese è caratterizza da una combinazione molo esigente tra carico verticale e grip meccanico. Il bellissimo tracciato, di fatti, propone diverse curve a media-alta velocità nei primi due settori, mentre nell’ultimo tratto si apre una serie di pieghe a 90° che richiedono maggior grip derivante dai gruppi sospensivi. Una sfida non da poco che va senza dubbio gestita al meglio delle possibilità tecniche.

Come è successo al Gran Premio di Miami, anche sulle rive del fiume Santerno la Red Bull dovrà ricercare una serie di compromessi molto delicati. Diciamo questo poiché la messa a punto nell’attuale F1, oramai lo sappiamo bene, rappresenta un’arma potentissima. Proprio per tale ragione vige l’obbligo di centrare in maniera costante la finestra operativa della vettura per dare il massimo, sebbene non sia affatto facile.

Red Bull F1 GP Imola 2025
Max Verstappen (Red Bull) e Oscar Piastri (McLaren) lottano nel GP di Miami 2025

Con una griglia così compatta come quella della campagna agonistica 2025, il lavoro di ottimizzazione in pista assume un ruolo ancor più centrale. La complessità del circuito, con le sue differenti tipologie di curve, impone alla RB21 di trovare un equilibrio solido tra aerodinamica e meccanica, elemento che farà la differenza nella lotta al podio, considerando che la super McLaren avrà ancora il favore del pronostico.

Curb riding e le conseguenze di un asfalto bumpy

Un aspetto che distingue fortemente Imola da Miami è sicuramente il tipo di asfalto. In Emilia-Romagna, il tracciato presenta sconnessioni e irregolarità, in gergo lo si definisce bumpy, che incidono in modo determinante sull’assetto della monoposto. Ecco perché tornerà centrale il tema del curb riding, ovvero la capacità della vettura di affrontare i cordoli senza risentire eccessivamente della risposta.

Sulle nostre pagine abbiamo approfondito questo argomento, visto che proprio a Imola, nel 2024, le problematiche della RB20 relative alla gestione dei cordoli erano evidenti e ovviamente alquanto limitanti. Secondo quanto emerso da alcuni ingegneri della casa di Milton Keynes, una precisa disposizione degli elementi interni (in-board) potrebbe aiutare a migliorare questo comportamento nel tracciato imolese.

Red Bull F1 GP Imola 2025
Yuki Tsunoda (Red Bull) vicino alla sua RB21

Il tutto tenendo presente che la RB21 potrebbe comunque faticare sempre un po’ a trovare un assetto soddisfacente su piste con un tipo di asfalto discontinuo. Inoltre, è interessante notare come lo scorso anno altre squadre, come McLaren, abbiano scelto di generare carico senza ridurre eccessivamente la rigidità del setup, trovando comunque configurazioni efficaci: soluzioni che forse potranno essere adottate in parte anche da Red Bull.

A margine di questo ragionamento, il quadro competitivo per il Gran Premio di Imola resta ricco di variabili: Ferrari potrebbe avvicinarsi alla mischia nonostante le attuali problematiche di setup che si accavallano, proprio grazie alla capacità di amministrare meglio i cordoli. Mentre il team di Woking si trova di fatto in una posizione di forza tecnica, e Mercedes ha tutte le carte in regola per fare bene e forse per sorprendere.

Red Bull, piccoli passi per contenere meglio il degrado

Naturalmente, molto dipenderà anche dalle temperature e dalla gestione dei compound, dato che la Red Bull, sebbene soffra le alte temperature, a Miami non è risultata affatto lenta — certamente non in grado di vincere, ma abbastanza competitiva per essere la seconda forza. Se non fosse stato per la VSC, Verstappen sarebbe arrivato a podio. A livello di consumo gomme, la RB21 ha confermato quanto stiamo dicendo da mesi a riguardo.

Il lavoro su degrado non è qualcosa che si ottiene da un giorno all’altro, considerando i vari paramenti che incidono per rallentare il consumo extra della gomma durante lo stint. Bisogna capire quali carichi agiscono sulle gomme e cosa produce l’eccessiva rapidità di deterioramento, a un rate che al momento è più veloce rispetto alla MCL39. Serve centrare con maggior costanza la temperatura target durante l’intero arco dello stint.

Red Bull F1 GP Imola 2025
Helmut Marko, Christian Horner e Paul Monaghan (Red Bull)

Parliamo di una problematica comune a tutti i competitor, che comunque il team austriaco sta in parte risolvendo dal Gran Premio di Jeddah, dove sono arrivati piccoli aggiornamenti non evidenti. Lo ha confermato lo stesso Paul Monaghan, direttore dell’ingegneria di pista, sostenendo che “sono stati fatti alcuni passi in avanti, non troppo evidenti, ma comunque utili alla causa”.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari – F1